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Serie D
Malesa, in gol a Muravera: «Panchina fondamentale»

L'Olbia non snobba l'Astrea, Mignani: «Nel calcio nulla di scontato, hanno giocatori esperti e orgogliosi, sarà una gara insidiosa»

Dopo i derby vinti in trasferta e di misura l'Olbia torna al Nespoli. L'avversario non è della stessa levatura di Grosseto e Rieti, gli ultimi affrontati e battuti dai bianchi, ma l'Astrea fanalino di coda nasconde tante insidie. Intanto perché la sua classifica potrebbe inconsciamente far allentare la presa alla squadra di Michele Mignani e poi perché i ministeriali hanno giocatori importanti che non sono in questa stagione riusciti a fare gli stessi lusinghieri risultati delle precedenti stagioni. «Si tratta certamente di una partita trabocchetto - evidenzia il tecnico toscano sul sito ufficiale del club - perché è evidente che tutti si aspettano un risultato scontato, ma la verità è che nel calcio di scontato non c’è niente. Come al solito abbiamo preparato la partita come se fosse la più importante dell’anno». Mignani non si illude e a render più forte la sua richiesta di non cadere in cali di tensione c'è il recentissimo esempio della Torres sconfitta sul campo del San Cesareo, penultimo in classifica, che giocava con l'uomo in meno: «Nonostante la classifica degli avversari io mi aspetto una partita insidiosa che dobbiamo essere bravi a risolvere a nostro vantaggio. L’Astrea dispone di giocatori esperti che hanno dignità e orgoglio e che vorranno dimostrare di essere all’altezza di chiunque. Nessuno regala niente». Il tecnico dei galluresi ribadisce il concetto già espresso nel dopogara di Muravera quando la vittoria è arrivata grazie al gol di Jacopo Malesa subentrato a Gallo a metà ripresa: «Vado in difficoltà quando devo comunicare ai giocatori la formazione titolare, perché tutti meriterebbero il posto in squadra. La risposta più bella però l’hanno data gli stessi ragazzi: tutti si sono sempre fatti trovare pronti e tutti sono consapevoli che attraverso il lavoro e il comportamento possono guadagnarsi il posto».

 

Così ha fatto il centrocampista olbiese, rientrato in Gallura a dicembre dopo metà stagione con la Voluntas Spoleto. «La panchina è fondamentale - dice Jacopo Malesa ai microfoni di Olbia CalcioTv - non solo il mio gol a Muravera ma in precedenza ci sono stati altri esempi come Caboni col Rieti, oppure quelli di Formuso col Grosseto e di Molino a Lanusei che partivano dall'inizio dopo aver fatto panchina. Ringrazio il mister che mi ha dato fiducia facendomi entrare a gara in corso in una partita che stava diventando pure complicata dopo il pareggio del Muravera. È arrivato poi il mio gol, sono molto contento e ringrazio i compagni che mi hanno sostenuto». Anche il 22enne di Olbia è stato catechizzato a dovere sulle insidie della gara di domenica: «Con l'Astea è una partita difficile, dovremo affrontare un avversario che non ha nulla da perdere, ha dei giocatori che possono metterci in difficoltà. Ma noi dobbiamo solo prenderci questi tre punti e continuare per la nostra strada senza pensare a cosa facciano o meno le altre squadre». Infine spiega l'andata e ritorno in Gallura nel giro di sei mesi: «Ho avuto un brutto infortunio l'anno scorso, la pubalgia, e non ero al 100%. Ho avuto l'offerta a Spoleto e l'ho accettata per rimettermi in forma, poi ci sono stati dei problemi economici e sono andato via. Per fortuna sono potuto rientrare a Olbia e sto rigiocando per questa maglia».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
10 Ritorno
Girone G