Bel big-match, tattiche e mosse dei due tecnici
Piras batte Corsini e rilancia il Siliqua ma la Monteponi lotterà per l'Eccellenza
Alla decima è caduta e tutto torna in discussione, anche la sua leadership. La Monteponi Iglesias conosce la prima sconfitta stagionale dopo 7 vittorie e 2 pareggi, in casa del Siliqua, terza forza del torneo, capace di dimezzare lo svantaggio (da 6 a 3 punti) e tornare prepotentemente in gioco per la vetta che vede anche un altro valido inquilino come la Ferrini, sconfitta all'esordio e poi in serie positiva da nove giornate.
La gara più importante della giornata non ha tradito le attese e al Comunale Grassetti si è visto bel gioco - nonostante le raffiche di vento - ottimi fraseggi, atleti dal passato illustre ma dal presente ancora fulgido, duelli tattici tra i due allenatori - l'iglesiente Vittorio Corsini e il cagliaritano Marco Piras - e tre gol di pregevole fattura. Il pubblico si è divertito in un "quasi" derby perché Siliqua è l'ultima parte occidentale (insieme con Teulada) della provincia di Cagliari confinante con la provincia Iglesiente, e si è divertito più quello di fede biancoblù che non rossoblù per una gara in bilico fino alla fine e decisa dalla stupenda rete di Cacciuto direttamente dalla bandierina al 77'. Confrontando i comuni, distanti tra loro 20 chilometri, si poteva immaginare che Davide ospitasse Golia ma la proporzione di 1 a 7 (4mila abitanti contro i quasi 28mila) non si è vista. E lo si sapeva già prima dello scontro diretto, perché se la Monteponi, grazie alla presidenza di Sandro Foti, ha vinto il campionato di Prima e ora vuole l'Eccellenza per rinverdire antichi fasti, il Siliqua di Mariano Collu e del diesse Bruno Serventi ha altrettante ambizioni dopo il quarto posto della scorsa stagione. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO COMPLETO
Gli ingredienti erano quelli giusti, una sfida del genere però meritava che fosse giocata da altri bravi giocatori che compongono le due rose, assenti per squalifica o per infortunio. Con una differenza: che l'Iglesias riavrà nelle prossime settimane il difensore Giorgio Piras e gli attaccanti Marco Foti, Giacomo Sanna e Danilo Loddo, mentre il Siliqua ha perso per l'intera stagione il centrocampista Nicola Atzeni e il fantasista Raffaele Picciau, può recuperare subito solo il portiere Daniele Serventi e, forse, Simone Uccheddu. Ed è stato apprezzabile vedere come i due tecnici, Marco Piras e Vittorio Corsini - ex grandi difensori ed ex compagni di squadra alla Villacidrese di Nino Falchi a metà anni Novanta - hanno schierato le loro squadre e poi spostato le pedine per arrivare la vittoria. Perché entrambi volevano vincere, benché un pareggio li avrebbe comunque accontentati: Piras è a Siliqua da due settimane (al posto dell'esonerato Titti Podda), aspetta i rinforzi a dicembre cercando di ottenere il massimo con una rosa ridotta all'osso e restare a -6 dalla vetta non sarebbe stato così dannoso; Corsini invece avrebbe tenuto una temibile concorrente a debita distanza e potuto conservare la vetta solitaria ora da dividere con la Ferrini.
Gli schieramenti. Entrambi hanno optato per il 4-4-2 con una distribuzione sul campo dei fuoriquota molto simile. Il Siliqua aveva davanti al portiere Collu, i difensori Mameli ('95), Porcu, Di Meglio e Frau, a centrocampo la geometria di Podda con la dinamicità di Contu ('96), gli esterni ultra-offensivi come Alessio Melis ('95) e Alessio Meloni, in avanti Cacciuto con Amorati ('95). La Monteponi ha optato per il portiere "anziano" mettendo Marongiu (che è pur sempre un '93) al posto di Blanco ('97), in difesa hanno ritrovato posto Piludu e Dinaro, con Puddu l'altro centrale mentre Granella ha cambiato fascia finendo a sinistra visto che Mattia Meloni ('96) è stato avanzato a centrocampo con Mattia Foti ('94) esterno di destra, e una coppia di registi Cotza-Ferraro nella zona mediana, con la morìa di attaccanti Marci si è adattato a fare il centravanti (non è una novità) e ha avuto l'appoggio di Vivarelli ('95).
