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Parte la quarta serie, Grosseto e Viterbese avversarie di Olbia e Torres (forse) per la Lega Pro
Per le altre sarde una dura lotta per la salvezza

Parte la quarta serie, Grosseto e Viterbese avversarie di Olbia e Torres (forse) per la Lega Pro

Due protagoniste sicure che non giocano, un derby tanto atteso a porte chiuse e la serie D parte a singhiozzo. Ci sarà comunque da sudare per vincere il campionato e per non retrocedere per le 8 squadra isolane. La Sardegna che presenta così tante squadre in serie D come non mai - è la nona regione più rappresentata dopo Lombardia (20), Veneto (19), Emilia Romagna (15), Toscana (14), Lazio (13), Piemonte (11), Campania (10), Marche (10) e prima di Liguria (7), Puglia (7), Calabria (6), Umbria (6), Sicilia (6), Abruzzo (5), Friuli Venezia Giulia (5), Basilicata 3, Molise (3), Trentino Alto Adige (2) - dovrà combattere con altre 9 squadre laziali (Albalonga, Astrea, Cynthia, Flaminia, Ostiamare, Rieti, San Cesareo, Trastevere e Viterbese) e 1 toscana (Grosseto).

 

Parte la serie D, Branicki (Arzachena)Se l'Olbia punta a migliorare il terzo posto della scorsa stagione e perciò vuole lottare per vincere il campionato, avrà probabilmente una rivale in Sardegna, la Torres, che intanto spera di recuperare la Lega Pro immediatamente col ricorso al terzo grado della Giustizia sportiva dopo la retrocessione decretata dalla Corte d'Appello Federale per le vicende legate al Calcioscommesse e ha chiesto di non disputare le prime 4 giornate. Se sarrno due le squadre sarde con l'obiettivo della serie C dovranno lottare sicuramente con la Viterbese, che lo scorso campionato ha perso il duello per la Lega Pro con la Lupa Castelli Romani e ora ci ritenta anche se con una rosa meno sfarzosa ma pur sempre caratterizzata dagli investimenti (presi Nohman, Cuffa, Pomante, Dierna) del suo presidente Piero Camilli che, nel frattempo, non ha iscritto in Lega Pro l'altra squadra di sua proprietà, il Grosseto, ricostituitasi grazie ad una nuova società che fa capo alla Grosseto Group, azienda arabo-americana con sede a New York. Il nuovo presidente, Massimiliano Pincione, ha chiamato come diesse Gianfranco Multineddu col quale lavorò molto bene a Pescara. Un gradino sotto il Rieti, che ha provato a fondersi con la Lupa Castelli per andare in C dopo che i castellani avevano chiesto l'utilizzo dello stadio "Manlio Scopigno", da non sottovalutare nemmeno l'Albalonga che già aveva un ottimo impianto di squadra in Eccellenza, come ha potuto notare il Lanusei che pure la eliminò dalla Coppa Italia. La squadra di Gagliarducci ha cambiato ha rinforzato tanto il reparto d'attacco con gli arrivi del nuorese Pintori, dell'ex Olbia La Cava, del brasiliano Wilson da Cruz ex Sora e di Corsetti. L'Ostiamare ha confermato Chiappara in panchina e ha rivisitato la rosa (dentro l'ex Arzachena Cicino con Vano fermo ai box) con la speranza di agguantare i playoff come l'anno scorso quando agguantò il quinto posto dopo la partenza a suon di vittorie.

 

Per le altre squadre sarde come Arzachena, Nuorese, Budoni e le neopromosse Muravera, Lanusei, Castiadas, l'obiettivo non può che essere la salvezza - fatti salvi i tentativi di inserimento nei playoff se la partenza dovesse essere decisa (come gli smeraldini lo scorso anno) o nel ritorno ci fosse un allungo imperioso (vedi il Budoni) - perché la concorrenza sembra più qualificata dello scorso campionato. Allo stato attuale dovrebbero lottare per non retrocedere il San Cesareo, che parte con una rosa molto giovane affidata al tecnico della Juniores campione d'Italia Roberto Coscia, e il Cynthia iscrittosi all'ultimo e rivoluzionato (Bagaglini e Alonzi alla Nuorese, Cacciotti all'Olbia, Delgado al Trastevere, Carta alla Lupa Castelli) rispetto a quanto aveva fatto il bravo mister Rughetti nel ritorno. I genzanesi si sono affidati a Romolo Santolamazza (un ritorno) lo scorso anno e una rosa sempre più giovane. Per il resto squadre solide ed esperte. Come l'Astrea che ha affidato la panchina ad Emanuele Ripa, ex difensore centrale dei penitenziari, e in ogni reparto ci sono elementi di categoria: in difesa Di Fiordo (’80), Cipriani (’80), Briotti (’86), Sannibale (’86) e Dionisi (’88), a centrocampo Gaeta (’83), Mollo (’83), Pentassuglia (’85) e Di Benedetto (’86), in attacco Di Iorio (’80), Giuntoli (’82) e Simonetta (’86). Il neopromosso Trastevere ha un tecnico esperto come Pirozzi e rinforzato il centrocampo con gli ex centrocampisti del San Cesareo Gissi (280 partite in serie B con Ternana, Treviso, Triestina e Catanzaro) e Luciani, e in attacco c'è Delgado, ex Cynthia. Il Flaminia dell'ex Budoni Seba Gay punterà alla salvezza. Tra le sarde si può dire che l'Arzachena ha fatto 4 acquisti importanti come i difensori Brack e Boi, il centrocampista La Rosa e la punta Sanna, ma il mercato del diesse Zucchi non è finito, a mister Giorico il compito di un campionato fuori dalla zona playout. La Nuorese spera di vincere la classifica dei "Giovani D valore" e ha costruito intorno ai senatori Cadau, Bianchi, Cappai e Pisanu una squadra dall'età media bassa con ragazzi ex Berretti della Ternana conosciuti benissimo dal tecnico Mariotti. Lanusei Muravera hanno tenuto l'ossatura della scorsa stagione, più i sarrabesi con gli arrivi di Vignati e Mesina a compensare le perdite di Ezeadi e Usai mentre gli ogliastrini hanno un gruppo di "senior" più nutrito dopo gli acquisti di Cocco, Pulina, Masia, Delrio, Pili e Curreli. Da valutare la consistenza del Budoni Castiadas, quasi totalmente rinnovati rispetto allo scorso anno. I galluresi per questione di budget hanno perso Manis, Moretto, Monticelli, Villa e Fontanella ma hanno fatto mercato con gli arrivi di Saraò, Redaelli, Galasso, Martinez. I sarrabesi, in attesa di un ripescaggio giunto il 4 agosto, hanno perso diversi big e tenuto il solo Porcu prendendo Usai, Berardi, Coquin e un attaccante argentino da presentare per il derby d'esordio. 

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna