Sarde all'asciutto, solo pareggi e il Budoni cade a Sora

L'ultima dell'anno si chiude senza vittorie per le cinque squadre sarde. Una sconfitta (Budoni) e quattro pareggi è il magro bottino nell'ultima di andata, metà campionato che ha riservato molte più note liete di quanto non si pensasse alla vigilia del torneo, considerato quasi proibitivo per le squadre isolane. E, invece, tre (Budoni, Porto Torres e Selargius) su cinque sono in lotta playoff, una (Arzachena) potrebbe rientrarci mentre annaspa il solo Progetto Sant'Elia che appare in netta ripresa e pronto a cambiare marcia nella seconda parte del torneo.

SORA-BUDONI 1-0

Seconda sconfitta stagionale per i ragazzi di Giuseppe Bacciu, incapaci di risalire la china nella gara di Sora dopo aver subito il gol a freddo del camerunense Fankà al 1'. I galluresi ci mettono un po' a riprendersi e aspettano la ripresa per tentare la rimonta. La reazione c'è ma gli attacchi sono sterili e, contro una difesa ben schierata, emerge la lacuna d'organico del Budoni che in avanti non ha una punta forte di testa. Tante mischie ma mai la stoccata vincente. Arriva un ko indolore perché fa il paio con quello del Marino, la seconda piazza è salva ma il Salerno scappa a +6. In ogni caso non si può non notare che i galluresi hanno intascato tre-quarti di salvezza in un solo girone. Non è un miracolo ma il frutto di programmazione societaria e lavoro sul campo di un tecnico bravo come Bacciu, alla prima esperienza da responsabile della prima squadra, e di un parco giocatori (giovani e anziani) all'altezza della categoria.

PALESTRINA-PORTO TORRES 2-2

Continua il lento e inesorabile scivolamento all'indietro del Porto Torres che, da quando non riesce più a vincere in casa, si è portato ai limiti dei playoff. Il pareggio in trasferta col Palestrina non è da buttar via ma salgono a cinque le partite senza vittoria della squadra di Seba Pinna. I turritani sono stati bravi a rimediare all'iniziale svantaggio di Corradino al 19' con le reti di Borrotzu su rigore al 36' e di Oggiano di testa al 45'. Nella ripresa, però, Tarantino firma subito il pari mentre il tantativo di vittoria con Fadda si infrange contro il palo. Per mister Pinna, alla settima gara della sua gestione, sono 10 i punti raccolti in 7 gare, una media di 1,4 punti a partita inferiore rispetto a quella del predecessore Gianluca Hervatin (16 punti in 10 gare) che è di 1,6. Nel cambio in panchina il presidente Piras si aspettava anche un cambio di marcia, che si spera avvenga ora nel girone di ritorno nel quale squadre come Fidene, Astrea, Selargius e Arzachena proveranno a inserirsi nel discorso playoff.

SELARGIUS-BOVILLE 0-0

L'occasione migliore per tornare alla vittoria da giocarsi al minimo delle possibilità. Il Selargius incontrava il fanalino di coda Boville che aveva raccolto un punto nelle ultime 12 partite ma è stata costretta a scendere in campo senza undici giocatori, tra squalificati (D'Agostino, Rais, Piras, Antonio Lai, Botarelli) e infortunati (Farci, Garau, Piselli, Mainas, Surano, Mancosu). Lo 0-0 finale deve essere visto in maniera positiva perché, seppure Caboni e Nurchi hanno fallito due ghiotte occasioni, i laziali hanno avuto la loro grande chance di vincere la gara con il rigore di Hasa (espulso Porcu per fallo da ultimo uomo) che Pisano è riuscito a neutralizzare quando mancavano 7' al termine.

ARZACHENA-CYNTHIA 1-1

Altro pareggio per la squadra di Virgilio Perra che non riesce a capitalizzare al meglio il gol-lampo di Federico Melis dopo 1' di gioco (bel pallonetto su assist di Angheleddu). Al 20' fortunoso il pari dei genzanesi con la palombella di Franceschi che sorprende Onesti. Gli smeraldini ci provano per tutto il secondo tempo ma non trovano la stoccata vincente con Figos e Angheleddu, nel finale c'è l'occasionissima per Mammetti (salva Pinna sulla linea) e quella di Cappai (para Boccolini). Per l'Arzachena è il quinto risultato utile di fila ma con quattro pareggi che non portano al decollo in classifica.

PROGETTO SANT'ELIA-ASTREA 1-1

Non arriva il bis per Bernardo Mereu, questa volta a tutti gli effetti sulla panchina dei cagliaritani. Contro l'Astrea, Atzori e compagni hanno disputato un ottimo primo nel quale Virdis e Cordeddu non hanno trovato lo spiraglio per concretizzare la supremazia di gioco e di occasioni. Nella ripresa le cose si sono messe subito male con il vantaggio al 3' dei "penitenziari" con Di Iorio (colpo di testa), la tortuosa rincorsa (Di Leo salva su Di Benedetto) si materializza con il rigore trasformato da Virdis al 30' ma, con l'uomo in più per l'espulsione di Ugolini, il Sant'Elia non ha più la lucidità per piazzare il colpo da tre punti. Prima di Natale c'è l'ultimo sforzo col recupero di mercoledì a Boville nel quale sono in palio punti doppi per la salvezza.