Gli arbitri della 10ª giornata: Capotosto di Oristano allo Zoboli
L'Ilva nel fortino del Carbonia, il big-match è Tempio-Ghilarza, Villasimius e Ferrini in trasferta
Tutta compatta alla domenica. L'Eccellenza manda in play la 10ª giornata senza alcun anticipo dopo il turno infrasettimanale disputato per la festa di Ognissanti e con fischio d'inizio uguale per tutti alle ore 15. Si riparte con l'allungo fatto dall'Ilvamaddalena che ha creato il primo solco coi 5 punti di distacco sull'immediata inseguitrice. Trasferta lunga per la squadra di Cotroneo che giocherà a Carbonia contro un avversario che condivide lo stesso primato della capolista, cioè aver vinto tutte le gare finora giocate in casa. I sulcitani, inoltre, sono reduci dal preziosissimo punto - il primo in trasferta - ottenuto in rimonta sul campo del Villasimius che ha appunto determinato lo strappo in vetta degli isolani. I sarrabesi, con le defezioni di Arrus squalificato e Argiolas infortunato, saranno di scena a Barisardo reduce dalla mancata vittoria di Calangianus al 90' e dentro il gruppone a quota 11 che segna il limite della zona calda ma che fa comunque guardare a playoff distanti appena tre lunghezze. Anche le terze della classe Ferrini e Ghilarza giocano in trasferta e affrontano avversarie differenti ma non per questo meno pericolosi: i cagliaritani giocheranno a Capoterra contro il Sant'Elena autrici di uno dei due risultati altisonanti del mercoledì andando a vincere 4-1 a Gavoi; i quartesi potranno anche contrare su una freccia in più in un attacco improvvisamente esploso al Maristiai e ora arricchito dall'arrivo dell'imprevedibile Samuele Curreli (leggi qui); i guilcerini hanno perso per la prima volta in casa e ora hanno uno scontro diretto a Tempio che al Nino Manconi ha il secondo rendimento migliore del campionato differenziandosi dall'Ilva per aver pareggiato una delle cinque sfide casalinghe. Andando a scendere in classifica ci sono Li Punti e Tharros con stati d'animo differenti perché i sassaresi hanno perso le ultime tre partite senza segnare un gol e cercheranno di ripartire col San Teodoro, di rientro dal riposo con lo score di 10 punti in 4 partite; gli oristanesi, invece, hanno fatto l'altro risultato eclatante del mercoledì rifilando quattro a domicilio alla vicecapolista e ora cerca col Calangianus l'ulteriore balzo in avanti che potrebbe anche portarla o dentro o a ridosso dei playoff. Il balzo in avanti lo sta cercando l'Ossese alla quale manca finora la continuità di risultati testimoniato dal dato che, finora, alla squadra di Fadda manca un bis di vittorie. Che ora tenterà di farlo nel difficile campo di Iglesias, terzultima per lo stesso motivo dei bianconeri e con la consolazione di aver cancellato mercoledì lo zero dai punti conquistati in trasferta con l'1-1 in casa della Ferrini. Tra Bosa e Taloro i punti in palio sono pesanti coi planargiesi e gavoesi appaiati a quota 11. I rossoblù di Carboni sono al secondo match casalingo di fila dopo lo 0-0 col Tempio mentre i rossoblù di Mura hanno perso malamente in casa col Sant'Elena e lo score dopo il riposo dice di un solo punto conquistato in quattro gare. Riposa il fanalino di coda Villacidrese che dovrà inevitabilmente cambiare marcia per togliersi la maglia nera del campionato.
BARI SARDO-VILLASIMIUS arbitra Paolo Carta di Oristano (Cristian Puddu e Pietro Fae di Ozieri)
BOSA-TALORO arbitra Rosanna Barabino di Sassari (Andrea Nurra di Sassari e Mirko Pili di Oristano) a Bonorva
CARBONIA-ILVAMADDALENA arbitra Mattia Capotosto di Oristano (Annamaria Sabiu di Carbonia e Alberto Crinò di Oristano)
IGLESIAS-OSSESE arbitra Vincenzo Melis di Ozieri (Nicola Deriu e Andrea Porcu di Oristano)
LI PUNTI-SAN TEODORO arbitra Francesco Succu di Nuoro (Alessandro Ventuleddu di Sassari e Michele Acciaro di Alghero)
SANT'ELENA-FERRINI arbitra Nicola Nieddu di Sassari (Andrea Cubeddu di Sassari e Marco Fara di Oristano) a Capoterra
THARROS-CALANGIANUS arbitra Alfonsorocco Rosania di Finale Emilia (Giovanni Meloni di Carbonia e Nicolò Pili di Cagliari)
TEMPIO-GHILARZA arbitra Filippo Vigo di Lodi (Sergio Fara di Tortolì e Antonio Carbini di Olbia)