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Playoff, salvezza diretta e playout, la lunga volata di Olbia, Budoni, Latte Dolce, Selargius e Arzachena
Il punto delle squadre sarde dopo la sosta

Playoff, salvezza diretta e playout, la lunga volata di Olbia, Budoni, Latte Dolce, Selargius e Arzachena

Il Torneo di Viareggio per rifiatare e prepararsi al volatone finale. La pausa per consentire alla Rappresentativa di Serie D di poter disputerare il massimo torneo giovanile internazionale che si disputa in Italia ha permesso alle sei squadre sarde di fare la messa a punto dopo le prime giornate dell'anno nuovo. Se si confrontano le classifiche da un anno all'altro emerge che nel 2013 la Torres era prima con 45 punti e ora c'è la Lupa Roma con 46 (la classifica 2013 alla 21ª), perciò è prevedibile che i laziali conservino la vetta fino alla fine così come fecero i sassaresi. Per l'Olbia, quarta e lontana 8 punti dal primato, ci sarebbe spazio al massimo per i playoff. Il Budoni di Cerbone con 30 punti dovrebbe poter ottenere la salvezza diretta che l'anno scorso era a quota 38, così come fece l'Arzachena che alla 21ª giornata aveva 27 punti (finì a 42) ed era allenata dallo stesso tecnico napoletano.

 

Infantino (Arzachena), Cerbone (Budoni), Scotto (Latte Dolce), Fadda (Selargius), al centro Biagioni (Olbia)Con la situazione del Porto Torres già compromessa sarà un'impresa evitare un'altra retrocessione perché se l'Arzachena riuscirà a togliersi dalla penultima posizione il rischio derby nei playout è fortissimo come accadde l'anno scorso tra Budoni e Selargius. Prendendo le ultime otto della scorsa stagione - Budoni 26, Isola Liri 25, Porto Torres 24, Anziolavinio 23, Selargius 22, Real SM Hyria 15, Progetto Sant'Elia 13, Civitavecchia 11 - solo Isola Liri e Porto Torres ottennero la salvezza diretta (la classifica 2013 alla 34ª). Guardando alla classifica di quest'anno - Sora 26, Latte Dolce e S.Maria Mole Marino 25, Maccarese Giada 23, Palestrina e Selargius 22, Arzachena 19, Porto Torres 7 - si spera che i sassaresi di Pierluigi Scotto e i campidanesi di Vincenzo Fadda siano le uniche due del lotto a non fare gli spareggi a meno che non si riesca a coinvolgere nella lotta anche Isola Liri (28) e Cynthia (27), cosa probabile ma che non avvenne lo scorso anno quando più avanti c'erano Arzachena e Cynthia (27). 

 

OLBIA 38 PUNTI (12v, 2n, 7p, 42gf, 32gs)

In casa gallurese credono ancora nel primo posto, sanno che non possono più sbagliare e lo stanno facendo perché, dall'avvento in panchina di Oberdan Biagioni, i bianchi sono al primo posto nel girone di ritorno (guarda la classifica) dove hanno rosicchiato 3 punti alla capolista Lupa Roma, 2 alla vice-capolista Terracina e ben 7 al San Cesareo ormai prossimi al sorpasso. Biagioni è scuola Zeman, ama fare il 4-3-3 con pressing alto e ritmo, di sicuro si vede nel gioco d'attacco che ha prodotto già 11 reti ma non assomiglia al boemo per la fase difensiva con Saraò e compagni tornati ad essere un bunker con appena 1 gol incassato, quello di Figos (Selargius) all'esordio del tecnico dei bianchi. Prima dello scontro diretto in casa della Lupa Roma, l'Olbia avrà 5 gare alla sua portata: in casa Fondi, Maccarese e Budoni, fuori Sora e Palestrina. Pensare che faccia un altro filotto di vittorie e che, nel frattempo, la capolista sbagli due gare contro quasi gli stessi avversari (in casa Maccarese e Anziolavinio, fuori Palestrina, Budoni e Latte Dolce) sarebbe un sogno, però rosicchiare in quest'altro ciclo almeno altri 3 punticini non sarebbe male a patto poi di vincere il big-match e portarsi a -2 dalla squadra di Cucciari quando mancherebbero ancora 7 giornate al termine del campionato. Molto dipende se Pozzebon mantiene la vena realizzativa, il bomber ha già 15 gol in saccoccia e un contratto in essere col Chievo e vuole essere il trascinatore della squadra allenata da Biagioni che lo lanciò nell'Ostiamare quando aveva 17 anni.

