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Palestrina, Cangiano mastica amaro: «Via i giocatori più esperti, così siamo destinati a retrocedere»
Il tecnico: «A Selargius potevamo vincere»

Palestrina, Cangiano mastica amaro: «Via i giocatori più esperti, così siamo destinati a retrocedere»

Ha rischiato di subire la goleada ma anche di vincere, alla fine stava prendendosi un punto ma deve incassare una sconfitta giunta al 94' e su un errore del proprio portiere. C'è amarezza per Salvatore Cangiano, tecnico di un Palestrina che ha ben figurato a Selargius, ma non vuole dare addosso al suo portiere Alessio Arnoldo, classe 1995, all'esordio in serie D: «Ero indeciso sino all'ultimo se far giocare Arnoldo oppure Cozzolino, il nostro preparatore dei portiere che ha 40 anni. Devo dire che Alessio ha fatto molto bene per tutta la gara, purtroppo non ha trattenuto quella palla a 1' dalla fine e ci è costata la sconfitta». Il portiere titolare, Di Stefano, ha lasciato la squadra in settimana insieme con altri perni della rosa arancioverde come Delgado, Della Penna, Kalambay e Bendia. «La situazione del Palestrina è difficile - spiega mister Cangiano - non ci sono più i soldi, in settimana abbiamo perso diversi giocatori, avevamo in campo otto fuoriquota e i tre "anziani" erano Bosi del '91 e Pralini e Bezziccheri del '93. Nonostante tutto abbiamo rischiato di vincere e invece siamo stati sconfitti».

 

Salvatore "Sasà" Cangiano, tecnico del PalestrinaIl 40enne tecnico napoletano, fino al 2012 giocatore del Palestrina, descrive la gara: «Siamo andati sotto dopo 2' e il pericolo di subire una goleada c'era ma piano piano la squadra si è ripresa. Abbiamo pareggiato alla fine del primo tempo dopo che il loro portiere aveva fatto una parata eccezionale sul colpo di testa del nostro capitano Pralini. Nella ripresa le occasioni più nitide le abbiamo avute noi e sono capitate tutte sui piedi di Neccia, che è del '95 e al quale non posso rimproverare nulla. Potevamo vincere e torniamo a casa con una sconfitta, oltre tutto sono usciti per infortunio i due centrocampisti centrali Cerro e Tuninetti, ho fatto entrare un '97». Da lunedì si aprono le liste dei trasferimenti ma il Palestrina non perderà altri elementi: «Siamo questi, tutti giovani e con questa rosa dovremo terminare il campionato. Vivo una situazione inversa rispetto all'anno scorso quando avevamo iniziato la stagione con una squadra giovane e poi a dicembre ci siamo rinforzati prendendo giocatori esperti, ci siamo salvati vincendo anche qui a Selargius. Così siamo destinati a retrocedere ma vogliamo evitare perlomeno gli ultimi due posti».

 

Sasà Cangiano lancia una stoccata agli avversari: «Il Selargius che ho visto oggi rischia di retrocedere, ora capisco perché hanno perso diverse volte subendo 5 o più gol, con una difesa così alta non è così difficile prenderli d'infilata, se avessi avuto qualche giocatore esperto in più avremmo vinto sicuramente noi. Poi è chiaro che quando vinci acquisisci morale, entusiasmo e dai qualcosa in più». Sul livello del campionato è sicuro: «È molto più scarso rispetto a quello dello scorso anno, si pensava che essendo la quarta serie arrivassero tanti giocatori ex professionisti ma così non è per il semplice fatto che c'è una crisi economica diffusa nelle società che non si possono permettere certi giocatori. Al mio direttore sportivo, infatti, ho chiesto di trovare dei '93 o '92 che sono appena usciti dal quartetto dei fuoriquota, che costano poco, hanno qualche presenza in serie D e possono darci una mano». Il pareggio avrebbe dato una botta di autostima ad un Palestrina che dalla trasferta di Selargius ne esce con le ossa rotta. «Oltre a non raccogliere punti - osserva il tecnico, che da giocatore ha fatto la C2 e la C1 con Turris, Battipagliese e Puteolana - siamo in piena emergenza per domenica prossima visto che sono stati ammoniti Pralini e Ruggiero, già diffidati, e non so in che condizioni saranno gli infortunati. Ma anche al completo non sarebbe cambiato granché visto che giochiamo contro la Viterbese e sono fuori dalla nostra portata. Dobbiamo stringere i denti e cercare di fare qualche risultato sempre col gioco, come abbiamo cercato di fare anche col Selargius, essendo però più fortunati e cinici».

 

Alessio PraliniDelusione anche nelle parole del capitano Alessio Pralini: «Potevamo vincere e invece siamo stati condannati al '94 da un episodio sfortunato. Abbiamo avuto delle occasioni nitide ma non siamo riusciti a passare in vantaggio, se avessimo segnato noi...». Il futuro del Palestrina appare segnato: «Purtroppo non ci sono soldi e sono andati via i giocatori più esperti, così siamo destinati a retrocedere. Io resto fino a fine stagione poi lascerò il club dopo 5 campionati, uno di Eccellenza e quattro di serie D».

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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Girone G