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Seconda categoria
Il presidente: domenica conta dare il massimo

Mario Casu: "mi aspetto un Isili cinico e determinato"

Domenica 13 maggio sarà una giornata decisiva per numerose formazioni del campionato di seconda categoria.
Nel girone B, oltre allo spareggio promozione che vedrà coinvolte Cannonau Jerzu e Seui Arcuerì, spicca la sfida play-out fra Isili ed Ilbono.
I primi, che hanno chiuso il campionato con 24 punti, devono necessariamente vincere il match per centrare la permanenza in seconda categoria.
L'Ilbono, che quest'anno ha perso 5 partite in meno degli sfidanti, vanta un migliore attacco (43 reti realizzate contro le 26 segnate dagli avversari) ma ha subito 61 reti, seconda peggior difesa dell'intero torneo dopo quella del Calcio Nuragus.
Grazie all'aiuto del presidente dell'Isili, Mario Casu, abbiamo cercato di capire meglio lo stato di forma attuale della squadra alla vigilia della partita che vale un'intera stagione.

 

Signor Presidente, avete agganciato lo spareggio play-out all'ultima giornata, vincendo in casa la difficilissima sfida contro il Real Villanovatulo.
Come stanno i suoi ragazzi? Sono pronti in vista della battaglia di domenica?

«A questo punto della stagione, con lo spareggio play-out alle porte, le motivazioni ci sono, e sono tante, è normale.
A dire il vero le motivazioni c'erano anche prima ma una serie di circostanze negative ci hanno un po' condizionato.
Per il momento non abbiamo ancora ottenuto nulla: domenica sarà abbastanza dura per noi, andiamo a giocare in trasferta e come è ovvio il tifo sarà per il 90% dalla loro parte.
Noi ci giocheremo la nostra partita, siamo comunque abituati a queste situazioni e il campo darà il suo verdetto: nel calcio si vince e si perde e mi auguro che possa vincere il migliore, al termine di una partita che, sono sicuro, verrà giocata al massimo da entrambe le squadre sino al 98'.
Sarà una bella sfida.»

 

Quella ottenuta domenica è stata una vittoria importante soprattutto per il morale: i tre punti vi mancavano infatti da ben dieci giornate.
Avete dimostrato grande tenacia e determinazione: da questo punto di vista arrivate al confronto in ottime condizioni.

«La squadra è sempre scesa in campo quest'anno con grinta e con la voglia di fare bene.
Purtroppo paghiamo, a caro prezzo, l'assenza di un attaccante di razza, di uno stoccatore che possa risultare decisivo nei momenti più difficili.
Abbiamo in rosa tanti ragazzi giovani che magari non hanno ancora maturato l'esperienza necessaria per poter rendere al meglio in queste situazioni; in squadra ci sono calciatori che hanno fatto diverse esperienze in altri campionati ma che peccano ancora sotto il profilo dell'agonismo e della personalità.
Nell'arco del campionato ci è capitato spesso di fare delle buone partite contro squadre più titolate della nostra, ma troppe volte siamo stati puniti alla nostra prima disattenzione.
C'è il rammarico per aver perso alcuni confronti con un gol di scarto: il nostro problema più grande è che fatichiamo a concretizzare le occasioni che ci costruiamo.
Anche domenica ad esempio, contro il Real Villanovatulo, abbiamo fatto, a parer mio, una buona partita ma siamo riusciti a segnare soltanto un gol; il portiere avversario ha parato inoltre un penalty calciato da un nostro ragazzo del '95 (si tratta di Andrea Casu, categoria allievi, figlio proprio del presidente n.d.r.).
Penso che tutto ciò rientri comunque nella normalità: non è facile inserire degli atleti così giovani in un campionato che presenta mille insidie come può essere quello di seconda categoria in cui l'agonismo gioca un ruolo assolutamente fondamentale.
Quest'anno ci è capitato di disputare delle buone partite contro il Sadali, con il Seui, con lo Jerzu ma spesso non riuscivamo a portare a casa dei punti.
Ora concentriamoci sull'ultima gara contro l'Ilbono: loro sono sicuramente una buona squadra con buone individualità a centrocampo e in attacco; noi cercheremo di mettercela tutta cercando di non commettere errori.»

 

A proposito degli avversari: c'è qualcosa che teme di loro in maniera particolare?
«Loro davanti, come ti dicevo, hanno dei buoni giocatori. Noi dovremo affrontarli con il massimo della concentrazione, facendo molta attenzione.
Sapranno essere sicuramente molto pericolosi: sono tutti calciatori di categoria, alcuni di loro hanno maturato esperienze importanti in campionati più prestigiosi di questo.
Da parte nostra sarà necessario affrontare la gara con la giusta dose di pazienza e di tranquillità.
Non vedo questo grosso divario tra noi e loro sinceramente, di conseguenza è una gara che possiamo giocarsi sino alla fine.»

 

Durante il campionato però non siete riusciti a batterli, pareggiando 2 a 2 in casa all'andata e perdendo, 2 a 1, la sfida al ritorno.
Si è fatto un'idea su come si supera l'Ilbono?

