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Samuele Curreli, gioie e rimpianti di un bomber: «Al Lanusei volevo lasciare il segno ma c'era poco spazio, ora faccio i gol per salvare il Carloforte»
«Ringrazio i tifosi e i compagni, specie Masia»

Samuele Curreli, gioie e rimpianti di un bomber: «Al Lanusei volevo lasciare il segno ma c'era poco spazio, ora faccio i gol per salvare il Carloforte»

Un impatto folgorante con la serie D e due gol in campi pesanti come quelli di Grosseto e Viterbo, poi il ritorno in Promozione. Samuele Curreli è un attaccante di indubbie capacità, ha tecnica, fantasia e un sinistro di rara potenza e precisione. Gioca molto d'istinto, quello che poi lo ha portato a rompere con il Lanusei e scegliere di tornare nel Sulcis per vestire la maglia del Carloforte. Da giocatore capace di spaccare le gare anche a gara in corso, il 27enne di Narcao è stato scaricato dal club ogliastrino che pure aveva scommesso su di lui ad inizio settembre. La rottura del rapporto da giocatore e società si è avuta dopo la gara col Budoni del 22 novembre scorso, nella quale Curreli aveva giocato gli ultimi 20' dopo aver disputato le precedenti tre gare da titolare. «La panchina contro il Budoni non me l'aspettavo e mi ha fatto arrabbiare - dice l'attaccante ex Frassinetti Elmas - perciò avevo espresso alla società l'intenzione di andare via. Probabilmente, in virtù di questo, mi è stato comunicato che sarei partito a dicembre. Non è stato mio intento non andare a Ostia, voglio precisarlo»

 

Samuele Curreli ha lasciato il Lanusei per andare al CarloforteMa visto che si sapeva che Pulina stava andando via, non era il caso di stare calmo per una panchina fatta visto che avresti trovato più spazio probabilmente?

«È stata la società ad avere fretta perché il venerdì prima della gara contro l'Ostia (del 29 novembre, ndr) ho ricevuto il messaggio che sarei stato uno di quei giocatori che a dicembre doveva partire. Ammetto di aver espresso in precedenza il mio malcontento ma, alla fine dei conti, sarei restato»

Come vi siete lasciati? 

«Con la società non ho niente, non mi hanno fatto mai mancare nulla e anche col mister Loi i rapporti sono buoni. Mi dispiace solo non aver lasciato il segno col Lanusei, avrei voluto avere più spazio. Dopo aver giocato certe partite mi sono accorto che potevo fare bene, senza dimenticare di aver segnato in due campi "veri" e fatto bene anche in casa contro una signora squadra come l'Albalonga visto che procurato l'espulsione di un avversario e la punizione del due a zero»

E coi compagni che rapporti c'erano?

«È stato brutto essermene andato via senza salutare e dire niente neanche nello spogliatoio. Quando ho ricevuto la notizia che la società aveva deciso di mettermi sul mercato ho deciso, per me è stato un brutto colpo, mi sono arrabbiato e non sono andato al campo. Voglio cogliere questa opportunità per ringraziare tutti i miei compagni, in particolare Mario Masia, un vero capitano e grande giocatore, se il Lanusei sta facendo bene molti meriti ce li ha lui. E vorrei pure ringraziare la gente di Lanusei per come mi hanno trattato e voluto bene, ancora mi mandano messaggi, se fosse dipeso da loro avrei giocato sempre»  

Come valuti questa prima esperienza in serie D?

«Giocare a partita in corso non era facile anche perché il più delle volte sono entrato quando il risultato era negativo, come a Grosseto che perdevamo due a zero. In quella gara mi sono sentito di aver fatto la differenza ma ero anche consapevole di avere due attaccanti di reparto forti come Figos e Pulina che hanno già fatto questi campionati. Ecco forse mi ha penalizzato il fatto che per me era la prima volta in serie D»

Perché la scelta di Carloforte? Avevi comunque un buon mercato in Eccellenza

«Mi voleva il Monastir, Selargius e il Ghilarza, che mi avrebbe fatto giocare subito per la semifinale di Coppa Italia. Alla fine ho scelto Carloforte perché è vicina al mio paese (Narcao, ndr) con la mia fidanzata e la mia famiglia. E poi per il lavoro, il presidente mi ha voluto fortemente e mi ha accontentato»

Basteranno i gol di Curreli per la salvezza del Carloforte?

«È tosta, ma cercheremo di salvarci in qualsiasi modo. In casa sarà dura per tutti venire a fare punti, tra le mura amiche costruiremo la salvezza, così come abbiamo dimostrato domenica scorsa contro il Senorbì. Hp fatto subito gol e continuerò a far di tutto per ripagare la fiducia di questa società, composta da persone eccezionali. Ora ci aspetta una gara proibitiva in casa della capolista Orrolese ma ci proveremo»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
13 Andata
Girone A