«Col Muravera sarà difficile ma non partiamo sconfitti»
Monastir, il volto bello dei gol. Melis: «Mi è andata bene» Lai: «Un colpo così non mi riusciva da tanto»
Il Monastir vince, avanza in Coppa Italia e si gode le perle dei suoi giocatori. Perché nel 2-1 alla Ferrini c'è il marchio di fabbrica di due centrocampista che hanno fatto centro in modo spettacolare. Luca Melis, piede destra ma schierato come interno di sinistra, ha incrociato al volo con il mancino una palla di Festa, il quale di tacco ha poi servito la sfera a Nicola Lai che, dal vertice destro dell'area avversaria, ha inventato una parabola a giro col sinistro infilandola sotto l'incrocio.
«Sono molto contento di aver segnato - dice Luca Melis - ma sopratutto per la vittoria e il passaggio del turno. Gol d'istinto? Quando sei lì non pensi e agisci, mi è andata bene. Nicola, invece, non mi ha sorpreso, questi colpi ce li ha. Dedico la rete ai miei genitori e a mio fratello, erano presenti in tribuna e infatti sono andato lì sotto a esultare». Il Monastir si prepara al difficile esordio in campionato: «Essere passati in Coppa Italia ci fa piacere, giocheremo contro il Samassi degli ex Anedda, Suella e Bratzu, ma dobbiamo pensare al debutto col Muravera. Non ci sono partite facili quest'anno, le squadre sono tutte forti, speriamo di essere la sorpresa della prima giornata».
«Sono stati due bei gol - ammette Nicola Lai - a me una rete così non mi riusciva da tanto ma l'importante è stata la prestazione e la vittoria per il morale. Siamo una squadra giovane e partire male può farti mancare la fiducia, vedo invece una mentalità giusta anche nei ragazzi, speriamo di continuare così. Il tecnico Manunza? Pensavo fosse bravo come da giocatore e così è, sa lavorare bene coi giovani». A Muravera l'esordio proibitivo: «Tanto prima o poi l'avremmo incontrata e si gioca 11 contro 11. Sono favoriti loro ma ce la giochiamo senza partire da sconfitti, queste due vittorie ci hanno dato morale. Noi dati per retrocessi? Solite chiacchiere, sono 4 anni che ci dicono che siamo retrocessi ma poi ci salviamo sempre all'ultima giornata o nei playout. Sarà il campo a parlare»
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