L'Ilva cresce, Acciaro: «Abbiamo l'organico per toglierci soddisfazioni, a Castiadas convinti di far bene»

Sconfitti sul campo ma non sul piano del gioco, l'Ilvamaddalena ha destato un'ottima impressione nella gara persa contro il Tortolì ad un minuto dal novantesimo, dopo aver sbagliato un calcio di rigore con Volante e dopo aver visto nel recupero infrangersi sulla traversa la palla del pareggio. Il tecnico Sandro Acciaro non ha nascosto l'amarezza nel dopo gara della sfida al Pietro Secci: «Sono deluso, la squadra ha dimostrato di meritare un risultato diverso da quello maturato sul campo, il pareggio ci avrebbe accontentato anche se forse sarebbe stato stretto. Ma il calcio è questo, una chiusura errata in diagonale su una palla filtrante che poteva essere intercettata meglio e loro hanno sfruttato una delle nostre poche distrazioni; abbiamo continuato a crederci sino alla fine e c'è stato l'episodio in cui si poteva pareggiare benissimo e invece la palla ha sbattuto sulla traversa ed è andata fuori. È stata una giornata in cui l'Ilva, nonostante la prestazione importante fornita, doveva perdere».

C'è rammarico ma c'è fiducia «perché la squadra si è espressa bene, abbiamo l'organico per toglierci qualche bella soddisfazione. La condizione sta migliorando ma non siamo ancora al top, dobbiamo ancora crescere, negli equilibri e nella condizione fisica però ciò che abbiamo visto contro il Tortolì fa bene sperare; abbiamo giocato contro un avversario importante, siamo stati all'altezza della situazione e non posso rimproverare nulla ai miei giocatori per quello che hanno dato sul campo». Dopo due gare in casa di fila domenica l'Ilva sarà di scena a Castiadas. «È un'altra corazzata del campionato - osserva Acciaro - hanno allestito una squadra per il salto di categoria ma, come fatto contro il Tortolì, ce la giocheremo anche là, con grande rispetto dell'avversario e con la convinzione che la nostra squadra può far bene in ogni partita. L'importante è avere fiducia e una buona autostima e che il carattere non venga mai meno».