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Bebo Antinori, allenatore, Rappresentativa
«Complimenti a Castiadas e Guspini, bravi i mister Pinna e Piras»

Rappresentativa Juniores, Antinori pronto per il Tdr: «Ho pescato dall'Eccellenza giocatori di temperamento, c'è entusiasmo e voglio massimo impegno»

La spedizione può durare lo spazio di tre giorni, 24-25-26 marzo con la prima fase a gironi, oppure qualche giorno in più tra il 28 e il 31 in caso di approdo ai quarti, semifinale e finale. Questo è l'arco temporale per le Rappresentative Regionali (Giovanissimi, Allievi Juniores) che parteciperanno fra due settimane all’edizione numero 57 del Torneo delle Regioni che si svolgerà in Abruzzo. Il gruppo dei giocatori più "grandi", i classe 1999 e 2000 della Juniores, affidati alla guida tecnica di Alberto Antinori, per dieci anni ex tecnico del La Pama Monteurpinu, mercoledì prossimo (14 marzo) si ritroverà al Campo Comunale di Arborea (dalle ore 14) per il penultimo stage prima di difendere i colori della Sardegna alla prestigiosa rassegna di calcio giovanile targata Lnd. «Sarà il penultimo appuntamento per il gruppo che andrà in Abruzzo - dice mister Antinori - le scelte sono oramai definitive. È solo nato un problema con Gianmarco Trogu (centrocampista del Tonara, ndr) che non potendo mancare una settimana da scuola in vista degli esami ha dato forfait, al suo posto "ripescherò" il pari-ruolo Alessandro Mazoni del  Bonorva, non convocato negli ultimi raduni per sopraggiunti problemi di studio, ora fortunatamente risolti per essere dentro il gruppo. Contavo molto su Trogu e se penso agli altri giocatori di proprietà del Cagliari in prestito nelle varie squadre, come Moreno Lampis (Muravera), Matteo Balistreri e Luigi Cuccu (Ferrini), Christian Ruggeri (Castiadas), Alessandro Moi (Orrolese), i gemelli Floris (Guspini), avrei avuto una squadra molto forte. E mi manca anche Enrico Delogu che il Sorso non ha mandato agli stage».

 

Ma il tecnico cagliaritano ha comunque costruito una bella rosa con un attacco in cui spiccano la tecnica e la qualità dei colored Diouf (Torres) e Cissè (Taloro). «Dalle amichevoli che abbiamo fatto, anche tra di noi - evidenzia Antinori - ho visto nei giocatori convocati una grandissima voglia di partecipare e di guadagnarsi il posto, una intensità non comune al punto che alcune volte ho chiesto di rallentare e gli ho dovuti fermare. Sarà una squadra con un grosso temperamento, quadrata e combattente, 18 dei 20 convocati sono quasi tutti titolare in Eccellenza. Gli obiettivi? Sarò comunque contento se i ragazzi ci metteranno l'impegno massimo dall'inizio alla fine. È difficile capire il nostro valore perché non conosci quello degli avversari, ci sono annate buone e meno buone, ci sono poi gare sfortunate che possono portare ad un inizio problematico visto che si giocano tre gare in tre giorni. Il bel gioco è difficile farlo perché di fatto non ha tanto tempo per allenare, l'importante è creare una unità di intenti, un gruppo che abbia voglia di rappresentare la Sardegna». Antinori è entusiasta della nuova esperienza nella prima stagione a riposo dopo un decennio sulla panchina del La Palma. «Anche se coi giocatori ci vediamo una sola volta alla settimana, l'impegno è costante per seguire i giocatori in tutta la Sardegna, selezionarli e voi creare una base. Certo, preparare le squadre e gli allenamenti non è paragonabile a quando sei alla guida di una squadra ma l'ho fatto con molto entusiasmo. Per me è una esperienza completamente nuova, sapevo di affrontare un qualcosa di oscuro ma l'ho fatto con grande senso di responsabilità, tutti ci tengono a fare bella figura al Torneo delle Regioni, i vertici federali tengono molto al comportamento e all'identità con la Sardegna, uno spirito che sposo appieno. Poi spero che arrivi anche qualche risultato, il calcio si fa per quello e sarebbe la ciliegina nella torta, soprattutto per i ragazzi e per l'entusiasmo e la voglia che ci hanno messo».

