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Serie D
«Che mix con gli anziani, stagione straordinaria»

Modello Budoni, mister Bacciu: «Puntare sui giovani è una scelta vincente»

Il Budoni pronto agli straordinari. Contro il Marino, in trasferta, si gioca un posto nella finale playoff e lo fa così come ha condotto tutto il campionato, senza eccessi e con la tranquillità di chi sa di aver fatto una stagione straordinaria chiusa al 5° posto col record dei punti in serie D. Il tecnico Giuseppe Bacciu osserva: «Ci stiamo godendo questo momento dopo per aver raggiunto un traguardo bellissimo che, ad inizio stagione, nessuno immaginava di poter tagliare».

 

Senza pressione - In casa della vice-capolista Marino, che fino all'ultima giornata ha conteso la promozione in Lega Pro al Salerno, i galluresi faranno la vittima sacrificale. «Non siamo sazi - continua l'allenatore del Budoni - ma siamo tranquilli perciò faremo una gara senza particolari pressione addosso e dando magari la possibilità di giocare a qualche altro nostro giovane, senza dimenticare che andiamo ad affrontare un Marino che punta a fare strada nei playoff come era nei loro programmi mentre noi il nostro obiettivo della salvezza l'abbiamo raggiunto da diverso tempo».

 

I precedenti - Il Marino parte favorito per il fattore campo, per il campionato che ha fatto e per i precedenti in stagione che vedono la squadra di Stefano De Angelis aver vinto 3-1 all'andata e pareggiato 1-1. «Devo dire che il Marino è stata l’unica squadra che ci ha messo sotto - riconosce Bacciu - parlo della gara d’andata specialmente al primo tempo, giocarono molto bene con intensità e aggressività, fu la nostra prima sconfitta stagionale dopo 12 risultati di fila e loro stavano iniziando la scalata ai vertici della classifica. Nella gara di ritorno, alla quintultima giornata, finì in parità 1-1 e se proprio non li abbiamo messi sotto di sicuro i nostri giovani qualche grattacapo lo crearono, loro comunque avevano un po’ mollato pensando di non poter più raggiungere il Salerno, commettendo un errore, perché alla fine aver perso punti in quel periodo non gli ha consentito di chiudere al primo posto. Loro restano una gran bella squadra costruita per vincere il campionato, ma in quella gara di ritorno ci siamo meritati un po’ di rispetto per questa gara di spareggio e, per di più, loro avranno la pressione».

 

Il ko indigesto - L'unico neo, proprio all'ultima giornata della stagione regolare nella quale il Budoni ha perso l’imbattibilità casalinga. L'1-0 contro il Sora, dice Bacciu «ci ha dato molto fastidio perché eravamo l'unico squadra del girone senza aver mai perso in casa e ci tenevamo tanto a mantenere questo record che in Italia avevano poche altre squadre. Purtroppo siamo stati condannati nel recupero da un episodio sfortunato, il rammarico è stato grande perché avremmo potuto sorpassare il Fidene e chiudere al terzo posto, una posizione di grande prestigio con la possibilità di giocare a Budoni la semifinale playoff». La vittoria del Sora, tra l'altro, avrebbe potuto compromettere la salvezza del Selargius. «Meno male che il Selargius ha vinto a Boville e si è salvato con le sue mani, mi avrebbe dato fastidio se la nostra sconfitta avesse potuto mettere a rischio la loro salvezza. Sono contento per la squadra di Fadda, non avevo dubbi che potesse farcela perché contro di noi aveva dimostrato di essere viva e di stare bene fisicamente». Una salvezza che ora cercherà di ottenere il Sant’Elia attraverso i playout. «Bisogna fare i complimenti alla società, ai giocatori e all'allenatore Mereu - dice Bacciu - perché ci hanno sempre creduto. Prima che arrivasse in panchina Mereu il Sant'Elia veniva data per spacciata, poi è risalita pian piano in classifica fino a guadagnarsi meritatamente questa chance dei playout. Sono superiori al Monterotondo dal portiere Floris fino al bomber Virdis, e arrivano all'appuntamento con una carica a mille. L’unico inconveniente sono le assenze per squalifica di Boi e Atzori, se poi Mereu recupera gli infortunati ce la potrà fare senz'altro».

 

La riconferma - L'Arzachena annuncia la riconferma di Virgilio Perra in panchina, il Budoni aspetterà a dopo i playoff per farlo. «Spero di rimanere - dice Bacciu - qui è l'ideale per lavorare benissimo e fare calcio, i presupposti per continuare il progetto di crescita dei giovani c'è, poi dipende sempre dalle intenzioni della società. Per quanto riguarda l'Arzachena penso sia giusto aver tenuto Perra perché ha fatto un'annata positiva, la stagione era iniziata con altri presupposti poi i programmi sono stati rivisti a dicembre e l'obiettivo salvezza è stato raggiunto molto bene con qualche giornata d'anticipo».

 

Il modello Budoni - Il club gallurese ha sfatato tanti tabù, si possono ottenere traguardi importanti con l'impiego di tanti giovani affidati ad un tecnico bravo e preparato alla prima esperienza in serie D. Giuseppe Bacciu osserva: «Un allenatore deve pur iniziare per vedere quanto vale, di sicuro ritengo che debba aver fatto un po' di settore giovanile. Abbiamo fatto una grande stagione ma noi ci credevamo sin da subito, i giovani sono cresciuti parecchio e si sono integrati benissimo con gli "anziani" del gruppo». Aver vinto con tanti giovani del vivaio in campo rappresenta un modello da seguire anche per le altre squadre sarde. «Non penso che il Budoni sia un modello - dice Bacciu - la serie D è un campionato che consente ai giovani di emergere. Noi abbiamo giocato con 5, 6 e a volte 7 fuoriquota, non solo per necessità. Ricordo che puntare molto sui giovani è stata una scelta societaria quando ancora eravamo testa a testa con Salerno e Marino in campionato, si è infatti deciso di fare a meno di qualche anziano. E quando ci riferiamo a fuoriquota del 92' e 93' stiamo parlando di ventenni che non considero più giovani avendo diverse presenze in serie D, noi abbiamo fatto esordire diversi '95 e l'obiettivo ora è quello di lanciare anche i '96».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2011/2012
Tags:
Girone G