Leonardo Ortu, il factotum del La Vernice

-Mister Ortu com’ è stato l’avvio dei play off?

“Oggi abbiamo giocato bene, volevamo vincere con un buon scarto, sperando che ci vada bene nelle prossime partite. Ci siamo mangiati troppi gol, è tutto il campionato che manchiamo di cattiveria sotto porta. Abbiamo perso le prime due sfide dei play off per 2 – 1, poi siamo riusciti a battere l’Eusebiana seconda in classifica sempre per 2 – 1 e sabato scorso abbiamo pareggiato contro la capolista al termine di una partita ventosa assolutamente non giocabile. Col rientro del capitano Giuseppe Angioni in difesa, assente nelle prime due gare, non abbiamo più perso. La rosa non è al completo anche se gli undici titolari c’erano, abbiamo sette infortunati e con questo caldo e questa età faticoso. Chicco Ghiani ieri notte ha giocato pure la finale del CAM ed è stato premiato miglior giocatore”.

-Ci spieghi cosa è successo al momento del calcio di rigore.

“Nelle partite precedenti i rigoristi hanno fallito due tiri dal dischetto, allora il nostro terzino Sarritzu si è inventato che sarebbe stato lui il rigorista per far vedere agli altri come si battono i rigori. Per fortuna l’ha segnato se no usciva fuori diretto!”

-Due ruoli per lei alla Vernice! Ci parli della società.

“La società è stata fondata nel 2003, all’epoca giocavo ancora come portiere! Da sei anni sono allenatore e ho preso il posto di presidente da quando è morto Zio Pino, il presidente ben voluto da tutti. Quest’anno organizzeremo un memorial in suo ricordo. Due anni fa è morto un altro ragazzo, Alberto Lacorte, faremo un memorial anche per lui.

Valerio Loi