«Il nostro punto debole, come ho già avuto modo di dire, è il reparto avanzato.
Per batterli probabilmente sarebbe sufficiente essere un po' più cinici e concreti sotto porta.
Molti dei nostri ragazzi vengono dal vivaio, direttamente dalla nostra scuola calcio: forse sono fin troppo tecnici per un campionato duro come il nostro, magari renderebbero meglio in contesti diversi, in campionati di categoria superiore dove qualcuno ha già avuto modo di mettersi in mostra; un po' di cattiveria agonistica in più, al momento, non guasterebbe; diciamo anzi che è l'aspetto in cui dovremo crescere e migliorare in futuro.
Veniamo da una retrocessione e mi rendo conto che non è facile cambiare il modo di giocare da un giorno all'altro: magari si punta troppo l'attenzione sul gioco palla a terra e sulla qualità dei fraseggi a discapito della grinta, della determinazione e della corsa, aspetti che questi ultimi che contraddistinguono sensibilmente proprio le compagini ogliastrine.
Dovremo fare attenzione soprattutto nei primi minuti e cercare di non subire troppo la pressione dei loro attaccanti, tenendoli lontani dalla nostra porta.
Loro hanno segnato praticamente il doppio delle nostre reti: la differenza tra noi e loro si riduce, in sostanza, a questo.
Domenica vorrei finalmente vedere in campo un'Isili cinico.
Contro l'Osini abbiamo perso l'incontro per un rigore; contro il Sadali siamo stati condannati da un'azione confusa, da un doppio rimpallo; nel primo tempo ci siamo presentati per 3-4 volte soli di fronte al portiere ma abbiamo sprecato l'impossibile: sono tutte occasioni perse per strada che poi ti condizionano nel proseguo del campionato.
Non abbiamo avuto un calendario agevole, visto che abbiamo dovuto affrontare tutte le squadre più forti nel finale.»

 

C'è un discorso particolare che ha intenzione di fare alla squadra prima della partita decisiva di domenica?
«Io li ho già personalmente ringraziati tutti per la disponibilità e l'impegno con cui hanno affrontato questo torneo.
Noi venivamo da ottime esperienze in campionati superiori ma abbiamo commesso l'errore di affidare le nostre sorti a calciatori che provenivano da fuori: con la retrocessione ci siamo trovati con un pugno di mosche e abbiamo dovuto riniziare tutto da capo; siamo stati in un certo senso un po' integralisti e abbiamo cercato di far riavvicinare alla squadra tutti gli elementi più validi del paese che magari giocavano in altri contesti.
Da questo punto di vista abbiamo avuto un'ottima risposta da parte dei ragazzi: nonostante i problemi di lavoro o di natura personale sono sempre stati molto disponibili e molto presenti, mettendo spesso in difficoltà il mister che si trovava a dover scegliere chi mandare in campo da una rosa davvero numerosa.
I ragazzi non hanno mai mollato, si sono impegnati sino alla fine e vorrebbero evitare un altro dispiacere a questa società e ai tifosi: per il momento non abbiamo ancora ottenuto niente; una sconfitta, come già detto, nel calcio ci può sempre stare ma l'importante è dare il massimo.
Abbiamo un ottimo settore giovanile che ci ha dato grandi soddisfazioni e per il futuro cercheremo di continuare su questa strada; se poi ci sarà da giocare in terza categoria lo faremo nel migliore dei modi.»

 

Signor Presidente, le faccio un'ultima domanda: c'è un messaggio che vuole mandare ai vostri tifosi?
«Abbiamo invitato tutti i nostri tifosi a seguirci nella trasferta di Ilbono, abbiamo messo a disposizione anche un pulman per tutti coloro che ci vogliono accompagnare per questa grande sfida.
Ci sarà una bella gita e il culmine sarà proprio la partita: mi auguro che rispondano al nostro appello.
Sono consapevole del fatto che non avremo un tifo esagerato, anche a causa di alcune manifestazioni concomitanti, ma sono sicuro che chi sarà con noi sarà pronto ad offrirci una birra per consolarci in caso di insuccesso o, me lo auguro, a festeggiare in caso di vittoria.
Come società, dicevo, abbiamo una serie di manifestazioni concomitanti: il 27 abbiamo il campionato regionale di canoa; il 2 giugno una manifestazione interprovinciale di mini-volley con 500 bambini coinvolti; dal 13 al 17 abbiamo il torneo giovanile; a seguire ci sarà una manifestazione di rievocazione storica; gare di pesca; un campus di canona con 100 ragazzi che verrano ad Isili da tutto il continente nella prima settimana di agosto e, per ultimo, il trofeo di atletica.
Diciamo che dal punto di vista sportivo gli eventi non mancano, poi ogni settore raccoglie risultati differenti ma, ribadisco, nello sport si vince e si perde; l'importante è continuare ad andare avanti.»

In questo articolo
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2011/2012
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