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L'ultimo miracolo del Taloro, Zani: «Ci davano per retrocessi, salvezza straordinaria e con Cottu connubio perfetto»
«I playoff? È da presuntuosi, lanceremo giovani»

L'ultimo miracolo del Taloro, Zani: «Ci davano per retrocessi, salvezza straordinaria e con Cottu connubio perfetto»

Sognare non costa nulla specie per chi ha ottenuto la salvezza con 10 giornate d'anticipo ed è a un tiro di schioppo dalla zona playoff, ma nel Taloro c'è tanto pragmatismo con una dirigenza che mantiene il club da 16 anni in Eccellenza e con una coppia di allenatori, Pippo Zani-Franco Cottu, bravissima ma poco incline a volare alto. Intanto Gavoi si gode il primo traguardo stagionale raggiunto con la vittoria di Alghero e che porta i rossoblù a 39 punti mantenendo un prestigioso settimo posto. «Abbiamo ottenuto un qualcosa di straordinario - dice l'allenatore-portiere Zani - all'inizio c'era da ricostruire la squadra, siamo partiti con due sconfitte e un pareggio e ci davano per retrocessi. I giocatori sono stati bravi a continuare a lavorare e ribaltare le negatività poi, dalla vittoria di Tortolì, abbiamo iniziato a macinare risultati stravolgendo ogni pronostico nei nostri confronti e centrando la salvezza già alla settima di ritorno. Una grandissima soddisfazione per i ragazzi, per la società e per me e Franco Cottu, che ritengo un fratello e che ringrazio per aver alzato la qualità del mio sapere, infondendo molta determinazione e dando sempre nuove motivazioni. Questo connubio è perfetto, la vera forza del Taloro, mai abbiamo proposto lo stesso allenamento in tutta la stagione».

 

Pippo Zani e Franco Cottu i condottieri del TaloroVittoria ad Alghero e salvezza, ma ora che si fa?

«Con Franco e la società abbiamo deciso di preparare la squadra del futuro facendo esordire i nostri interessanti giovani. Abbiamo lanciato Domenico Zedda, un '97 di Gavoi che da 5 gare è titolare; Giovanni Sedda, un altro '97, è ormai pronto all'esordio, poi ci sono altri sei o sette ragazzi che si sono distinti nella Juniores e che teniamo sotto controllo. Ovvio che non andranno solo loro in campo, ci saranno sempre 7 grandi e 4 fuoriquota, cercheremo di far bene in tutte le gare, lottando come sempre su ogni palla, provando a vincere e a fare più punti possibile senza demeritare e schierando tutti i ragazzini ma uno alla volta»

Lanciare altri giovani, specie di Gavoi, è un ottimo lavoro ma perché il Taloro non può pensare ai playoff?

«Siamo troppo lontani dal quinto posto (7 punti, ndr). Facile che si dica di noi: "Perché non tentate il colpaccio?". Io rispondo che sarebbe da presuntuosi farlo, le squadre che ci precedono in classifica sono troppo più forti di noi, tutte farebbero una buona figura anche in serie D, sono ben allenate e alle spalle hanno società non indifferenti»

Eppure avete vinto a Lanusei, battuto il Castiadas, fermato Muravera, Latte Dolce, San Teodoro e Ploaghe, dimostrando così di reggere il confronto

«Non abbiamo perso perché le squadre citate hanno giocato sempre a calcio contro di noi, così anche noi non abbiamo potuto mostrare solo aggressività ma abbiamo applicato gli schemi che proviamo in settimana. Vorrei giocare sempre contro le prime sei squadre dell'Eccellenza ma anche con squadre come il Castelsardo che fa un buon calcio. Domani credo, infatti, che faremo bene»

Il Castelsardo è stata la rivelazione del campionato per parecchie giornate, ora si è un po' perso

«Noi all'andata abbiamo perso 1-0, giocando la partita più brutta della stagione soprattutto per merito loro. Una squadra strutturata bene, con giovani bravi. C'è stato un cambio in panchina, stimo tanto Francolino Fiori che è stato mio compagno alla Torres e considero ancora il Castelsardo una rivelazione. Noi, se vogliamo continaure a fare bene, non dobbiamo mollare ma continuare ad impegnarci perché poi ci aspetta un'altra grande gara a Castiadas»

Ma senza un reale obiettivo da perseguire, in genere, si tende a mollare

«A Gavoi non c'è nessuna partita scontata, che sia contro una grande o una piccola si va sempre a mille. Noi garantiamo a tutti la massima professionalità e impegno, nonostante il Carnevale questa settimana abbiamo fatto tre allenamenti, compreso quello di oggi alla vigilia della gara col Castelsardo»

Sarà bello ritrovare un ex compagno come Francolino Fiori

«Per me è stato il più forte attaccante col quale ho giocato, una punta fantastica. Come allenatore l'ho seguito quand'era al Codrongianos e la sua squadra giocava molto bene così come sta facendo il Castelsardo, ho visto la finale di Coppa Italia contro il Lanusei e potevano far loro il trofeo, si è vista una squadra nella quale c'è la mano dell'allenatore»

Ad Alghero, invece, è stata una giornata esaltante per Zani: vittoria-salvezza e rigore parato. Forse perché c'era anche qualche sassolino dalla scarpa da togliere?

