Le stelle sarde a Ossi, con Cossu e Guberti il meglio dei calciatori isolani

Il meglio del calcio sardo o quasi, tutti riuniti venerdì sera (ore 20.30) a Ossi guidati da Andrea Cossu, simbolo del Cagliari e della Sardegna. Con il trequartista rossoblù ci saraà una dozzina di calciatori isolani che militano nei campionati professionistici di Lega Pro e in quello di serie D per un match-esibizione di calcio a cinque che precede la finale del 1° torneo amatoriale “PlanetWin365”.

Il meglio dei professionisti sardi - Una iniziativa voluta da Giacomo Demartis, ex Primavera del Cagliari e nativo di Ossi, l'anno scorso con la maglia de Tavolara e Arzachena mentre in questa stagione ha giocato nel Savona di Ninni Corda in Seconda Divisione. Il forte centrocampista ex Villacidrese, Tempio, Como, Alghero è riuscito a strappare il sì di tanti giocatori sardi professionisti oltre ad Andrea Cossu: Stefano Guberti (Torino), Andrea Cocco (Albinoleffe), Totò Burrai (Latina), Francesco Dettori (Cremonese ma di proprietà del Chievo), Claudio Pani (Piacenza), Luigi Scotto (Sant’Arcangelo), Daniele Molino (Savona), Michele Fini (Porto Torres), Alessandro Frau (Porto Torres) e i due portieri Simone Aresti (Savona) e Tore Pinna (Porto Torres). In forse la prestigiosa presenza di Gianfranco Zola.

La parole di Giacomo Demartis - «Ho fatto tutto in pochi giorni - dice Demartis - e per fortuna ho avuto l'adesione di quasi tutti i giocatori che ho contattato. Purtroppo non saranno presenti Francesco Pisano, mio ex compagno nella Primavera del Cagliari, che è ancora in vacanza così come Marco Sau. E anche Antonio Langella non ce la fa perché in Sardegna soltanto sabato». Il 28enne di Ossi è comunque soddisfatto: «Ringrazio tutti per la disponibilità, l’anno prossimo farò di meglio ma è già tanto per il mio paese e il Sassarese in generale che possano vedere giocatori di serie A. Purtroppo, se si esclude il Cagliari, la Sardegna non ha più squadre tra i professionisti e i migliori giocatori isolani sono costretti a trovare fortuna oltre Tirreno».