Il tecnico e il presidente sul ko in casa della Cremonese
Olbia, l'amarezza di Mignani: «Condannati dagli episodi». Marino duro: «Direzione arbitrale scadente»
La sconfitta brucia benché la prestazione dell'Olbia sia stata all'altezza, lo ribadisce il tecnico Michele Mignani nel dopogara. «Dispiace tanto per come è andata - si legge dal sito ufficiale del club - perché a mio modo di vedere abbiamo fatto una buona partita approcciando nel migliore dei modi la gara. Siamo andati in vantaggio subito, poi gli episodi ci hanno condannato. Il loro gol del pareggio è nato da un calcio d'angolo regalato». I bianchi hanno lottato nella ripresa cercando sino alla fine il gol del pari: «La Cremonese ha una forza d'urto importante, a tratti ci siamo difesi, a tratti abbiamo giocato come sappiamo. Sicuramente potevamo sfruttare meglio alcuni presupposti di contropiede, ma non posso che essere soddisfatto per quello che ho visto oggi. I ragazzi ce la mettono sempre tutta, si sacrificano e lottano. La gratificazione del risultato sarebbe stata il giusto premio».
Il presidente Alessandro Marino se la prende con l'arbitro Nicoletti protagonista nelle decisioni che hanno portato la Cremonese a segnare i due gol: «Raramente commento l'operato arbitrale - riporta olbia.com - ma oggi sono stato testimone di una direzione talmente scadente dell'arbitro che non si può non commentare. Il fatto che siamo neopromossi, giovani e umili non implica che dobbiamo essere penalizzati. Credo che la Cremonese non abbia bisogno di favori». Il numero uno del club gallurese parla anche della gara dell'Olbia: «Per quello che riguarda il calcio giocato dobbiamo migliorare nella concretezza perché sul campo abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno fino ad ora. Tiriamo dritto».