«Non spetta a me lamentarmi e mi taccio, ma non si neghi l'evidenza»
Muravera e la questione campo, Loi: «Sindaco offeso? Chiedo scusa, spero che club e comune collaborino»
«Non c'è campo!». Quante volte ce lo siamo detti, col cellulare in mano e impossibilitati nell'effettuare una chiamata o aprire una semplice applicazione. Ma, in questo periodo a Muravera, è sinonimo di impianto sportivo poco idoneo a disputare gli allenamenti e le gare ufficiali della squadra che sta affrontando il terzo campionato di fila in serie D. Un manto in sintetico oramai usurato, un fondo duro che sollecita in modo inusuale la muscolatura degli atleti, creando spesso in questi anni degli infortuni non direttamente da trauma di gioco, e un impianto di illuminazione obsoleto per gli allenamenti serali. Tutti problemi che il tecnico Francesco Loi, al suo quarto mandato alla guida dei sarrabesi, ha fatto emergere in modo netto in diverse interviste alle prime gare ufficiali di Coppa Italia e campionato allo scopo, principalmente, di sollecitare un intervento immediato per non dover emigrare in altri paesi per le gare ufficiali e non creare una incrinatura nei rapporti tra club e amministrazione comunale.
L'allenatore originario di Loceri ha così prodotto un long post sulla propria pagina sociale specificando di non aver avuto l'intenzione di offendere né il sindaco Salvatore Piu e nemmeno la sua giunta e si autoimpone un silenzio stampa senza un termine di fine al di là di come sarà l'esito del derby di domani contro il Lanusei.
«Mi è stato riferito di aver urtato la sensibilità del sindaco di Muravera dott. Piu e di riflesso di tutta l’amministrazione comunale. Il motivo? Una mia intervista rilasciata alcune settimane fa durante la quale, in modo abbastanza colorito e usando alcune metafore figurative, descrivevo in modo impietoso la situazione di assoluto abbandono e di evidente e totale degrado in cui versa la struttura comunale, dove la squadra di calcio, che alleno ormai da 4 anni, si allena e gioca le partite ufficiali.
Posto che non intendevo offendere nessuno, che non si può negare l'evidenza e che, come mi è stato detto, questo tipo di lamentela non spetta al mister ma a chi di dovere in società, ci tenevo a chiarire che non era mia intenzione offendere personalmente nessuno. Effettivamente questo tipo di problemi non rientra assolutamente nelle competenze e nelle prerogative di un mister. Vorrei chiarire che da oggi in poi mi limiterò ai compiti riguardanti la sola gestione sportiva della prima squadra evitando di esprimere qualsiasi parere personale su qualunque argomento che non sia strettamente legato alla mia competenza sportiva e al mio incarico.
Vorrei per questo rivolgere le mie pubbliche scuse al sindaco Piu e a tutta l'amministrazione comunale per aver in qualche modo offeso, in modo assolutamente involontario, la sensibilità personale dell'intera giunta. Sicuro che queste parole scritte con sincerità possano riportare amministrazione e società sportiva a una proficua collaborazione, tengo a chiarire che sono stato accolto a Muravera in modo speciale, e in modo speciale vorrei poter concludere questo percorso sportivo.
Mi scuso per aver offeso involontariamente qualcuno, lo faccio in modo pubblico in modo tale che queste parole non possano essere strumentalizzate. Stesso motivo per il quale ritengo doveroso farlo prima di una partita importante. Partita dopo la quale, a prescindere da qualsiasi risultato sportivo, seguirà un doveroso silenzio stampa a tempo indeterminato.
Un abbraccio sincero e forza Muravera»