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Serie D
Il tecnico: «La squadra è buona, faremo bene»

Porto Torres al lavoro, Hervatin è di casa: «È stimolante potermi confrontare con una realtà importante»

Dopo il Progetto Sant'Elia, un'altra squadra sarda di serie D inaugura la stagione. Oggi, alle 16, primo allenamento per il nuovo Porto Torres che, al termine della seduta, verrà presentato alla stampa. Tanti i volti nuovi, a partire dal tecnico. Chiuso il brillante ciclo con Rosario Affuso, il presidente Enrico Piras ha affidato la panchina a Gianluca Hervatin, nato a Porto Torres 37 anni fa con un brillante passato da giocatore professionista (vanta la conquista di una Coppa delle Coppe con il Parma) e un presente da allenatore con tante buonissime premesse: vittoria in Prima categoria con il Valledoria, vittoria in Promozione con l'Ittiri, e poi buoni risultati in Eccellenza con Ittiri e Torres e ottimi l'anno scorso con il Valledoria con la qualificazione ai playoff. Diversi gli acquisti alcuni dei quali di notevole spessore come il difensore Massimo Demartis (ex Pomezia), l'attaccante Antonio Borrotzu (Tavolara), il trequartista Roberto Puggioni (ex Valledoria), il mediano Andrea Mura (Porto Corallo) e i giovani Alessandro Manca ('92, Nuorese, attaccante), Giovanni Sanna ('92, Valledoria, portiere) e i due ex Villacidrese Galasso ('93) e Meloni ('93). Non vestiranno più la maglia rossoblù il portiere Pierangeli, i difensori Nnamani e Sedda, il centrocampista Zaniratto, la punta Falchi. 


Mister Hervatin, che effetto le fa allenare il Porto Torres, la squadra del suo paese?

«Non vedo l'ora di iniziare, per me è tutto bello e, allo stesso tempo, difficile ma ho tanta voglia di andare sul campo per lavorare coi ragazzi e intervenire per i miglioramenti. Da oggi avrò la situazione in mano, se ho fatto ciò che ho fatto lontanto da Porto Torres figuriamoci farlo in casa. Per me è stimolante potermi confrontare con una realtà importante»

Qual è l'obiettivo del Porto Torres?

«Quello di fare il massimo. Non si sa mai cosa si potrà raggiungere, gli obiettivi di agosto a me fanno ridere, gli obiettivi li stabiliscono i ragazzi quando entrano in campo perché ora non conosci gli avversari con i quali ti confronti. A volte pensi di aver costruito una squadra forte e poi fallisci in altri casi accade il contrario e sei una sorpresa. Prima devo vedere la mia squadra e poi le altre»

Beh, comunque il presidente Piras non ha fatto mistero che si aspetta che la squadra faccia un bel campionato

«Abbiamo un presidente ambizioso e non superstizioso come il sottoscritto, che da tanti anni fa cose importanti per il Porto Torres. Io posso dire che sono fortunato di poter vivere questa parte di storia rossoblù»

Ma mister Hervatin, lei scommetterebbe su se stesso?

«Certo che sì, chi non lo fa non potrebbe scommettere su gli altri»

Soddisfatto del mercato finora condotto?

«Sì, molto. Sono convinto di aver una buona squadra e certamente faremo bene. Con il diesse Giorgio Biccheddu abbiamo lavorato al meglio ora occorrerà valutare bene i giovani e gli anziani, quale sarà la predisposizione al sacrificio e a fare gruppo poi dopo conta la qualità e il talento. Partiremo numerosi e staremo così fino a ferragosto, dopo stilerò la rosa definitiva perché solo con un gruppo più ristretto si può lavorare bene»

Avete preso il bomber Borrotzu reduce da 18 gol col Tavolara, cosa si aspetta da lui?

«Spero che faccia i gol che ha sempre fatto, sono stato anche io attaccante e so che non è mai facile ripetersi ogni anno. A lui do un grosso in bocca al lupo perché i suoi gol saranno anche i miei»

La Villacidrese è sparita, l'ennesima conferma dello stato di crisi economico che investe tutti, la Sardegna a maggior ragione?

«Sono molto dispiaciuto perché ci ho giocato e conosco molte persone a Villacidro. Trovo giusto essere rivali in campo ma a livello nazionale no, una squadra isolana in meno rimpicciolisce l'immagine della Sardegna. Per quanto ci riguarda, affronteremo una trasferta in più in Continente. La crisi c'è ed è innegabile ma non dev'essere un alibi altrimenti non ne usciremo mai da questa situazione. Il dato di fondo è che una società dovrebbe fare sempre ciò che si è in grado di fare altrimenti si rischia di sparire»

Dietro il Cagliari il vuoto, chi tra le cinque squadre sarde impegnate in serie D potrà ambire al salto nel professionismo?

«Non si può sapere adesso, di sicuro si può dire che Arzachena e Sant'Elia saranno protagoniste nel campionato di serie D, perché il mercato qualche indicazione la dà. Quello degli smeraldini, ad esempio, è stato importante ma ci sono però anche gli avversari e quelli laziali sono di alto spessore»

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2010/2011
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Sardegna
Intervista