Sollai: «Cuore e compattezza, continuiamo così»
Ok Cribbio, la strada è quella giusta
Tre vittorie fondamentali, ottenute contro squadre di assoluto valore come Nora Nuraminis, Rangers Quartu e Ussana: 9 punti che rappresentano una bella boccata d'ossigeno per una classifica che per buona parte del girone d'andata è stata deficitaria, nonostante la Cribbio 78 offrisse comunque delle prestazioni convincenti.
Il problema dei ragazzi allenati da Gualtiero Sollai, come ammette lo stesso tecnico, è principalmente mentale: per l'immediato futuro, la parola d'ordine sarà quella di evitare i pericolosi cali di concentrazione che in passato hanno causato non pochi problemi.
A partire dalla prossima sfida contro il Calcio Cep, la compagine di Pimentel riprenderà la sua rincorsa alla quota salvezza, consapevole del fatto che quest'anno la lotta per non retrocedere si risolverà soltanto negli ultimi minuti della stagione.
Gualtiero, quella di domenica è stata una vittoria di cuore, considerando che avete affrontato, con un uomo in meno per buona parte della gara, una corazzata come l'Ussana.
Immagino tu sia particolarmente soddisfatto di questi tre punti.
«Per noi è stata davvero una bella vittoria, che è arrivata soltanto grazie alla compattezza del gruppo, visto che abbiamo dovuto giocare gran parte della gara in 10 uomini; subire l'espulsione è stato davvero un brutto colpo, ma la reazione dei ragazzi mi ha veramente sorpreso.
Quella contro l'Ussana è una partita molto sentita per noi, le motivazioni per far bene non ci mancano mai, quella di domenica è stata una vittoria di cuore, sono tre punti che fanno bene al morale e saranno utilissimi nei momenti difficili che, sono sicuro, non mancheranno».
Queste ultime 3 vittorie hanno portato una bella ventata d'aria fresca alla vostra classifica; ti aspettavi una prima parte di stagione così difficile?
«Il nostro campionato al momento è stato abbastanza paradossale; abbiamo giocato bellissime partite contro le squadre più forti del torneo e buttato punti preziosi al vento negli ultimi minuti con squadre assolutamente alla nostra portata; non riuscivamo ad abbandonare l'ultima posizione in classifica anche se le prestazioni erano tutto sommato molto buone.
Con la prima vittoria ci siamo un po' sbloccati, forse anche mentalmente; siamo riusciti a risollevarci gradualmente.
In quest'ultimo periodo abbiamo ottenuto successi importanti con formazioni d'alta classifica come Nuraminis, Rangers, Ussana; siamo la bestia nera per le compagini che lottano per il terzo posto (ride)».
Il gol decisivo di domenica porta la firma di Corongiu, uno dei pilastri della Cribbio, sia dentro che, soprattutto, fuori dal campo.
«E' un ragazzo del '79, è uno dei senatori della squadra.
Quest'anno sta trovando meno spazio rispetto al passato, anche perchè abbiamo cercato di arricchire l'organico, inserendo calciatori che arrivano anche da categorie superiori, per renderlo più competitivo.
Francesco è sempre stato un ragazzo umile e si è sempre fatto trovare pronto ogni qualvolta è stato chiamato in causa; ci ha fatto molto piacere che abbia segnato, visto che in tutta la sua carriera ha realizzato altri 2 o 3 gol (ride)».
Contro l'Ussana avete mostrato un'ottima tenuta difensiva, riuscendo ad imbrigliare i fortissimi attaccanti locali e, nonostante l'inferiorità numerica, non avete rinunciato ad attaccare. Pensi che la squadra possa ulteriormente migliorare?
«Si può migliorare soltanto nella testa, dobbiamo cercare di eliminare i cali di concentrazione che ancora accusiamo, perchè quando vogliamo, sappiamo fare delle belle partite; dobbiamo limitare i nostri errori, questo sarebbe importantissimo per noi.