«Abbiamo passato dei brutti 20' nei quali meritavamo di andare sotto 2 o 3-0, poi siamo usciti benissimo alla lunga vincendo meritatamente. Mi è dispiaciuto tanto vedere a fine gara il volto triste di tanti ragazzi che due anni fa festeggiavano con me la salvezza nel campo del La Palma ma sono contento di aver dimostrato a chi due anni fa, entrando nella società dell'Alghero (Antonello Lorenzoni, ndr) aveva detto che ero un portiere finito, che non potevo giocare perché vecchio e non potevo allenare perché giovane. Credo di aver dimostrato il contrario facendo tutt'e due le cose ma, come vado ripetendo da due stagioni, ad Alghero si era chiusa una porta e a Gavoi mi è stato aperto un portone»

I numeri dicono che il Taloro è la seconda miglior difesa del campionato ed è imbattuto nel ritorno insieme con Latte Dolce e Muravera

«Per me e Franco Cottu i numeri sono la cosa più importante perché puoi essere anche bravo ma poi parlano i punti in classifica, i miglioramenti dei ragazzi e la qualità alta mostrata dalla squadra. In tutte le gare siamo stati da sette, se fossimo stati anche da sei saremmo ora ai margini dei playout. Questo è il nostro momento, i numeri lo sottolineano ma nel calcio devi stare sempre in campana e non perdere mai l'umiltà. Sarà comunque difficile tenere la seconda miglior difesa e l'imbattibilità»

I pareggi nei minuti di recupero contro Ploaghe, Calangianus e Latte Dolce dicono anche che il Taloro non molla mai

«Questo è un gruppo serio, che in questo periodo si allena alle 19.30 a -6 gradi facendo sacrifici enormi e mettendoci tanto cuore. A Gavoi tutto questo è possibile perché c'è un paese che ti spinge e una società che ti sostiene sempre. Avevo sentito sempre parlare bene del Taloro e di Gavoi ma sono felice di questa mia scelta perché sono in una società straordinaria, che vive il calcio in modo sereno»

Mele è stato un uomo squadra ma si è infortunato, Doukar si è riscoperto bomber con 11 gol e ora si è sbloccato pure Falchi

«Roberto si è fatto male a caviglia e ginocchio un mese fa col Tortolì dopo un contrasto, c'è stata grande paura ma alla fine l'infortunio è meno grave del previsto. Già domani sarà in panchina e pronto subentrare, ad Alghero non voleva mancare ma non poteva giocare. Per quanto riguarda l'attacco segniamo meno di quanto produciamo, potevamo fare di più sottoporta ma quando ti devi salvare pensi più alla fase difensiva. Ora ci concentreremo di più su quella offensiva, per fare più gol, abbiamo attaccanti bravissimi come Doukar e Falchi ma anche Luca Piras e Sedilesu, che avranno molto spazio e giocheranno più minuti»

La corsa in vetta è interessante e aperta a tante squadre, chi vince il campionato?

«Non saprei proprio. La lotta al primo posto è bellissima, dal Castiadas e Muravera capoliste fino al San Teodoro ci sono sei squadre in gioco, ben allenate e con grandi giocatori. Ad inizio stagione fui severo dicendo che trovavo un campionato più scarso ma tutte le squadre si sono rinforzate bene ed è salito il livello. Tutte sono arrivate a fare un calcio che mi piace tanto, l'anno scorso non era così, negli ultimi anni questo è il campionato più bello per la corsa in vetta, con giovani più bravi e giocatori più forti. Il Castiadas ha Porcu ed Emiliano Melis che ho conosciuto alla Torres, Mesina poi è cresciuto ancora di più. Il Muravera ha il capocannoniere Nurchi, poi Chessa, Ezeadi e Sogus, anche lui ex Torres. Il Ploaghe di Ivan Cirinà gioca con Garau, Piredda, Cherchi e Falchi. Il Lanusei ha Figos, Angheleddu, Floris - un portierone - e mi dispiace tanto abbiano perso per infortunio Vignati, un grande difensore. Il San Teodoro ha preso a dicembre Corona, hanno Ibba, Medda e Mascia che ho conosciuto alla Torres. Il Latte Dolce ha un grande settore giovanile ed è quella col gioco corale migliore. Sono tutte squadre che giocano bene al calcio e sono curioso di vedere chi la spunterà»

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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