L'Olbia pronta all'esordio, Occhiuzzi: «Voglio una squadra sempre umile e combattiva»

Il lungo precampionato è finito. La Lega Pro fermata dall'estate dei ricorsi di Campobasso e Teramo (sempre bocciati fino al Consiglio di Stato) può partire. E lo fa con due squadre sarde, Olbia e Torres, che se la vedranno il 23 ottobre al Vanni Sanna. I galluresi partono domani (fischio d'inizio alle 17.30) contro il Pontedera di Catalano e l'allenatore Roberto Occhiuzzi, completata la seduta di rifinitura, si è presentato in sala stampa per inquadrare il primo match ufficiale sulla panchina dei bianchi. 

«Il periodo di preparazione è servito - le parole di Occhiuzzi sul sito del club - oltre che ad affinare le conoscenze tecnico-tattiche che si tradurranno nelle armi per far male male agli avversari, a cercare l'equilibrio mentale nell'approccio e nella gestione delle partite, l'aspetto più importante in un campionato come quello che dovremo affrontare. La squadra ha risposto nel modo giusto, anche rispetto ai carichi di lavoro. Quello che voglio vedere è una squadra sempre umile e combattiva che sappia incamerare lo spirito di appartenenza alla maglia. Ai ragazzi ricordo sempre che in campo si va per chi lavora per la squadra e per tutte le persone che dall'esterno ci daranno una mano. Dobbiamo sentire la responsabilità di trascinare il pubblico dando l'esempio». 

Il Pontedera ha salutato il tecnico Maraia dopo 5 campionato e riparte da Pasquale Catalano. «Pur avendo cambiato qualche interprete e l'allenatore - spiega Occhiuzzi - si tratta di una squadra che, come lo scorso anno, predilige il gioco in verticale e la ricerca delle seconde palle. Ha un buon mix tra esperienza e gioventù, a prescindere dal modulo che adotteranno, noi dobbiamo pensare a pungere negli spazi che lasceranno a disposizione». Le gare si vincono in campo e sugli spalti. «Sono una persona ambiziosa, lo sono sempre stato nella mia carriera. E sono convinto che per fare bene, in una stagione, serve che tutte le componenti siano presenti. Dobbiamo avere tutte le armi pronte, quella dei tifosi è fondamentale. Già da domani, chi verrà al Nespoli a giocare dovrà capire che questa è casa dell'Olbia».