 

Antinori ha pescato a piene mani dalle squadre di Eccellenza, ha seguito tante partite e dà un giudizio su questo finale di stagione: «Conosco benissimo questo campionato avendolo fatto con il La Palma, e anche la gran parte dei giovani selezionati li avevo già visti all'opera. Non mi sarei aspettato, a questo punto della stagione, una fuga del Castiadas con questo margine, non tanto perché non reputi forte la capolista ma perché c'erano altre buonissime squadre che potevano reggere il confronto. Mi riferisco a Sorso, Samassi e Atletico Uri, sulla carta avevano buone potenzialità ma, pur facendo un buon campionato, non hanno tenuto il ritmo imposto dal Castiadas che ha fatto quasi come il Tortolì. Ritenevo il Sorso al pari del Castiadas ma poi la rosa della squadra di Scotto è stata un po' falcidiata dagli infortuni, così come è capitato al Samassi. La stessa Torres ora con l'equilibrio raggiunto sarebbe quasi alla pari di chi è in testa, perché oltre ai giocatori aggiunti come Mannoni, Spinola, Chelo, ha un pubblico che incide così come il blasone e la storia del club. Il Muravera pensavo potesse giocarsi i playoff in questo finale perché tra le sue fila ha giocatori che hanno fatto la serie D come Satta, Bruno e Massessi, poi hanno aggiunto Floris e Nieddu. Dopo i tagli fatti la rosa si è ristretta. La rivelazione nei piani alti resta lo Stintino, Udassi ha fatto un gran bel lavoro. In tutta questa concorrenza vanno fatti tanti complimenti al Castiadas che si accinge ad andare in serie D. Sebastiano Pinna ha fatto un gran bel lavoro, è partito a fari molto spenti ma, pian piano, è riuscito ad amalgamare un gruppo di giocatori bravi dando una identità di gioco; poi c'è alle spalle c'è una società molto forte e organizzata che ha innestato Figos come ciliegina nella torta. Ecco, il fatto che nel mercato di dicembre non sia andato via nessun giocatore e ne sia arrivato solo uno, peraltro inseritosi alla perfezione, è sinonimo di una programmazione fatta bene dalla società e di un allenatore che ha creato e gestito benissimo il gruppo. Quando hai queste due componenti arrivano i frutti, le uniche variabili che non puoi comandare sono gli infortuni».

 

Il tecnico cagliaritano dà uno sguardo anche alla corsa salvezza, col La Palma perse la categoria nel playout contro l'Orrolese: «Come l'anno scorso sarà decisiva l'ultima giornata, magari con una quota inferiore ai 38 punti. In questa lotta, che da 31 punti in giù coinvolge tutti, voglio fare tanti complimenti a Marco Piras, un mio carissimo amico, che sta facendo un mezzo miracolo col Guspini; ha preso la squadra di un altro mio carissimo amico, Riccardo Spini, che era ultima in classifica e non segnava da otto turni, e c'è stata una metamorfosi incredibile che non si può spiegare solo con alcuni innesti fatti. Corona è un attaccante imprevedibile che sta segnando, Pillitu l'ho allenato ed è un portiere di rendimento che non sbaglia una gara, il difensore Damiano è esperto e conosce bene la categoria, ma ci vuole l'intuito e la bravura dell'allenatore nel prendere certi giocatori e farli rendere subito. Gli altri bravi giocatori come Viani, Lai, Marci, Ezeadi c'erano anche prima e sicuramente è entrato nella testa di ognuno di loro, ha usato i tasti giusti in quel momento difficile della stagione. In questo Marco è un maestro, se c'è una squadra da salvare lui non fallisce, è un combattente. Parlando del resto delle squadre, mi sembra che nelle ultime posizioni si sono delineati certi valori, per l'Orrolese sarà dura, il Valledoria si è rilanciato battendo il Muravera e vede a portata di aggancio il Calangianus, due di queste tre squadre retrocederanno e una farà i playout. Per l'altra squadra che giocherà il playout è un bel rebes. Il Monastir è una buonissima squadra che paga in classifica il febbraio nero con le 4 sconfitte di fila, alcune pesanti perché negli scontri diretti con Guspini, Ferrini e Tonara. Gli avversari si sono staccati e Zanda e compagni si sono un po' incasinati la vita, il calendario è bruttino ma, alla fine, credo si salveranno direttamente. Il Taloro ha sette vite e domenica gioca in casa col Valledoria, quella gara dirà molto. Il Ghilarza ha preso Christian Ibba e sta risolvendo il problema del gol  un ma anche lì dipende molto dalla gara a Monastir. Insomma, un finale avvincente».

 

I convocati Juniores per mercoledì 14 marzo alle ore 14 presso il Campo Comunale di Arborea:

Atletico Uri: Galante Roberto, Milia Andrea, Pireddu Federico

Guspini Terralba: Uliana Niccolò

La Palma M.U.: Sanna Alessandro

Monastir Kosmoto: Bratzu Daniele, Melis Luca, Ruggiero Federico

Socio Culturale CastiadasPinna Alessandro, Pinna Mattia

Stintino: Gadau Matteo, Tuccio Paolo

Taloro Gavoi: Cissè Dramane, Tillocca Mario

Tonara: Moro Enrico, Trogu Gianmarco

Torres: Diouf Baoubacar

Usinese: Segantini Davide

Valledoria: Fantasia Giacomo, Ligios Giovanni

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2017/2018
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Torneo delle Regioni