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Porcu alza la diga: «So come fermare Palumbo e Federici»
Il Selargius sta volando e aspetta la Viterbese

Porcu alza la diga: «So come fermare Palumbo e Federici»

Pierluigi Porcu al tiroIl Selargius prende quota. Dopo un avvio a rilento i ragazzi di Virgilio Perra hanno cambiato decisamente passo ottenendo due vittorie di fila. Tra gli uomini più in forma nella squadra granata c'è sicuramente Pierluigi Porcu, da tre stagioni uno dei pilastri difensivi. Classe 1980, l'ex torresino è rapido e tempista il che lo porta spesso a giocare d'anticipo per via dell'enorme senso di posizione che possiede, oltre ad essere forte negli stacchi aerei e pericoloso, perciò, in area avversaria. Ha sempre fatto gol con tutte le squadre nelle quali ha militato (Villacidrese, Tempio, Torres e Selargius) indipendemente dalla categoria nelle quali ha giocato (Eccellenza, Serie D, C2 e C1).

Allora Pierluigi, quanto è stato importante vincere 3-2 in casa del Tavolara?

«Tanto, in primis perché abbiamo dato continuità alla vittoria casalinga con il Guidonia e poi perché ottenuta contro una squadra che, a detta degli addetti ai lavori, viene considerata una delle favorite. Questo accresce ulteriormente l'autostima in una squadra giovane come la nostra»

 

Il tecnico degli olbiesi Ninni Corda dice che non avete meritato il successo e attacca il vostro allenatore Virgilio Perra dandogli dell'invidioso. Cosa rispondi?

«Ho sempre trovato di cattivo gusto il cercare di trovare ogni volta degli alibi per giustificare una sconfitta e tanto più offendendo gratuitamente l'operato altrui. Il silenzio delle volte è la miglior cosa. Abbiamo meritato la vittoria e se è vero, come dice Corda, che abbiamo trovato due gol in maniera fortuita è anche vero che i due gol del Tavolara sono nati da due nostri errori»

 

Fuori casa è la seconda vittoria mentre in casa vi siete sbloccati nell'ultima partita contro il Guidonia. Giocate meglio in trasferta?

«A giudicare dai risultati sì. Forse fuori casa non avendo l'obbligo di dover fare la partita giochiamo meglio sfruttando le nostre armi migliori, che sono le ripartenze»

 

Domenica arriva la Viterbese, una squadra costruita per vincere, con una coppia d'attacco importante Palumbo-Federici. Tu li hai avuti come compagni alla Torres in tempi diversi: descriviceli e spiega come si possono fermare

«Sono sicuramente due calciatori di un'altra categoria che si completano benissimo. Con Palumbo siamo stati compagni in C1 nel 2003/04 e 2005/06, è un giocatore rapido che fa della velocità una delle sue armi migliori. Con Federici ho giocato in C2 nel 2007/08, è un giocatore forte fisicamente pericoloso di testa e dotato di un gran tiro. Dovremo essere molto concentrati e attenti per cercare di fermarli ma sono sicuro che abbiamo i mezzi per farlo»

 

Il Selargius è in grado di ripetere il campionato scorso e ottenere così i playoff? Vi manca qualcosa in organico, ad esempio una prima punta?

«Credo che, nonostante siamo una squadra molto giovane, abbiamo le potenzialità per fare un bel campionato. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la salvezza e ripetere lo straordinario campionato dello scorso anno non è assolutamente facile. Ci manca sicuramente una prima punta ma ciò permette di impostare la partita sotto altri aspetti senza dimenticare che davanti abbiamo un calciatore come Emiliano Melis che è un lusso per questa e altre categorie»

 

Con il portiere Mancini ed Emiliano Melis siete i più esperti in squadra ed avete giocato in campionati professionistici, parlaci di qualche tuo compagno giovane che meriterebbe il salto di categoria

«Ci sono alcuni ragazzi che meriterebbero sicuramente la possibiltà di confrontarsi con una realtà professionistica. Tre questi cito particolarmente Federico Boi che ha qualità fisiche e tecniche importanti, Sergio Nurchi che in velocità può mettere in crisi qualsiasi avversario e, se continuerà a fare progressi, forse un giorno potrà toccare anche a Federico Melis»

 

Hai giocato fino alla serie C1, c'è il rammarico per non essere arrivato più in alto, magari in serie B o in A?

«Mah, rammarico no perché penso che alla lunga ognuno raccoglie, quasi sempre, ciò che si merita. Certo, che col senno di poi, avrei valutato meglio delle proposte che arrivarano a suo tempo da diverse squadre di serie B senza lasciare carta bianca al procuratore che alla fine fece di tutto tranne che i miei interessi» F.S.

 

 

 

 

 

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
7 Andata
Girone G
Intervista
Tavolara