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Roberto Mele, attaccante, Taloro Gavoi
Il sindaco Cugusi: «Si è identificato nella comunità, è un emblema»

Roberto Mele come "Gristolu" e Olmi: «La cittadinanza onoraria di Gavoi mi inorgoglisce, al Taloro sono diventato un uomo, il paese mi ha accolto e trasmesso valori veri»

«In un epoca in cui gli sportivi vengono spesso etichettati come persone pronte a seguire il proprio ego, la chimera del facile guadagno, il dio denaro, siamo fortunati ed orgogliosi di poter insignire Roberto Mele della cittadinanza onoraria di Gavoi». Le parole del sindaco di Gavoi Giovanni Cugusi meglio non potevano descrivere cosa rappresenta per il club di calcio barbaricino e per il paese di Gavoi il capitano del Taloro: nuorese di nascita, ha vestito la maglia rossoblù negli ultimi 15 anni con onore e orgoglio diventandone l'emblema. Mentre nella seduta del consiglio comunale il primo cittadino conferisce la pergamena, quale esempio di lealtà sportiva e umana, aggiunge: «Roberto ha il merito di essersi identificato in una squadra, in una comunità. Ne è emblema come esempio sportivo e siamo certi lo sarà in futuro come nostro compaesano, sempre più attento e sensibile alle nostre gioie e partecipe nella ricerca di soluzioni alle criticità. "Unu gavoesu veru"».

 

Roberto Mele ha sempre preferito la sostanza della prestazione in campo alle parole, l'essere utile alla squadra sul rettangolo di gioco che apparire ai microfoni nel dopogara ma, questa volta, non poteva sottrarsi nel commentare ciò che il comune di Gavoi aveva riservato in precedenza solamente al parigino Christophe Thibedau, semplicemente "Gristolu" in tutto il paese, e al regista Ermanno Olmi: «Come tutti sapete i discorsi non sono il mio forte, ma oggi ho deciso di fare uno sforzo perché è talmente bello il momento che qualche parola la devo pur dire. Questo pomeriggio ho buttato giù queste poche righe con una fatica incredibile ma c’è l'ho fatta. Tutti voi conoscete la mia riservatezza, il mio essere schivo. Insomma le parole non sono il mio forte o meglio se vogliamo essere più precisi non faccio discorsi allargati a tanta gente come accade ora. Però mi prendo volentieri le mie responsabilità come voi vi siete presi le vostre dandomi questo riconoscimento così importante che mi inorgoglisce tantissimo. È stata una sorpresa pazzesca che appena mi è stata comunicata mi ha fatto girare la testa. Solo a vedere i nomi di chi ha ricevuto l'onorificenza prima di me: Ermanno Olmi e Gristolu, mi fa capire l'importanza e il senso di gratitudine». Il "Gigi Riva" della Barbagia esprime il senso di gratitudine con parole semplice e profonde: «La mia considerazione iniziale riguarda la mia età, 35 anni. Ragionando con i numeri se è vero che sono qua da 15 anni vuoi dire che sono arrivato quando ne avevo appena 20. Oggi posso considerarmi un uomo e se sono diventato un uomo e se sono quello che sono con i miei pregi e i miei difetti - come tutti - lo devo anche a Gavoi. Un paese che mi ha accolto, coccolato, reso responsabile e trasmesso valori, veri e autentici che forse altrove non avrei avuto. Ho provato sul campo e fuori a restituire tanto affetto ricevuto. Non so quanto ci sia riuscito ma il fatto di aver ricevuto questo riconoscimento forse vuoi dire che magari qualcosa di buono sono riuscito a fare. Concludo perché sono andato anche oltre quello che avevo preventivato». E chiude coi ringraziamenti: «Se iniziassi a fare i nomi l'elenco sarebbe lunghissimo. Concedetemi tre eccezioni: uno, i presidenti del Taloro, dirigenti e compagni di squadra di questi anni, senza di loro avrei fatto altre scelte e oggi non sarei qui, e con loro tutti i tifosi; due, la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto; tre ovviamente questo consiglio comunale che con questo riconoscimento mi dà una gioia enorme».

 

Il presidente del Taloro Pietro Maccioni traccia un profilo di Mele, capitano e bandiera impareggiabile della squadra gavoese: «Roberto Mele milita nel nostro sodalizio dalla stagione 2002/03 manifestando passione, dedizione per il calcio e realizzando un'esperienza personale fantastica, decisamente molto utile all'intera comunità ed altrettanto preziosa per i colori rossoblù del Taloro Gavoi. Tutta la sua passione e determinazione sono state per noi un privilegio portandoci ad un "sogno" che si è sicuramente realizzato alla luce di un bilancio sportivo e sociale di tre intensi lunghi lustri. La generosità, la dedizione, la passione, l'impegno, la determinazione, la fedeltà, il sacrificio, la correttezza, la lealtà, sono la straordinaria e significativa certezza di questo encomiabile successo. Un punto di riferimento per tutti i giovani calciatori, uno straordinario supporto per lo spogliatoio, un valido collaboratore degli allenatori, un leale, rigoroso ed esigente "dirigente aggiunto" per il nostro sodalizio ed un autentico saggio e, quindi, perno insostituibile per la comunità sportiva e non. Il riconoscimento al nostro giocatore più rappresentativo lo interpretiamo anche come una gratificazione al lavoro di tutti i Presidenti, dirigenti, giocatori ed allenatori che in questi anni hanno operato con grande spirito volontaristico e sconfinata passione per favorire lo sviluppo dell'attività sportiva e la crescita dei giovani in un ambiente sano, educativo e formativo. Ringraziamo Roberto Mele per aver interpretato, in questi anni, il ruolo di autentico testimone di straordinaria lealtà e di significativa onestà per la comunità e per il nostro territorio».

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2016/2017