L'ex Demartis spinge la Torres: «Avrà un grande futuro nei professionisti»

Uno sguardo ai risultati che farà la Torres e ogni goccia di sudore da spendere per l'Ossese. Giacomo Demartis è stato tra i protagonisti dei rossoblù che lo scorso anno hanno vinto i playoff di serie D permettendo il ripescaggio in serie C e ora fa ritorno nella sua Ossi per cercare di agguantare il salto di categoria sfuggito nella scorsa stagione ai bianconeri in campionato, Coppa Italia e playoff. «Sono andato via da Ossi 25 anni fa - dice il centrocampista offensivo classe 1984 con quasi 500 presenze maturate tra serie B (Cagliari), serie C (Martina, Belluno, Alghero, Savona) e serie D (Villacidrese, Tempio, Como, Arzachena, Tavolara, Grosseto, Rieti, Latte Dolce, Muravera e Torres) - Ho fatto un lunghissimo percorso e sono quasi al termine ma ho grandissima passione e voglia di mettermi in gioco. Ci tenevo a rientrare per ringraziare la mia comunità, il mio paese e questa società fatta di amici e compaesani che credono in un progetto ambizioso. Sono felice ed entusiasta di poter dare loro una mano sperando ci siano ottimi risultati»

Demartis spende bellissime parole per gli ex compagni, gli ex dirigenti e tifosi rossoblù: «Sono e rimarrò sempre tifoso della Torres, per me quella maglia, la società e Sassari rappresentano tantissimo. Sono felice per il ritorno in serie C, l'esordio non è andato bene ma sono convinto che la Torres avrà un grande futuro nei professionisti, questo gruppo che ha iniziato l'avventura darà grandissime soddisfazioni e Sassari merita di supportarlo e di vivere questa esperienza nel professionistmo per regalarsi grandissime gioie come quelle vissute lo scorso anno».

Dopo il turno di riposo l'Ossese gioca in casa della capolista: «Il Budoni è la squadra più attrezzata per il salto di categoria, questo non significa che abbia già vinto prima di iniziare, sicuramente troverà grandi squadre che vorranno fargli lo sgambetto e noi dobbiamo inserirci in quelle condizioni perché sappiamo che ci possono essere degli avversari più forti di noi ma non dobbiamo temere nessuno ma essere orgogliosi e propositivi perché il calcio va giocato e ogni gara inizia con lo 0-0. Tutte si possono decidere non c'è scritto da nessuna parte quale sarà il vincitore, quindi carica, atteggiamento, responsabilità e si va avanti. Le indicazioni si devono trarre sempre da ogmi match, anche se siamo all'inizio i punti pesano in ogni caso».