Sono particolarmente contento perchè domenica abbiamo raggiunto, dopo un paio d'anni di Seconda Categoria, la differenza reti pari a 0: siamo riusciti a trovare finalmente l'equilibrio tra i reparti, che era un mio personalissimo obbiettivo, visto e considerato che siamo sempre stati una squadra molto 'zemaniana'; l'anno scorso, pur raggiungendo la salvezza soltanto all'ultima giornata, avevamo il quarto miglior attacco del girone, dopo Orione, Monserrato e Ferrini Quartu, ma allo stesso tempo avevamo la penultima difesa».
Quale è stato il momento più difficile, sino a questo momento?
«Non ci sono stati momenti particolarmente difficili perchè nonostante le sconfitte riuscivamo a offrire comunque delle buone prestazioni; a Capoterra ad esempio abbiamo fatto una buona impressione, come ha ammesso, tra le altre cose, anche Vergari.
Il momento più basso comunque è stato perdere a Sinnai contro il La Pineta: la squadra ha fatto veramente una pazzia, avevamo soltanto un punto in più di loro ma li abbiamo affrontati con troppa sufficienza, una pazzia per una squadra come la nostra che ha come obbiettivo la salvezza
In quell'occasione ho avuto paura, perchè se non capisci che tutte le partite si affrontano con la giusta dose di umiltà sei spacciato».
Avete, al momento, sei punti di vantaggio nei confronti delle ultime due della classe: ti sei fatto un'idea su quanti punti ci vorranno quest'anno per salvarsi?
«Secondo me quest'anno la salvezza si deciderà al massimo nelle ultime tre giornate; è una classifica molto corta, con tante squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere.
Ad una prima analisi superficiale, sembrerebbe che la Cribbio stia attraversando un periodo magico, ma perdendo due partite ci ritroveremo nuovamente nelle ultime posizioni.
La quota salvezza sarà minimo a 35 punti».
Come pensi finirà il duello di testa tra Halley e Capoterra?
«Sinceramente, tra le due, per quanto ho visto, mi ha impressionato più il Capoterra, nonostante contro di loro abbiamo disputato un ottimo secondo tempo, in inferiorità numerica, pressandoli costantemente nella loro metà campo.
Nel primo tempo invece hanno fatto vedere davvero grandissime cose, mi hanno fatto un'ottima impressione.
L'Halley Assemini riesce però, probabilmente, ad essere più concreta e continua: non so se a questo punto sia una questione di qualità dei rispettivi attaccanti; il fatto è che non perde mai, va sempre a punti e questo sta facendo la differenza».
Domenica ospitate il Calcio Cep, che perde da due giornate consecutive ed al momento ha una lunghezza di vantaggio nei vostri confronti: come arrivate a questa sfida?
«Ci siamo imposti di fare più punti possibile nelle partite casalinghe, in casa bisogna vincere, non ci sono storie.
Rispettiamo molto gli avversari, soprattutto perchè in trasferta stanno facendo molto bene.
Dall'altra però, ci teniamo a continuare la serie positiva contro di loro, visto che in questi anni non ci hanno mai battuto; è una partita molto, molto difficile, più di altre».
Quanto è stata importante la sosta? Avete svolto un lavoro particolare?
«A dire il vero, con tutte queste feste di mezzo, non siamo riusciti ad allenarci al meglio.
Abbiamo svolto un po' di lavoro atletico ma nulla di più; contro l'Ussana avevo un po' di paura, in questo senso, ma i ragazzi mi hanno sorpreso favorevolmente.
Non siamo intervenuti sul mercato perchè la nostra mentalità è chiara: il gruppo che incomincia la stagione ad Agosto la chiude a Maggio; i ragazzi devono sapere che le soluzioni si trovano in casa e non andando a comprare giocatori in giro a Natale; grazie a Dio quest'anno, con tutti gli scongiuri del caso, non stiamo subendo infortuni, ogni domenica riesco a convocare tranquillamente 18 ragazzi e per il momento va molto bene così».