«Alleno un gruppo competitivo, le pressioni non mancano»
L'Usinese parte bene, Loriga: «Ci sentiamo in obbligo di lottare per la vittoria finale, ma per il primo posto corrono in tanti»
Se non è una vendetta, poco ci manca: l'Usinese si riscatta immediatamente dopo la bruciante quanto inattesa eliminazione della Coppa Italia, ad opera della Lanteri, presentandosi nuovamente al cospetto dei sassaresi, per la seconda uscita stagionale in campionato, in forma smagliante e con grande determinazione. Il 4 a 0 finale parla chiaro in questo senso e fotografa la prestazione praticamente perfetta dei rosso-blu che, a conti fatti, si sono aggiudicati due confronti su tre contro Zappino e soci ed ora guardano al futuro con rinnovato entusiasmo, grazie ai sei punti già messi in cassaforte, che valgono per il primo posto in classifica. Dopo 180' di gioco si tratta pur sempre di un dato parziale, è vero, ma che rispecchia comunque le grandi ambizioni della squadra guidata da mister Giampiero Loriga, che punta, senza nascondersi, ad una stagione da protagonista, con il sogno, nemmeno tanto velato, di centrare il salto di categoria. Ma la concorrenza, in questo senso, non manca affatto. Ci sarà da sudare insomma, giornata dopo giornata, a partire già dal prossimo match interno contro la matricola Bittese.
«Siamo ovviamente molto, molto soddisfatti per come sono andate le cose domenica — ammette mister Giampiero Loriga — A dire il vero ci eravamo espressi molto bene anche in occasione dell'esordio in Coppa Italia, interpretando bene la gara e conquistando la vittoria con il risultato di 4 a 1».
Nella sfida del ritorno, però, è accaduto l'impensabile. «Le cose si sono complicate drasticamente, anche perché noi siamo scesi in campo un po' scarichi: forse pensavamo, a livello inconscio, che quel vantaggio così ampio fosse una garanzia sufficiente, così abbiamo sottovalutato l'avversario, che comunque ha a disposizione armi importanti e si è meritato il passaggio del turno». Il tecnico si prende le sue responsabilità. «Sul piano tattico non ho molto da rimproverarmi, perché abbiamo preparato l'impegno come al solito. Forse avrei potuto e dovuto lavorare più sulla testa dei ragazzi, avrei dovuto caricarli di più a livello mentale. In queste partite la concentrazione, la rabbia e la determinazione fanno la differenza».
Domenica si è vista la vera Usinese. «Avevamo tantissima voglia di dimostrare che non eravamo la brutta squadra vista nella seconda uscita di Coppa. Il calcio però, e per fortuna, ti dà sempre le occasioni per riscattarti. Per noi era importante conquistare i tre punti, a prescindere dal fatto che ci trovassimo ad affrontare la Lanteri. Per il resto, dobbiamo pensare esclusivamente al nostro cammino, sforzandoci di smuovere la classifica ogni giornata».
L'obiettivo è chiaro. «Ci sentiamo in obbligo di migliorare il piazzamento ottenuto l'anno scorso e dunque di lottare sino alla fine per la vittoria finale. Il passo falso in Coppa ci deve servire da lezione: d'ora in poi non potremo più abbassare la guardia».
In campionato le cose stanno andando al meglio: 8 gol all'attivo e soltanto uno incassato. Ora, però, sarà importante confermare le ottime cose messe in mostra sino a questo momento.
«Tenendo presente che in questa categoria e soprattutto in questo girone puoi perdere contro chiunque. Dalla nostra abbiamo valori elevatissimi su cui poter contare, sia sul piano tecnico che tattico: se ci approcciamo bene all'impegno, con la grinta necessaria, la forza di questo gruppo non può che emergere nettamente. La cosa più importante è saper reagire, in qualsiasi momento della partita, alle varie difficoltà che si dovessero presentare, nella maniera più lucida possibile».
Loriga spende parole importanti per i suoi. «Ho la fortuna di poter lavorare con dei ragazzi che si stanno rivelando davvero molto professionali: per me è un grandissimo onore poter guidare un gruppo così competitivo, anche se le pressioni non mancano, ma è una cosa da mettere in conto».
Aggiudicarsi il primo gradino del podio non sarà impresa facile, considerando il livello delle avversarie. «In prima fila ci metto sicuramente il Luogosanto, il Thiesi e lo Stintino, assieme anche alla Lanteri. Vedo bene pure Valledoria, Calangianus e Macomerese, anche se hanno qualcosa in meno rispetto alle altre che ho menzionato in precedenza».
La situazione è chiara: «Ci sono almeno dieci squadre che corrono per il titolo, tutte strutturate bene in ogni reparto. Proprio per questo dico che non sarà facile dare continuità e costanza alle nostre vittorie, ma ci proveremo».
Ora sotto con la sfida casalinga alla Bittese: i granata avranno a che fare, tra gli altri, con Saba e Usai, già in forma smagliante.
«Se l'attacco riesce ad esprimersi bene è merito di tutta la squadra — precisa il tecnico — i reparti rimangono stretti, la difesa accorcia bene e i due mediani riescono a fare un grande lavoro anche in fase di impostazione. Stesso discorso per la fase difensiva, che coinvolge, in pratica, tutti i giocatori in campo».
La stagione del 2020-21 presenta ulteriori difficoltà, legate all'emergenza Covid: riprendere dopo sei mesi di pausa forzata non è stato affatto semplice.
«Noi abbiamo svolto la preparazione come al solito; comunque, assieme al mio staff, siamo del parere che la condizione fisica ideale si acquisisca di settimana in settimana; proprio per questo dedicheremo il giusto spazio al lavoro atletico e non solo a quello tattico, in base alle carenze del momento o ai punti di forza».