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Fabio Cocco, centrocampista, Orrolese
«Per la prima volta al completo e si è visto. Il Tortolì non ha rivali, vincerà il campionato»

Orrolese, è esploso Fabio Cocco: «Da esterno rendo di più. La tripletta? E quando mai mi ricapita. Il Calangianus ha perso perché siamo forti»

Una giornata speciale. Da ricordare con il pallone della gara in bella mostra nel suo negozio di Nuoro insieme alle coppe e targhe che normalmente vende per premiare i migliori. Fabio Cocco è stato il protagonista assoluto dell'Orrolese che ha dato al Calangianus il primo dispiacere stagionale segnando una tripletta. Due rigori nel primo tempo («Sul primo ho incrociato il tiro, Murgia l'ha intuito ma non ci è arrivato, sul secondo ho calciato forte e centrale, l'ha toccato ma è entrato») e un bellissimo destro a giro sul palo lontano nella ripresa: «Sul terzo gol - dice il 28enne nuorese - ho puntato l'avversario, l'ho saltato e poi è venuta fuori una bella "girella"». Tre gol in una gara è un inedito per un centrocampista, seppur offensivo e dotato di grande tecnica, come lui. «È vero, è la mia prima tripletta da quando gioco in una prima squadra, l'ultima volta che ho segnato tre gol in una partita mi sa che giocavo negli Allievi della Puri e Forti in una di quelle gare delle giovanili che finiscono 14-0». Quelli di domenica avevano, invece, un peso specifico notevole: «Abbiamo battuto un Calangianus forte, che arrivava da sei vittorie di fila e voleva rimanere agganciato alla capolista Tortolì. Ho infatti portato via il pallone e l'ho messo in negozio, bisogna ricordare questa gara perché non credo farò mai più una tripletta». Incidere una targa per l'evento sarebbe stato troppo. «Non esageriamo - dice ridendo - e poi mi costerebbe, ci perdo». La prodezza non è però passata inosservata: «Tra messaggi ricevuti e i complimenti degli amici che incontro a Nuoro mi fanno però pensare quanto sia stato un caso isolato, a giocatori come Nieddu e Borrotzu non credo dicano più niente vista la facilità con la quale segnano tuttora triplette». 

 

In questo calcio del "falso nueve" e che riscopre i trequartisti, qual è il vero ruolo di Fabio Cocco?

«L'esperienza che sto vivendo a Orroli mi fa capire che il mio ruolo più che mai è l'esterno, all'occorrenza posso fare il centrocampista centrale me è un ruolo che mi snatura troppo, l'ho capito io e anche il mister Carracoi. In mezzo al campo faccio più fatica a rincorrere gli avversari, in una mediana a tre magari potrei fare l'interno che si inserisce in area avversaria ma sono uno che ha sempre giocato sull'uno contro uno e rendo meglio vicino alla porta avversaria. Da esterno, comunque, chilometri ne devi macinare per fare le due fasi ma con un interno come Ezeadi il mio compito è facilitato»

Fabrizio Carracoi ha sempre creduto nella squadra e nelle tue qualità

«Il mister sta facendo un gran lavoro, sin dal primo giorno di preparazione ha detto di puntare sul gruppo perché solo così si superano le difficoltà. Lui è bravo a mantenere il gruppo unito ed avere un atteggiamento positivo, sul campo non si risparmia pur dovendo attraversare problemi fisici, non è semplice, c'è solo da ammirarlo per la forza che ci mette»  

È stata una vittoria voluta e meritata contro un Calangianus mai domo che ha impegnato Toro

«Abbiamo approcciato benissimo la gara sin dall'inizio, perché i numeri dicono che quando andiamo sotto non la tiriamo più in piedi la partita. Siamo passati in vantaggio e abbiamo avuto la forza di reagire per fare il 2-1 anche dopo aver subito il loro pareggio 3' dopo dal mio primo rigore. Toro ha fatto alcune parate decisive ma sono del parere che il portiere "senior" deve fare così, Fabio è molto forte e non lo si scopre oggi, mi sorprendeva più che altro vederlo in categorie inferiori, lui è uno di quei portieri che a fine stagione ti dà diversi punti» 

Dall'esterno ci si è sorpresi del risultato ma i meno sorpresi siete stati voi

«La nostra squadra, sulla carta, ha un grosso potenziale, è molto equilibrata, numericamente siamo giusti ed è stata costruita bene, qui si vede la mano di un diesse come Ovidio Concu. Per la prima volta eravamo quasi al completo, mancava solo Atzeni ma Pitta in difesa ha fatto un partitone, e ci siamo espressi al massimo. La vittoria col Calangianus ci sta, con una classifica che non rispecchia ancora ciò che abbiamo fatto sul campo. Qualcosa è girato male, d'ora in avanti speriamo vada così come domenica» 

Che potenzialità ha l'Orrolese e perché ancora non si sono espresse in maniera compiuta?

«La squadra intanto è quasi per intero nuova, per di più non è stata mai al completo, ha i giocatori per fare il 4-3-3 così come si è visto col Calangianus. L'altro motivo è da imputare al calendario, per noi non affatto semplice, tranne il Tortolì abbiamo incontrato tutte le squadre di vertice, Atletico Uri, Tergu, Castiadas, Budoni e Calangianus. La cosa che ci consola è che con tutte, a parte col Budoni, abbiamo sempre giocato alla pari. L'Orrolese è una bella realtà, noi giocatori ci troviamo benissimo col paese, dobbiamo fare il massimo per raggiungere prima possibile quota 40 punti, l'obiettivo della società è mantenere la categoria, sta a noi ripetere la prestazione di domenica»

Domenica a Monastir non sarà semplice farlo ma ci saranno altre prodezze di Cocco? 

«Può essere anche il turno di Falchi, che in attacco ci sta dando fisicità e profondità, col Calangianus ha fatto molto bene e gli è mancato solo il gol. Il Monastir credo stia attraversando un periodo in cui gli va tutto storto, in tanti mi parlano che giocano bene, alcuni giocatori li conosco e hanno fatto categorie importanti come Rais, Fanni, Zanda, hanno tanta qualità e la salvezza è a portata di mano. Domenica saranno senza tre giocatori importanti, non sarà comunque semplice per noi ma dobbiamo fare risultato per metterci meglio in classifica»

Avendo incontrato anche il Tortolì in Coppa Italia chi meglio di voi può giudicare la corsa alla serie D

«Al momento, non c'è storia a favore del Tortolì. Ha creato un divario difficilmente colmabile per le altre, è una squadra fortissima, esperta e completa in tutti i reparti, ha anche l'entusiasmo dell'ambiente attorno che li porta a scendere in campo sempre per vincere. Se devo essere sincero, all'inizio avevo qualche dubbio sulla tenuta vista l'età avanzata di alcuni giocatori, invece viaggiano spediti e hanno un Nieddu che sottoporta sta facendo la differenza. Ma proprio qui non avevo dubbi, Marco è una vita che fa 20 gol a campionato e anche 30, terrà quegli standard anche in questa stagione»

Vien da pensare, però, che il Tortolì potrebbe vincere il campionato proprio quando Fabio Cocco non veste la maglia rossoblù

«È quello che ho detto a Marco Nieddu: "Mi chiami solo quando c'è da salvarsi". A parte gli scherzi, a Tortolì ho mantenuto ottimi rapporti con la famiglia Cualbu, il mister Murino. Auguro loro di vincere il campionato, se lo merita l'ambiente tortoliese, la gente con me è sempre stata esemplare, ogni volta che li incontro da avversario mi trattano come se giocassi ancora per loro»

 

 

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2016/2017
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