Salta al contenuto principale
Star Sport
«Squadra costruita a costo zero, proprio per questo il successo è ancora più bello»

Lo Star Sport centra l'obiettivo e vola in Prima, Ricci: «Noi bravi a ricompattarci nel momento cruciale, non era facile ripartire dopo un finale di stagione così sfortunato»

Perdere un campionato alle ultime battute non fa mai piacere, soprattutto se per tutta la stagione hai occupato stabilmente la prima posizione in classifica; in casa Star Sport hanno dovuto fare i conti con l'amarissima delusione maturata dopo il sorpasso subito da parte dell'Azzanì, ma i bianco-blu non si sono di certo persi d'animo e si sono tuffati con il pieno di determinazione negli spareggi play-off. Nel primo turno è arrivata la vittoria, in extremis, contro l'ostico Badesi, in una sfida equilibratissima, decisa dalla prodezza di Sotgiu; nella finalissima invece, gli olbiesi si sono imposti con personalità nei confronti della fortissima Paulese, vincendo in rimonta la partita più importante dell'anno, che vale per un clamoroso quanto inaspettato approdo in Prima Categoria.
Spetta a mister Attilio Ricci raccontare le ultime, avvincenti tappe di una cavalcata da applausi, con alcuni retroscena piuttosto divertenti.

«E' stata un'annata molto particolare – dichiara Ricci -, non ci aspettavamo di fare così bene, per diversi motivi: siamo capitati in un girone in cui alcune squadre hanno investito davvero tanto, mentre noi siamo partiti con una rosa a costo zero. Alla fine però, ci siamo tenuti dietro tutte le rivali più pericolose, ad eccezione di una». I contrattempi non sono mancati. «Abbiamo dovuto affrontare ben quattro lutti importanti, che hanno colpito le famiglie di alcuni ragazzi e dirigenti; sono botte che potrebbero stendere un toro, così come la delusione per aver perso il campionato all'ultima giornata. Nel momento in cui potevamo cadere al tappeto e disgregarci definitivamente è arrivata la risposta più bella: il gruppo si è ricompattato ed è venuto fuori tutto il grande carattere di questa squadra; la società ci ha dato una grossa mano nelle ultime due-tre settimane, è stata una vittoria del collettivo e non del singolo».
L'approdo in Prima Categoria ora è realtà, ma la sensazione è che lo Star Sport abbia tagliato il traguardo con un pizzico di ritardo rispetto al previsto.
«Siamo arrivati addirittura ad avere un vantaggio di +9 nei confronti della seconda in classifica: in quel momento abbiamo pensato di avercela fatta, ed invece siamo stati costretti a giocarci il tutto per tutto nei play-off».
Con il tecnico impegnato su due fronti. «Mi sono sposato il 6 maggio e ho rinviato il viaggio di nozze di una settimana per poter concludere il campionato. Sono partito il giorno prima della semifinale con il Badesi, dopo aver preparato le due gare in una sola settimana. A Berchidda in panchina c'erano i miei collaboratori, che sono stati fantastici: ricevevo gli aggiornamenti in diretta da L'Havana, ci saremo mandati un centinaio di messaggi (ride)».
La notizia più bella è arrivata al 120', quando Roberto Sotgiu ha siglato il gol decisivo.
«Sono contentissimo per lui, tornava in campo dopo un lungo stop e il suo entusiasmo ci ha dato una spinta megagalattica. Il Badesi in alcuni frangenti è stato superiore, ma noi abbiamo dato tutto sul piano della grinta e della concentrazione; anche i nostri tifosi sono risultati fondamentali, così come i dirigenti. Da quel momento i ragazzi hanno incominciato a crederci».
In finalissima ad aspettarvi c'era la Paulese. «Una grossa squadra, che sino ad allora aveva perso soltanto due volte. Siamo partiti piuttosto male, incassando il gol dopo pochi minuti, ma alla lunga sono venuti fuori quei ragazzi che durante l'anno avevano saltato diverse partite; una vittoria del gruppo, insomma».
L'epilogo è stato entusiasmante. «Sono atterrato alle 22.30 con un volo proveniente da Roma, dopo aver seguito la sfida all'aeroporto, puoi ben immaginare quale fosse il mio stato d'animo. Ho trovato la squadra ad aspettarmi, è stato fantastico. Vincere il campionato è bellissimo, ma quando ti giochi tutto in una partita secca la soddisfazione è maggiore; alcuni di noi faticano ancora a crederci. Abbiamo distrutto tutto e poi ci siamo riscattati alla grande».
Per un successo che è andato ben oltre le aspettative di inizio stagione. «La Paulese tenta il salto da 37 anni, l'Azzanì mancava dalla Prima da cinquant'anni. Noi siamo partiti da zero e ci siamo riusciti al primo colpo».

Peccato per quel piccolo calo, fatale, arrivato nel finale di stagione. «Il girone di ritorno è stato particolarmente pesante e faticoso, tra infortuni, lutti e altri problemi siamo arrivati alle partite decisive con il fiato corto e uno stato di forma non proprio perfetto».
Pesantissima, in questo senso, la sconfitta rimediata contro l'Azzanì. «Arrivata al 94', in un campo ostico, contro una compagine che in casa non aveva mai perso. Ci siamo arresi soltanto all'ultimo secondo, una vera e propria mazzata, su di un tiro che con tutta probabilità sarebbe finito fuori ma che per via di una deviazione si è infilato all'incrocio».
Ricci ha dovuto spesso reinventare la formazione. «Ci è capitato di presentarci la domenica con 13-14 elementi a disposizione; ho dovuto spostare gli attaccanti a centrocampo e adattare i mediani sulla linea di difesa, ma tutto è bene quel che finisce bene. Nel momento opportuno sono arrivate le risposte che tutti si aspettavano, un finale davvero inaspettato».
Il tecnico non è nuovo ad imprese di questo tipo. «Ho avuto la fortuna di vincere dei campionati con l'Olbia 05 e di disputare un altro spareggio con il Golfo Aranci, ma questa è una delle vittorie più belle, soprattutto perché a costo zero, ci tengo a sottolinearlo, e soprattutto offrendo un bel gioco, anche se forse ci è mancata un po' di continuità in questo senso».
Per il futuro l'allenatore si vede ancora protagonista sulla panchina dello Star Sport. «I piani del presidente Pasquale Cossu e del direttore generale Paolo Pisano sono quelli di arrivare nel giro di 5-6 anni in Promozione; al primo tentativo abbiamo fatto il botto, ma ora dobbiamo continuare su questa strada. Siamo fortunati ad avere una scuola calcio Elite alle spalle, un vivaio che ci permette di attingere ad un bacino di giovani di talento e grandi prospettive; la nostra speranza è di arrivare in alto. Per il resto, ci prenderemo dieci giorni di riposo, poi tireremo le somme in vista della prossima stagione».

Ricci chiude con alcune dediche. «Ci tengo a ringraziare i miei ragazzi, si meritano un grandissimo applauso, dal primo all'ultimo; il merito di questo successo è ovviamente anche del presidente e di Paolo Pisano, un dirigente esperto e preparato che ha saputo trasmetterci la calma e la tranquillità necessaria per tagliare questo traguardo, mettendo tutti a proprio agio. Non posso dimenticarmi di tutti i dirigenti, del segretario e dei miei collaboratori più stretti; non li nomino ad uno a uno perché la lista sarebbe lunghissima ma loro sanno quanto sono stati importanti quest'anno».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Seconda Categoria
play-off