I rossoblù salvi in C, i biancocelesti tornano in D dopo un anno
Sassari festeggia con Torres e Latte Dolce: giovedì l'amichevole al Vanni Sanna
Un anno fa si trovavano l'una di fronte all'altra per raggiungere obiettivi diversi: la Torres, per tentare il salto in serie C con la seconda via dopo aver visto sfuggire il primo posto; il Latte Dolce per cercare di evitare le ultime due posizioni che portavano in Eccellenza. I rossoblù hanno centrato il salto nei "pro" con la vittoria dei playoff e il conseguente ripescaggio; i biancocelesti non sono riusciti a conservare la categoria. Ora, invece, sarà Sassari intera a festeggiare le due principali squadre cittadine dopo che ciascuna ha raggiunto l'obiettivo massimo stagionale: la Torres si è salvato in Lega Pro all'ultima giornata, il Latte Dolce ha vinto il campionato di Eccellenza all'ultima giornata.
I rossoblù di Alfonso Greco e i biancocelesti di Mauro Giorico si ritroveranno al Vanni Sanna giovedì 27 per una amichevole-festa che riunirà le due tifoserie a partire dalla 17.30 con ingresso gratuito.
«Non era facile ripartire in un campionato inferiore e trovare subito i giusti equilibri per stare lì davanti - dice Giorico commentando la vittoria in Eccellenza - L’inizio è stato preoccupante perché il Budoni aveva vinto le prime 7 partite, mentre noi ci siamo ritrovati costretti a inseguire già dalla seconda giornata, dopo il pareggio contro il Sant’Elena. Poi, però se si va a rileggere la classifica si scopre che nel corso della stagione siamo stati davanti a tutti in 14 giornate e a pari punti con il Budoni in 13; i galluresi, invece, dal canto loro sono stati davanti a noi nei restanti 11 turni. Anche alla luce di questo aspetto, si può dire che abbiamo meritato di vincere il campionato. Inoltre, abbiamo perso solo tre partite, una delle quali contro il Budoni, mentre i galluresi ne hanno perse 5. Abbiamo subito due gol in più loro, ma ne abbiamo fatti otto in più. Questo significa che eravamo un gruppo che ha sempre cercato di giocare a calcio nel miglior modo possibile. Non abbiamo il capocannoniere del torneo, ma i nostri gol sono stati distribuiti equamente con Scognamillo (14), Cabeccia (13), Celin (11), Kaio (9) e Saba (9). Una squadra che vuole vincere il campionato necessita di questo tipo di cose».
Giorico, che 326 giorni prima aveva provato l'amarezza della retrocessione dopo la sconfitta ad Arzachena, ricorda il punto di svolta della stagione: «La partita di Budoni ci ha fatto capire che meritavamo la promozione. All’andata abbiamo vinto 4-0, mentre al ritorno abbiamo perso 2-1 con due reti regolari annullate. Abbiamo giocato una partita a viso aperto dominando nei primi 45’: posso dire che mi è piaciuto il piglio con cui questa squadra è andata a giocare nel campo della favorita. Dopo quella sconfitta abbiamo capito di potercela fare ed eravamo consapevoli del fatto che avremmo dovuto provarci partita dopo partita. Negli ultimi turni la squadra si è espressa ancora meglio rispetto alle precedenti gare, anche perché contro il Budoni abbiamo perso Kaio e Celin e le loro squalifiche si sommavano a quelle dei giocatori che raggiungevano le 5 o le 10 ammonizioni. Nelle successive partite ci siamo ritrovati a giocare senza due/tre elementi e questo poteva pesare, ma tutti sono stati bravi a dare il loro contributo. Il nostro finale di stagione è stato incredibile e siamo stati capaci di vincere 9 partite su 10. Le abbiamo vinte meritatamente tutte ottenendo successi in campi difficili come Carbonia e Iglesias. Questa è una vittoria voluta dai dirigenti, dallo staff e dai giocatori. E posso dire che vittoria più meritata di così non ci possa essere. Tutti quanti hanno contribuito al successo e sono contentissimo di quello che hanno dato questi ragazzi. Complimenti a questa squadra».