 

BUDONI 30 PUNTI (8v, 6n, 7p, 36gf, 27gs)

Abbandonate ogni velleità di playoff con il mercato in negativo di dicembre (via Amione, Mannoni, Giustarini, Sandu, Vardeu e dentro Rizzo e Pala) i biancoblù sono concentrati nell'ottenere l'obiettivo primario di inizio stagione che è la salvezza. Pur mostrando una certa fragilità in trasferta, la squadra di Cerbone sta costruendo il suo bel campionato con un alto rendimento in casa dove ha conquistato 22 dei 30 punti. Una sola sconfitta (col S. Maria Mole Marino), 4 pareggi e 6 vittorie, le altre 3 o 4 che mancano al traguardo dovrebbero arrivare con Palestrina, Anziolavinio, Latte Dolce e Arzachena se non si vogliono scomodare imprese contro le prime due della classe Lupa Roma e Terracina. Un rendimento in linea in questo scorcio di ritorno dove si vince in casa e si perde fuori. Per mantenere l'attuale 8° posto ci sarà invece da compiere qualche blitz sui campi di Fondi, Maccarese, Olbia, Isola Liri, S. Maria Mole Marino (per restituire lo sgarbo dell'andata), San Cesareo e Cynthia. Con l'addio di Amione (7 gol) è buono il contributo di Rizzo (3) anche se il cannoniere è diventato Mastinu (9) ormai prossimo alla doppia cifra e al meritarsi la Lega Pro. Conforta poi l'esperienza dell'asse portante Pinna, Palazzo, Gavioli e Steri mentre stanno crescendo moltissimo i giovani del '96 Caggiu, Piras (2 gol di fila) e Scanu, più Mereu ('97) e Saiu ('98) che stanno portando il Budoni a contrastare il primato del Latte Dolce nella classifica dei "Giovani D valore" per l'utilizzo di fuoriquota superiori ai 4 stabiliti per norma.

 

LATTE DOLCE 25 PUNTI (6v, 7n, 8p, 23gf, 27gs)

Diciamolo subito, la matricola sassarese sta facendo un grande campionato con la conferma in serie D dell'ossatura della squadra che arriva con un doppio salto dalla Promozione. Sono stati inseriti tre giocatori sassaresi come il portiere Garau, la punta Falchi e, ad inizio 2014, il centrocampista offensivo Mannoni ma i trascinatori restano Usai (8 gol) e Delizos (5) che fanno emergere l'estro di Mura, la grinta di Derudas, la spinta di Cocco e la solidità di Delrio. Il grande lavoro del tecnico Pierluigi Scotto si vede poi con la crescita di Nieddu, Ruggiu e Satta e dei giovani che si stanno imponendo anche in serie D come Masala ('96), Chessa ('95), Gambella ('95) e poi Ravot ('96), Dore ('95) fino agli ultimi esordi di Onali ('97), gol decisivo con l'Arzachena, e Ledda ('96). Per conservare la categoria però deve far diventare il campo di casa più determinante specie nelle prossime due sfide interne contro Sora e Palestrina anche se, per il tipo di gioco che attuano, i sassaresi possono compiere exploit esterni in tutti i campi come gli stava riuscendo prima della pausa a Selargius.

