«Il Guspini ha fatto tanti punti ma dobbiamo vincere»
Samassi, Illario carica: «Crediamo ancora nei playoff, vogliamo superare la Torre ma sappiamo che non possiamo più sbagliare»
Parola d’ordine, playoff. Il Samassi farà di tutto per centrare ancora l’obiettivo importante di inizio stagione, che sembrava lontano dopo una partenza difficile ma che era tornato alla portata con il quinto posto agguantato sei giornate fa e ora in mano della Torres che cercherà di far valere i 4 punti di vantaggio a tre giornate dalla fine. Il giovane centrocampista Gianluigi Illario fa capire qual è il termometro dello spogliatoio: «Noi ci crediamo sempre, c’è grande positività nel gruppo che non ha mai smesso di lottare, come ha dimostrato l’ultima vittoria di Valledoria, in un campo non semplice. Abbiamo Guspini, Tonara e Castiadas, impegni non facili ma neanche proibitivi, possiamo ancora superare la Torres, non è impossibile e noi giocatori, il mister Busanca, lo staff e la società ci crediamo ma sappiamo anche che non possiamo fare più passi falsi. Dobbiamo andare dritti per dritti verso l'obiettivo».
Dopo la sosta un bel test, il derby col Guspini
«Un avversario che ha fatto un sacco di punti nel girone di ritorno. Conosco mister Piras, l’ho avuto a Castiadas e Muravera, ha dato una marcia in più ad una squadra che all'andata faticava. Ci sono stati anche degli innesti giusti nel mercato e dei giovani ex Cagliari importanti. Bisogna fare loro i complimenti per essere riusciti a togliere fuori preziosi punti in gare difficili. Il derby del Mediocampidano è molto sentito, stiamo preparando bene la gara da una settimana e siamo tutti consapevoli che il Samassi deve vincere per forza dopo tutto ciò che abbiamo fatto. Sperando che la Torres inciampi col Castiadas, se noi dovessimo vincere il morale per noi salirebbe alle stelle»
Mancherà Angheleddu per squalifica
«Marcello è una pedina importante della nostra squadra, detta i tempi di gioco e dà equilibrio in mezzo al campo insieme con Sogus. Dispiace che non ci sia perché ci teneva moltissimo. Ho ricoperto il suo ruolo altre quattro volte, questa potrebbe essere la quinta, perciò spetterà anche a me dettare un po' tempi, in allenamento vedo che i compagni mi danno più palla»
Tre sconfitte nelle ultime sei gare, qual è quella per recriminare tra Sorso, Taloro e Uri?
«A Sorso abbiamo perso 2-0 subendo gol su una palla inattiva nella quale c’era un fuorigioco non segnalato e con un gran gol di Pulina nato su un fallo non fischiato a Passoni. Ma è anche vero che non eravamo al meglio perché reduci dall’influenza che aveva colpito buona parte del gruppo. Col Taloro abbiamo fatto gol con Passoni e fallito il raddoppio subendo quasi niente, al massimo doveva finire 1-1 ma ci sono stati un po’ di fattori, il loro agonismo spinti dal tifo, il campo che non agevola le buone giocate e un po' per l’arbitraggio ma la sconfitta immeritata è stata quella con l’Atletico Uri. Hanno sbagliato il calcio di rigore e poi fatto il gol sugli sviluppi di un angolo, noi abbiamo fatto tanti tiri in porta, conquisato punizioni dal limite ma il portiere ha tolto tutto e allora non puoi farci niente, statistiche alla mano è stata sfortuna, sul piano fisico e della cattiveria ci siamo stati»
Sei arrivato a dicembre, che ambiente hai trovato?
«Una bella realtà. I giocatori di maggior esperienza come Angheleddu, Manis e Vignati ci mettono personalità e una carica impressionante, sono stato accolto bene sin dal primo momento, con alcuni siamo stati compagni al Muravera con gli altri ci siamo bene o male incontrati da avversari. Si è creato un bel gruppo, bravissimo l'allenatore Busanca sia sul piano del lavoro che dal lato umano, e cerco di ripagare la fiducia che mi dà»
Tre gol tra Samassi e Ghilarza, soddisfatto?
«Sono molto soddisfatto per quello che ho passato, la rottura del naso mi ha tenuto fuori 5 settimane, sono stato fermo altre 2 settimane per un problema al tendine, 7 gare senza giocare incidono nello score. All'Orrolese ho segnato sia col Ghilarza che col Samassi e poi ho fatto il gol dell'ex al Muravera. Sono stato impiegato centrale, esterno e anche terzino, l'interno è il mio ruolo ma ho sempre dato al massimo. Vado più spesso a calciare da fuori, qualche gol in più spero ancora di farne e di arrivare all'obiettivo di 5-6 gol»
Che difficoltà hai trovato al primo anno da non fuoriquota
«O sei carne o pesce. Ad inizio anno ho trovato difficoltà molto elevate perché, pur avendo fatto diverse presenze in serie D, l'auspicio a luglio e agosto era quello di trovare squadra. Mi sono sempre allenato e poi ho messo l'anima in pace, ringrazio il Ghilarza per la possibilità che mi ha dato. In Eccellenza può sembrare un passo indietro ma l'ho fatto per farne uno o due in avanti. Voglio riconquistare la categoria attraverso le prestazioni e la crescita, il mio sogno resta sempre quello di giocare nei professionisti, non ho mai smesso di crederci. Quando vai a giocare con compagni di grande esperienza devi imparare da loro, sono formidabili e ti danno consigli per la crescita e come interpretare la gara. Io mi sono messo al servizio della squadra, in silenzio per ritagliarmi un posto, in settimana cerco sempre di confermarmi»