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Nicola Agus
«Play-off? Preferisco pensare ad una partita alla volta, poi si vedrà»

Pieno di ottimismo per l'Arbus, Agus: «Il progetto del club è coinvolgente, vogliamo diventare un punto di riferimento nell'hinterland»

Sei punti nelle prime due uscite: bottino pieno, dunque, per il rinnovato Arbus targato Nicola Agus, che ha conquistato il massimo con il minimo scarto nel risultato, vedi l'1 a 0 casalingo rifilato in extremis alla Tharros ed il colpo grosso piazzato ai danni del Barisardo in uno degli impegni più delicati della giornata. Per il tecnico si tratta di un graditissimo ritorno sulla panchina dei granata dopo le bellissime esperienze nel recente passato, con il club pronto a raccogliere i primi frutti.
La classifica, infatti, si fa interessante: i 36 punti valgono per il quarto posto, con il Guspini che precede, staccato appena di quattro lunghezze, ma l'allenatore preferisce mantenere i piedi ben saldi a terra e non fissare obbiettivi troppo gravosi per il gruppo.

«Stiamo lavorando piuttosto intensamente: sto cercando di curare sia la parte atletica e, soprattutto, quella psicologica, che in sostanza fa la differenza, in continuità con quanto fatto da chi mi ha preceduto». La vittoria di Barisardo ha dato conferme importanti, in questo senso. «Ci siamo presentati con la voglia di prenderci i tre punti, con la consapevolezza che non sarebbe stato per niente facile. Ho visto una squadra frizzante, brillante, serena e libera mentalmente; poi certo, serve un pizzico di fortuna, ma le cose sono andate piuttosto bene, non possiamo lamentarci».
Il reparto arretrato sta dando ottime risposte: negli ultimi 180' la porta dei granata è rimasta inviolata. «Io sono convinto che la miglior difesa sia l'attacco; parto sempre dai movimenti delle punte, per poi registrare l'ultima linea, a protezione del portiere; un aspetto che, in effetti, curo tantissimo. Di solito, se incassi poco è più semplice raggiungere i risultati, è un punto imprescindibile nella mia filosofia calcistica».

Agus ritorna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la chiamata del club. «Ho già un impegno nella rappresentativa, faccio parte del team di Mereu, ma come ex giocatore dell'Arbus non potevo tirarmi indietro, considerando poi che nei due anni trascorsi in panchina con loro, nel campionato di Promozione, mi ero trovato benissimo. Il nostro rapporto si è dovuto interrompere per motivi miei personali, ma sono felicissimo di poter tornare a dare il mio contributo».
Il tecnico ha le idee chiare su quali siano gli obbiettivi da raggiungere. «Mi hanno esplicitamente chiesto di aiutarli nel percorso di crescita, considerando i tanti ragazzi che hanno in organico. Un processo di profonda innovazione e programmazione, in vista del futuro prossimo. Puntiamo a rafforzare la posizione ed il ruolo della società nell'hinterland, sperando di dare un taglio moderno alla nostra fisionomia; un discorso sicuramente coinvolgente, non c'è dubbio».

Tornando al presente, la squadra occupa il quarto posto, a quota 36 punti. «Mi sono messo a completa disposizione: in realtà mi è stato chiesto di preparare al meglio il gruppo, che è decisamente valido, per renderlo il più competitiva possibile. Cercheremo di fare il massimo da qui alla fine, ma non ho particolari pressioni, un aspetto fondamentale. Vogliamo toglierci ancora tante soddisfazioni e fare bella figura contro chiunque; io per ora trasmetto la mia serenità e le mie idee ai giocatori e all'ambiente in generale».
Vietato parlare di play-off. «Avrei potuto fare certi discorsi se fossi arrivato dall'inizio; posso solo dire che proveremo a vincere tutte le otto gare che mancano, spetterà al campo esprimere il suo verdetto».
Nella prossima sfida l'Arbus ospiterà la Villacidrese, reduce dalla sconfitta di misura contro la corazzata Samassi. «La capolista è una grandissima squadra, compatta, forte in tutti i reparti, costruita, per vincere, da una società eccellente; nonostante le premesse, i ragazzi di Costa hanno tenuto il campo sino all'ultimo, disputando una bellissima partita. Vogliono allontanarsi dalle zone basse della classifica, in quest'ultimo periodo si sono ripresi piuttosto bene, proprio per questo dico che non sarà una passeggiata. In casa però non possiamo fare sconti a nessuno, questa dev'essere la nostra mentalità; sarebbe importante dare continuità ai risultati, ma dovremo essere agguerritissimi per spuntarla».

Il calendario riserva ancora gare prestigiose, come il confronto casalingo contro il Carbonia o la trasferta a Terralba contro il Guspini nell'ultima di campionato. «Per carattere queste sfide mi piacciono molto. So bene che sono due appuntamenti importantissimi per la corsa all'Eccellenza, noi ce la giocheremo a viso aperto contro chiunque, ma preferisco concentrarmi su un match alla volta. E' chiaro che ci teniamo a dire la nostra, ma servirà attenzione e concentrazione, perché le insidie non mancano». Il terzo posto è distante appena quattro lunghezze. «Non è mai facile colmare il distacco, soprattutto quando manca così poco alla fine, ma preferisco non mettere obbiettivi troppo pesanti ai miei, almeno per il momento».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
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Stagione:
2016/2017
Tags:
Promozione
Girone A