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Serie D
Ha steso il Porto Torres: «Col Salerno sarà dura»

Mesina, golden boy del Budoni capolista: «Bella tripletta ma resto coi piedi per terra»

Derby, primato, tripletta. Il sabato di Antonio Mesina, classe 1993, è di quelli indimenticabili, da solo ha schiantato il Porto Torres nel derby portando i suoi compagni di nuovo in vetta, in compagni del Salerno che non è andato oltre il 2-2 nella gara col Cynthia. Il 18enne talento biancoblù, è al terzo anno di serie D, con una poco fortunata parentesi nella Primavera dell'Ascoli durata lo spazio di alcuni mesi. «C'erano dei problemi finanziari, come poi hanno dimostrato i punti di penalizzazione, la società non riusciva più a pagare le spese specialmente per la foresteria e a gennaio sono ritornato a Budoni ma sarei ancora rimasto là perché giocare nella Primavera di un club come l'Ascoli lo considero sempre un onore». Tornato alla base, però, Mesina ha contribuito al grande girone di ritorno dello scorso campionato ed è uno dei protagonisti di questo meraviglioso avvio di stagione della squadra di Giuseppe Bacciu.

 

Antonio, che cosa si prova a segnare una tripletta in serie D?

«Tanta soddisfazione, in questa categoria non avevo mai fatto prima d'ora una tripletta. E sono contento perché i miei gol sono poi serviti per raggiungere la vittoria in una gara importante come il derby, perciò sono doppiamente soddisfatto»

Tre gol tutti nel primo tempo, dovendo scegliere quale ti è piaciuto di più?

«Di sicuro il secondo, bello e repentino»

Descrivilo per chi non l'ha visto

«C'è stato un rilancio molto lungo del portiere Capello, io ho stoppato la palla e poi ho calciato di prima intenzione ho mandando la palla nell’angolino»

Un bel gol, una grande tripletta. Cosa ti hanno detto negli spogliatoi l'allenatore e i compagni?

«Di non montarmi la testa e continuare a restare coi piedi per terra»

Farai tesoro quindi dei consigli?

«So bene che non bisogna farsi prendere dall'euforia del momento né io né tantomento la squadra, dobbiamo continuare a lavorare così, settimana per settimana, come stiamo facendo da agosto in poi»

In attacco c'è Marco Pau, 40 anni e 4 gol come te che ne hai 18, che cosa ti sta insegnando?

«Lui è un grande giocatore e una bella persona, mi dà tanti consigli, mi aiuta e non manca di ricordarmi che devo sempre impegnarmi»

Perciò sarà stato contento della tua tripletta

«Penso di sì. Magari, visto che era un derby, gli sarebbe piaciuto fare un gol»

Il mister Bacciu è alla prima esperienza da allenatore della prima squadra ma tu lo conoscevi molto bene

«Sì mi conosce bene, è stato allenatore nel settore giovanile del Budoni e tre anni fa era il mio mister della Juniores. Il nostro rapporto è sempre lo stesso, cerca sempre di farmi migliorare»

Dopo dieci giornate Budoni imbattuto e primo in classifica, chi l'avrebbe mai detto? Ormai l'obiettivo salvezza vi sta stretto...

«È vero, non ci saremmo mai aspettati questa posizione di classifica visto che siamo partiti con l’obiettivo della salvezza. Ora non ci stiamo mettendo altri obiettivi se non quello di guardare settimana per settimana il nostro lavoro. Di sicuro abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti e, per continuare così, dobbiamo metterci sempre lo stesso impegno e intensità»

E domenica prossima c'è lo scontro diretto con l'altra capolista Salerno che, come il Budoni ha conquistato 22 punti

«Sarà una gara tostissima. Loro sono partiti per vincere il campionato, hanno pedine importanti che hanno giocato in serie A e B ma se noi giocheremo al massimo sono sicuro che daremo loro del filo da torcere»

In questo articolo
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2011/2012
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Girone G
Intervista