Primo tempo. Il vento che soffiava alle spalle del Siliqua ha favorito la squadra di casa, più intraprendente della capolista e con un miglior possesso palla. La fase d'attacco dei biancoblù ha funzionato molto meglio perché mentre la coppia Porcu-Di Meglio ha arginato Marci, assai pericoloso sulle spizzate e le percussioni in area ma senza un'adeguata spalla in Vivarelli, il duo di difesa rossoblù Dinaro-Puddu se la doveva vedere con l'esuberanza e la velocità di Cacciuto-Amorati e con pochi supporti degli esterni Piludu e Granella che avevano il loro bel daffare nel contenere gli "Alessi" di casa Melis e Meloni, senza dubbio più propositivi e propensi ai tagli al centro di Foti e Mattia Meloni ben controllati da Frau e Mameli. Invece, laddove l'Iglesias doveva sulla carta essere superiore, ossia nella gestione palla con Cotza e Ferraro, non lo è stato perché Podda e Contu pressavano bene e non davano tempo di ragionare ai quattro piedi buoni della capolista. Nei primi 15' l'Iglesias si è fatta percolosa con azioni in fascia, dalla destra col cross di Marci non chiuso a rete da Piludu e dalla sinistra col traversone di Mattia Meloni ciccato dal destro al volo di Foti, il Siliqua si è visto con una verticalizzazione di Cacciuto non agganciata da Alessio Meloni e due begli schemi su calcio d'angolo non sfruttati a dovere da Amorati e Melis. Quest'ultimo è cresciuto col passare dei minuti, al 18' ci ha provato con una sberla di sinistro di poco alta sulla traversa e poi al 20' ha fatto nascere il gol del vantaggio con un taglio centrale e una palla finita sui piedi di Alessio Meloni, bravo nell'inserimento e nel piazzare la sfera di piatto destro sotto la traversa. Subito dopo (22') Cacciuto ha reclamato un calcio di rigore per il suo colpo di testa smorzato dalle braccia larghe di Piludu. La reazione dell'Iglesias è stata blanda perché il Siliqua non ha arretrato di un metro, nel finale di tempo c'è stata la tempestiva uscita di Collu al 39' su Marci lanciato a rete e il collo destro dal limite di Contu al 43' alto di poco sulla trasversale.
Secondo tempo. Nella ripresa ci si aspetta la reazione della capolista, che sfrutta il vento e ci mette orgoglio. Marci sale in cattedra, al 3' impegna Collu con un destro dal limite, al 7' aspetta la sovrapposizione di Mattia Meloni sulla sinistra, cross sul secondo palo per il colpo di testa di Piludu di un soffio al lato. Prima mossa di Corsini all'8': dentro Pittau, l'unica punta in lista, per i difensore Dinaro, Vivarelli arretra a centrocampo e Cotza va in difesa. ll Siliqua è ermetico e reagisce con il destro a fil di palo al 12' di Contu dopo un incursione di Cacciuto fermata da Cotza e Puddu. Anche i rossoblù reclamano il rigore dopo il contatto in area (13') tra Marci e Contu ma poco dopo Marongiu è decisivo al 15' quando ferma Cacciuto sfuggito a Puddu che spesso col mestiere ferma l'avversario. Corsini mette forze fresche in mezzo al campo, fuori Vivarelli e dentro Leonardo Piras e molla gli ormaggi a Piludu che fa l'ala pura perché in difesa arretra Foti. La contromossa di Piras è quella di allargare Amorati a destra e mandare Alessio Meloni in appoggio di Cacciuto. Il 18' è un minuto decisivo, perché Porcu è bravo a fermare il tiro in diagonale di Marci ma nel cadere a terra l'avversario gli schiaccia la mano con la scarpetta. L'ex difensore del Castiadas è costretto ad uscire e farsi medicare, con