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Max Canzi, allenatore, Olbia
«Conta fare i punti, se ne esce facendo quadrato e tutti insieme»

L'Olbia brilla e poi si spegne, Canzi: «Fragili a livello mentale, al primo gol subito abbiamo smesso di giocare con serenità»

Da una vittoria costruita col gioco e due reti ad una cocente sconfitta subendo tre gol in 18'. Contro il Piacenza, va in onda lo psicodramma Olbia che aveva in tasca i tre punti e poi li perde nel lungo recupero che getta nello sconforto la truppa di Max Canzi (nella foto olbiacalcio/Sandro Giordano). Il tecnico prova ad analizzare la partita: «C'è grande rabbia per come è andata. Penso però che dopo il pareggio di Livorno e la sconfitta di oggi sia il caso di fermarsi per andare a capire le ragioni di ciò che sta succedendo. È evidente, a mio avviso, che le motivazioni siano più psicologiche che tecniche. In alcuni momenti della partita siamo fragili: oggi, dopo aver subito il primo gol, siamo andati in ansia e abbiamo smesso di giocare con serenità. E questo non va assolutamente bene perché se fino al 70' abbiamo fatto e condotto la partita, non vedo perché non dobbiamo essere capaci di farlo fino alla fine». 

 

Per i bianchi è oramai una questione di testa: «Quando ci si spaventa si tende a tornare sui proprio difetti. Oggi non abbiamo subito niente per tre quarti di gara, poi forse è subentrata la paura di non farcela. Fare prestazioni non basta e non può essere più una priorità adesso. Adesso conta fare i punti. Dobbiamo rimanere lucidi nell'analizzare cosa non va e lavorare molto a livello mentale. È oggettivo che stiamo vivendo una situazione tutt'altro che semplice. Come se ne esce? Facendo quadrato e tutti insieme». 

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2020/2021