 

SELARGIUS 22 PUNTI (4v, 10n, 7p, 37gf, 47gs)

Per chi fosse tornato da un lungo viaggio e guardasse ora la classifica direbbe che la squadra di Vincenzo Fadda sta deludendo perché l'avrebbe immaginata là dove ora stazionano Fondi, Cynthia e Anziolavinio a quota 32. Invece ci sono almeno 10 punti di saldo negativo che si possono spiegare in tanti modi, innanzitutto in quei 10 pareggi che assomigliano più a sconfitte evitate che mancate vittorie. In tante occasioni i granata hanno ripreso gare che sembravano perse, quando erano sotto di due gol e, in alcuni casi, nei minuti finali a partire dall'ultima uscita ufficiale col Latte Dolce (da 0-2 a 2-2) e andando a ritroso con Isola Liri (da 3-1 a 3-3), Maccarese (da 4-2 a 4-4), Fondi (da 0-2 a 2-2), ma anche con Sora (1-1) e Porto Torres (3-3) le gare furono recuperate al 90'. In pratica si scopre che nulla è cambiato dopo un anno, perché i punti (22) sono gli stessi e i gol fatti (32) e subiti (45) quasi identici. L'attacco funziona sempre con Sanna già a quota 12 mentre la difesa subisce troppi gol nonostante un Porcu ad alti livelli. Si è pagato un po' lo scotto di essersi affidati ad un portiere giovane, con Rassu e Caddeo entrambi del '94 e alle prime esperienze da titolari continui in serie D (più stabilità con l'arrivo di Goio), ci sono state sempre tante assenze ma molte delle quali per squalifica. In casa selargina la fiducia per recuperare il terreno perduto resta intatta, perché c'è qualità nei giocatori (che deve anche emergere non solo quando c'è da rimontare il risultato) e perché aver preso in estate Angheleddu e Figos alla lunga avrà il suo peso, così come il rientro (si spera presto) di Bonacquisti assente dalla quarta giornata, mentre Federico Melis ha lo spessore tecnico per sostituire Mancosu appena ceduto al Trapani in serie B.

 

ARZACHENA 19 PUNTI (4v, 7n, 10p, 22gf, 32gs)

Che l'anno della rivoluzione dovesse portare scompensi si sapeva eppure la ricostruzione della squadra da parte del diesse Zucchi e il lavoro di Alvardi stava dando bei frutti in anticipo. Basti pensare che alla 10ª giornata gli smeraldini erano noni con 12 punti, poi un lungo corto circuito - con appena 7 punti conquistati nelle successive 11 giornate - che è costata la panchina al tecnico romano. Ora c'è Pietro Infantino a guidare un'Arzachena che dovrà evitare in primis la retrocessione diretta recuperando i 3 punti di svantaggio mentre si raddoppia la distanza dalla salvezza. Niente di irrimediabile a patto che non accadano due circostanze che hanno portato a sprofondare in classifica: gli arbitraggi a volte palesemente contro e le espulsioni, davvero tante. Con la squadra al completo i biancoverdi non temono nessuno, in porta l'ex Cagliari Ruzittu, in difesa i rocciosi Rossi e Balleello, a centrocampo l'esperto Manzo, in avanti il trio meraviglia Hasa-Siazzu-Spano. Ma quando hanno giocato tutti insieme? Nel derby col Budoni, vinto 3-1, guarda caso l'unico successo dentro la striscia negativa.

 

PORTO TORRES 7 PUNTI (1v, 4n, 16p, 17gf, 70gs)

Fino a dicembre con Roberto Sanna in panchina e con in campo i vari Galasso, Niedda, Ledda, Cro, Catalano, Mattia Floris, Cossu, Spina, Sias, Frau, Manca e Budroni poteva giocarsi le chance per salvarsi, poi la società in crisi finanziaria ha liberato tutti e deciso che in Eccellenza ci andrà coi giovani e qualche altro buon giocatore (Nieddu, Mura, Urgias, Bodano, Caddeo) preso dal mercato degli svincolati. In panchina c'è Gabriele Batteta che sta mettendo in piedi una squadra dignitosa che è quasi pronta a strappare qualche risultato positivo. Il rammarico è che 5 dei 7 punti in classifica sono stati conquistati a danno di tre squadre sarde: provate ora a dare 3 punti in più al Latte Dolce e 2 a Selargius e Arzachena per vedere come cambierebbero classifica e umori. I sassaresi sarebbero fuori dai playout, i campidanesi guadagnerebbero due posizioni e i galluresi sarebbero a 1 punto dagli spareggi.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
4 Ritorno
Girone G