l'uomo in più l'Iglesias ne approfitta subito: Marci fa fuori Mameli, mette in area per Ferraro che aggancia la palla, con una finta si libera di Frau e batte Collu con un destro ravvicinato potente. Porcu non torna in campo, mister Piras lo sostituisce con Mancosu ('95), il quinto fuoriquota, e accentra Mameli in coppia con Di Meglio. L'Iglesias fiuta il sorpasso ma, dopo qualche minuto in apnea, riemerge il Siliqua anche perché il suo tecnico chiede (al 26') gli straordinari a Demontis (costola incrinata) e lo fa entrare al posto di Melis, in forse nel pre-gara per un indolenzimento muscolare ma poi autore di una gran bella gara. Amorati trasloca di fasca e Alessio Meloni torna a destra. Il rimescolamento in attacco fa bene ai biancoblù che, al 32', conquistano un calcio d'angolo. Sulla battuta ci va Cacciuto, destro a giro forte e con una parabola perfetta, la palla scavalca Marongiu, sbatte sul palo e si infila in rete. Tripudio sugli spalti e l'attaccante ex Castiadas festeggia la prodezza col dito in bocca prima di essere sommerso dall'abbraccio dei compagni di squadra. L'ultimo quarto d'ora di gara prevale più la lotta e la fisicità che la tecnica. Amorati fa su e giù come un maratoneta per inseguire Piludu e ribaltare l'azione d'attacco, Demontis e Cacciuto tengono palla alta, mentre dalla difesa rossoblù Cotza e Puddu lanciano palloni in area che la retroguardia di casa controlla a dovere. Vince il Siliqua e perde l'Iglesias, la lotta al primo è sempre più aperta e con dicembre alle porte potrebbero ancora variare i rapporti di forza.
La scossa. Il Siliqua ha cambiato da due settimane il tecnico, l'avventura per Titti Podda - molto legato alla società e ai giocatori - si è chiusa dopo 5 anni. Il tecnico sulcitano ha pagato senza dubbio gli infortuni gravi prima di Atzeni e poi di Picciau senza trovare adeguate contromisure. E se la gara persa in casa 3-2 col Monastir è stata rocambolesca (doppietta di Ligas negli ultimi 3') quella col Sant'Elia 1-4 è stata decisiva per l'addio. In quattro giorni Marco Piras ha pareggiato in Coppa 1-1 contro il Guspini (giovedì può conquistare la semifinale) e in campionato 2-2 a Pula rischiando di vincere. Domenica ha fatto il botto contro l'Iglesias, mostrando una squadra ordinata, equilibrata, determinata e dura da battere ora più che mai dopo aver fatto il pieno di autostima. La mossa del diesse Serventi ha un precedente importante: quand'era presidente dell'Asseminese chiamò il tecnico cagliaritano a fine girone d'andata, sotto Natale e a mercato chiuso. La squadra era decima con 17 punti, chiuse al 4° posto a quota 50 con due sole sconfitte nel girone di ritorno contro le "marziane" Samassi e Porto Corallo. Se l'allenatore del Castiadas dell'ultima stagione e mezzo riuscisse a migliorare la metà delle posizioni di tre campionati fa per il Siliqua significherebbe promozione diretta in Eccellenza. Molto però dipende dal mercato di dicembre e da come verranno sostituiti gli infortunati cronici perché la Monteponi Iglesias ha confermato di essere una grande squadra e di avere una rosa importante, la Ferrini sta raccogliendo i frutti di un importante lavoro fatto dal suo tecnico Franco Giordano e squadre come Girasole, Monastir, Arbus (ha una gara in meno), Orrolese e Frassinetti possono rifarsi sotto mettendo in fila una serie di vittorie. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO COMPLETO