Salvini si sdoppia e trascina il Budoni: «Preferisco punta che esterno ma i 5 gol sono merito della squadra»
A Budoni votano Matteo Salvini ma non quello della Lega Nord. Il club gallurese si gode l'inizio folgorante del suo attaccante fantasista, classe 1995, omonimo del politico lombardo e già a quota 5 gol segnati in 7 giornate superando di una rete lo score dello scorso anno in 30 partite.
Il 20enne di Avezzano è stato il grande protagonista della vittoria in rimonta dei biancocelesti a Castiadas con una doppietta decisiva per il 3-1 in trasferta che proietta il Budoni al nono posto con 9 punti. Il numero 10 della squadra di Bacciu si sta dimostrando l'uomo in più sottoporta cercando di ripercorrere la strada fatta lo scorso anno da Villa e Fontanella capaci di segnare 50 gol in due. «I miei ex compagni sono formidabili, di un'altra categoria - osserva il centrocampista-attaccante voluto l'anno scorso da Cerbone che lo ebbe ad Arzachena - Io quest'anno batto anche i rigori che poi fanno cifra. Sono già a quota 5 e sono contento però il merito è della squadra se riesco ad arrivare molto spesso in area di rigore e vicino alla porta». E anche del tecnico Bacciu che a volte lo schiera centrocampista esterno e poi lo sposta in corsa secondo attaccante in appoggio all'ariete Martinez, così come è capitato ad inizio ripresa a Castiadas. «Il mister ogni tanto varia - continua Salvini - mi trovo bene sia da esterno di centrocampo che da seconda punta. Domenica, nel primo tempo, ho forse toccato molti più palloni, nel secondo meno però sono arrivati i due gol, perché giocavo più vicino alla porta ed è poi il ruolo che preferisco».
Il fantasista cresciuto nel Pescara, che l'Arzachena prese quando con gli abruzzesi andò Spano, torna sul derby giocato nel Sarrabus: «Abbiamo iniziato il secondo tempo male rispetto a come avevamo chiuso il primo. Abbiamo preso gol subito dopo 10'-15' ma siamo stati bravi a rialzarci, a cambiare qualcosa in campo ma è cambiata soprattutto la mentalità, essere più vogliosi giocando più palla e non ci siamo limitati a buttar via il pallone. Complimenti alla squadra che ha saputo reagire». Autorete sfortunata di Nnamani e pareggio quasi immediato di Salvini su rigore, poi il sorpasso firmato dal sinistro sotto la traversa di Mastio e 3-1 finale del fantasista con un bel gol alla Del Piero con palla che si è infilata all'incrocio dei pali. «In precedenza avevo avuto un'occasione di testa - ricorda il biancoceleste - l'ho girata bene e me l'ha parata, ma il gioco aereo non è il mio forte. Per il secondo gol l'unica possibilità che avevo era rientrare col destro e calciare a giro, in area avevo solo quella giocata da fara e, per fortuna, è andata bene». Una vittoria che cancella il 4-0 di Ostia: «Per noi era fondamentale vincere, contro l'ex capolista il risultato è stato bugiardo e maturato prendendo tre gol negli ultimi minuti di gara. Non dico che potevamo pareggiare ma forse l'1-0 rispecchiava di più l'andamento della gara, così sembra che per gli avversari sia stato facile batterci». Ora il Budoni deve battere il ferro quando è caldo, le prossime due gare saranno altri due scontri-salvezza con San Cesareo e Flaminia. «Cercheremo di sfruttare subito il fattore campo, vincere col San Cesareo e continuare con la striscia positiva - dice Salvini - perché poi abbiamo un calendario un po' complicato con gare dure come quelle con Nuorese, Torres e Grosseto». Anche il 2-2 fatto in casa del Viterbo dice che le gare contro le grandi non hanno risultati così scontati. «A Viterbo abbiamo fatto una gran partita - chiosa Salvini - peccato che negli ultimi 20' siamo un po' calati di intensità. Siamo una squadra giovane, giocavamo in uno stadio importante e contro giocatori di grande valore, quando abbiamo preso il gol del 2-1 è stato difficile contenerli e non subire il pari».