«La Torres ha meritato, con la Ferrini cerchiamo la vittoria»
Lo Stintino non si abbatte, Carboni: «È solo un momento difficile, lassù vogliamo restarci e non dobbiamo mollare un centimetro»
Lo Stintino subisce la sua seconda sconfitta consecutiva al Vanni Sanna, ad opera di una Torres più cattiva e più determinata in tutto l'arco dei 90', malgrado l'inferiorità numerica dal 28' del primo tempo, per effetto dell'espulsione comminata a Mannoni. Il 2-0 finale è l'emblema della delusione e dell'amarezza tra le fila biancocelesti e tocca all'attaccante Marco Carboni ad analizzare l'ultima partita giocata dai suoi: «La partita era stata preparata nei minimi dettagli ma, purtroppo, il campo, che è l'unico giudice importante, ha dato un altro responso. Non siamo riusciti ad approfittare della superiorità numerica dopo neanche trenta minuti di gioco, con l'uomo in più è mancata la voglia e la cattiveria di fare gol. Non abbiamo neanche creato tanto, invece di giocare tranquilli ci siamo innervositi e siamo andati nel pallone. Potevamo fare molto di più a differenza del nostro avversario che, anziché abbattersi, ha preso coraggio. La Torres ha avuto senza dubbio un altro spirito rispetto a noi, ci ha sempre creduto e sono passati in vantaggio su calcio di rigore a tre minuti dalla fine. Dopo aver subito il primo gol, la confusione da parte nostra è aumentata, è subentrata anche la delusione, non siamo riusciti a riorganizzarci al meglio per cercare il pareggio e così loro hanno potuto sferrare il secondo colpo che ci ha messo definitivamente in ginocchio. È un risultato pesante, che ci lascia l'amaro in bocca ed è difficile da digerire, ma alla fine è stato giusto così, perché se si guardano i tutti i 90' la Torres ha meritato di vincere».
Dopo un inizio di stagione strepitoso, con otto vittorie nelle prime dieci partite, sono subentrati sei pareggi di fila che hanno chiuso il 2017. Il nuovo anno si è aperto con la vittoria in trasferta contro il Calangianus, a cui però hanno fatto seguito due sconfitte consecutive contro Samassi e Torres. «Lo Stintino è questo – ammette Carboni – non è vero che siamo appagati dal buon girone di andata e sopratutto da quello che abbiamo fatto nelle prime partite. C'è da dire, che quando avevamo fatto sei pareggi consecutivi, sono arrivati anche contro squadre che occupano le prime piazze della classifica come Sorso e Muravera. Alcune volte siamo stati un po' sfortunati e avremmo sicuramente meritato di vincere, in altre invece non siamo riusciti ad ottenere l'intera posta in palio per merito degli avversari. Un piccolo calo di risultati ci può stare ma, a parte la partita di domenica, credo che abbiamo fatto sempre delle ottime prestazioni. È solo un momento difficile, non ne facciamo un dramma. L'unica soluzione è quella di lavorare ancora più sodo e con un attenzione maggiore. Ho grande fiducia nel mister e in questo gruppo. La classifica la guardiamo, è vero che non abbiamo grosse pressioni, ma alla fine siamo sempre lì e se vogliamo restarci non dobbiamo mollare un centimetro e ripartire dal prossimo impegno. Non ci accontentiamo di quanto abbiamo fatto fino ad ora. Non è nella nostra mentalità». La prossima sfida, per i biancocelesti, è tra le mura amiche del Devilla di Codrongianos contro la Ferrini Cagliari, regolata nella gara di andata con un roboante 0-4: «Sarà una partita diversa rispetto al confronto giocato ad ottobre. Il risultato di quella partita è già archiviato, fa parte del passato e quindi bisogna dimenticarsi di quello che è successo. Ci aspettiamo una partita difficilissima, contro un avversario ostico e che rispettiamo molto. Sul risultato finale e di quello che potrà succedere è molto difficile sbilanciarsi. L'unica cosa che dobbiamo fare e ripartire alla grande e invertire la rotta, e perché questo accada faremo di tutto per ottenere la vittoria affinché si possa tornare a sorridere».
Carboni è stato l'autore del gol decisivo nella gara di andata tra Stintino e Torres conclusasi col risultato di 3-2 e quello è stato l'ultimo gol in maglia biancoceleste del fantasista di Alghero: «Quel giorno è stata una bella sensazione non solo per il gol ma anche per la prestazione che feci. Purtroppo da quella partita non sono andato più a segno. Devo impegnarmi di più in tutti i sensi anche nel fare gol anche se quest'ultimo aspetto, alla fine, non mi preoccupa più di tanto. Quello che conta di più per me sono la prestazione ed aiutare i miei compagni a vincere. La soddisfazione personale di fare gol, prima o poi arriverà, basta saper aspettare». L'ex Latte Dolce apre poi una parentesi del tuo trasferimento che quest'estate: «Ho passato un anno bellissimo in serie D. Lo scorso luglio, quando è arrivata la chiamata di mister Udassi, non ci ho pensato su due volte ad accettare, perché ero già convinto che sarebbe stata una bellissima esperienza e così è stato. Qui sto benissimo, ho trovato un ambiente bellissimo e sopratutto sereno, a partire dallo staff tecnico, passando per i miei compagni di squadra che sono delle persone straordinarie e per finire con la società che è composta da persone serie e per bene. Loro non ci fanno mancare mai nulla. Sono davvero felice di far parte di questo gruppo». Andrea Benenati