Sul futuro: «Vogliamo far crescere questa squadra»
Salvezza per l'Azzurra, parla il presidente Murru: «Ho visto la giusta concentrazione, non potevamo sbagliare»
All'Azzurra sono serviti i 90' supplementari dello spareggio play-out per mettere finalmente in cassaforte la salvezza: l'avversario non era dei più facili, perchè la Johannes, squadra dal grandissimo blasone, aveva già evidenziato nel corso della stagione di avere tutte le carte in regola per conquistare la permanenza in Seconda, ma con il secco 3 a 0 maturato domenica la compagine di Monserrato ha messo la parola fine, nel migliore dei modi, ad un'annata tribolata e ricca di insidie.
«Un risultato eccezionale – ammette senza mezzi termini Murru -, che questa squadra ha saputo conquistare in un campo caldo, nonostante gli ormai cronici problemi di organico; un aspetto che ci ha accompagnato, in negativo, per tutta la stagione: non è facile fare costantememente i conti con una media di 8 infortunati per volta, ma è andata decisamente bene».
Quale è stato l'elemento, se è possibile isolarne uno, che vi ha permesso di vincere la gara probabilmente più importante della stagione?
«I ragazzi sono entrati in campo con la giusta concentrazione, a differenza magari di altre occasioni in cui questo ci è venuto decisamente meno bene; ci siamo fatti trovare pronti al momento giusto, non potevamo sbagliare, e così è stato.
E' un aspetto che secondo me rappresenta la base più solida da cui partire in vista del futuro – continua il presidente -; la determinazione mostrata domenica potrebbe diventare la nostra arma migliore, in un girone, quello del cagliaritano, che si annuncia già difficilissimo allo stesso tempo entusiasmante, viste le retrocessioni e le mancate promozioni».
L'Azzurra ha quindi tutta l'intenzione di crescere e ritagliarsi un ruolo importante.
«Assolutamente si: partiremo dallo zoccolo duro di questa squadra, un telaio di sicuro affidamento, su cui tenteremo di innestare qualche elemento giovane e di talento, che ci possa permettere di fare il salto di qualità.
Mi sento comunque in dovere di ringraziare tutti i ragazzi che sino ad ora, con grande attaccamento a questa maglia, si sono impegnati al massimo per questo progetto, riuscendo a mantenere la categoria».
Dopo una prima parte di campionato piuttosto complicata, avete chiuso il girone di andata all'ultimo posto con 10 punti, vi siete decisamente riscattati, collezionando 18 punti nelle successive 15 gare; certo è che la fase centrale del vostro cammino, dati alla mano, è stata senza ombra di dubbio tribolata.
«In quella fase ci sono venute a mancare pedine importanti come ad esempio Ferrara, Bonu e Loddo, anche per infortuni gravi per cui è stato necessario un intervento.
Per una rosa come la nostra, sono assenze decisamente significative, che poi vanno ad incidere inevitabilmente sui risultati.
C'è stata inoltre la difficoltà legata relativi alla guida tecnica (con il presidente che ha vestito anche i panni dell'allenatore ndr), un contrattempo che ci ha costretto a correggere in corsa alcuni assetti e alcune strategie».
Il primo tassello da piazzare nel nuovo mosaico sarà quello relativo, appunto, al mister, ma il presidente assicura:
«Stiamo vagliando già diverse alternative; la nostra intenzione è continuare a sviluppare al meglio questo progetto, per toglierci più soddisfazioni possibili nei prossimi 2-3 anni»
Ad un certo punto, l'Azzurra sembrava ad un passo dalla salvezza diretta, ma qualcosa è andata storta.
«La sconfitta in casa con il Santo Stefano e i pareggi ottenuti contro Gerrei e Guasila ci hanno complicato terribilmente le cose; mancano all'appello 5 punti, che avrebbero potuto fare tranquillamente la differenza, classifica alla mano.
Sono convinto, e lo dico assolutamente senza presunzione, che con l'organico al completo questa squadra si sarebbe potuta piazzare tra le prime sette.
La controprova, me ne assumo tutte le responsabilità, arriverà nel prossimo torneo; io ci metto la faccia, vedremo poi se avrò ragione (ride)».
Quella dell'Azzurra è un'impresa che assume significati importanti, che vanno al di la del calcio:
«Questo risultato è dedicato, come per altro hanno avuto modo di fare già i ragazzi, al nostro presidente storico, Salvatore Murru, mio papà, che purtroppo non c'è più: non posso far altro che associarmi al resto della squadra».