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Tonio Madau, allenatore, Quartu 2000
Due mesi fa con un piede in Prima: in 10 partite 19 punti

Quartu 2000, un'impresa da folli: Tonio Madau e i suoi ragazzi conquistano una incredibile salvezza

"Volli, sempre volli, fortissimamente volli". La celebre frase di Vittorio Alfieri, nella quale il poeta di Asti esprimeva il deciso impegno e la forza impetuosa nel voler diventare autore tragico, può essere il manifesto del Quartu 2000 potendo sostituire una sola consonante: "Folli, sempre folli, fortissimamente folli". Perché non c'è dubbio che l'impresa compiuta dalla "banda" di Tonio Madau è un mix di volontà ferrea e di follia pura esploso nei due mesi finali. Se i biancoverdi salvano la categoria all'ultima giornata il merito non può che essere "solo ed esclusivamente" del tecnico e di un gruppo granitico che non ha esitato un istante a schierarsi dalla parte del loro condottiero quando fu esonerato a metà febbraio, per poi scendere dall'Aventino nel momento in cui la società è tornata sui propri passi riaffidando l'incarico all'unica persona che poteva mantenere in Promozione il 2000.

 

Il rischio era altissimo ma la voglia di stupire ancora non era da meno. Quindici gol subiti tra Carbonia e Siliqua, due gare regalate agli avversari e penultimo posto in coabitazione con la Villacidrese, la salvezza diretta lontana 7 punti (vedi la classifica alla 20esima giornata). Enzo Carta e compagni si sono rimessi in gioco, dieci partite per il "folle" obiettivo della salvezza: 19 punti utili per staccare la Villacidrese, superare sia Barisardo che Frassinetti e agganciare la Tharros a quota 36. Nel 5-2 agli oristanesi - ad onor del vero già salvi ma per nulla remissivi - c'è concentrato lo stato d'animo di un'intera stagione, per quasi un tempo bloccati dalla paura, poi la doppietta del capitano Zucca ad infondere fiducia a tutti. La ripresa, coi gol di Cogoni (doppietta) e Cogotti, è servita a puntellare una vittoria che assumeva i contorni dell'impresa man mano che da Elmas giungevano le notizie di una Frassinetti in difficoltà contro il già salvo Carloforte. I biancoverdi erano preparati ad affrontare il playout col Barisardo, al triplice fischio hanno messo da parte elmetto, lancia e corazza per lanciarsi in festa, balli e birra a fiumi. 

 

Una salvezza che porta la firma di Tonio Madau, bravo sul campo e sulla testa dei giocatori, motivandoli, infondendo loro la "mentalità", il valore del sacrificio e dell'ambizione che si alimentano anche laddove non circola un solo euro di rimborso. È stata la vittoria di ogni singolo giocatore, di un portiere come Enzo Carta che, alla soglia dei 40 anni (il prossimo 18 giugno), si toglie l'ennesimo sfizio di una onesta carriera; di Ruben Solla, guida impareggiabile della difesa; di Roberto Cocco uomo per tutte le stagioni (ha fatto anche il giardiniere per scongiurare la sospensione della gara col Carloforte) e diga incrollabile; di Davide Cocco regista dal sinistro vellutato; di Luca Lallai il barone del centrocampo; di Alessandro Cogotti la freccia della fascia; di Alessandro Cocco e Andrea Piu gli Inzaghi d'area di rigore, di Stefano Zucca ancora una volta il bomber della squadra con 8 reti. Ed è stata la vittoria di tanti giovani validi: Andrea Spissu ('97), tecnica e personalità, Michael Cogoni ('97) con la scossa elettrica in corpo, Daniele Moi ('97) impavido incontrista, Davide Toti ('97) e Gianmarco Denotti ('98) motorini instancabili di fascia, Francesco Melis ('96) fine cucitore di difesa. Ma è stata anche la vittoria di chi come Andrea Mainas, che ha lasciato la squadra a dicembre per motivi di lavoro, è stato sempre presente in ogni tappa del girone di ritorno compresa quella conclusiva con la Tharros.

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
15 Ritorno
Girone A