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Fabio Argiolas, attaccante, Selargius
«Non potevo smettere dopo l'infortunio, mi mancherà lo spogliatoio»

Selargius, Fabio Argiolas dice stop: «La scelta è definitiva, per 25 anni è stato bello e mi sono divertito»

La pioggerella per nascondere qualche lacrima, ad inizio gara, con la consegna della maglia numero 11 da parte del presidente Giorgio Salis, poi la salvezza del Selargius con il 5-2 all'Arborea grazie anche alla sua doppietta e un'uscita dal campo tra gli applausi. Fabio Argiolas dice stop dopo venticinque campionati coi "grandi", appende le scarpette al chiodo e continuerà con la sua seconda grande passione, quella per il Padbol.

La gara di domenica, quindi, è stato l'ultima ufficiale per l'attaccante classe 1983 che iniziò la carriera nelle giovanili dell'Atletico Calcio vincendo l'Eccellenza con la prima squadra nel 2000-01 e giocando due anni in serie D, prosegue al Quartu 2000 in Eccellenza (dal 2003-07) e col Selargius (dal 2007 al 2009) con cui conquistò la serie D vincendo i playoff nazionali. Poi la parentesi nelle Marche tra Civitanovese (serie D), Ancona (vittoria in Eccellenza) e Montegranaro (vittoria nella finale playoff nazionali contro il Latte Dolce) e il ritorno in Sardegna per vestire le maglie di Pula, Orrolese e, dal 2015, quella della Ferrini (101 gol coi cagliaritani in Eccellenza) fino a due anni fa quando, smaltito il grave infortunio al ginocchio, riveste la maglia granata e contribuisce alle ultime due salvezze dei campidanesi.

«La scelta è definitiva - dice il bomber Argiolas - Purtroppo, quella con l'Arborea è stata la mia ultima partita ma è stato bello e in questi 25 anni mi sono divertito. Non ho mai tenuto il conto dei gol fatti, ricordo solo i 101 segnati con la maglia della Ferrini. Non ho nulla da rimproverarmi e consiglio a tutti di non mollare e divertirsi sempre perché, se non si arriva nei professionisti, ci si diverte tanto anche nei dilettanti. Per me sarebbe stato brutto smettere dopo l'infortunio, dovevo vincere io e ho giocato altri due anni. Ho chiuso quest'anno con 12 gol e credo sia andata bene». 

A fine gara, tra i tanti abbracci, quello prolungato col tecnico Giordano: «Franco vuol dire tanto per me, è una persona che stimo sia come allenatore che uomo. Ė difficile vivere questi momenti ma sono belli. Il futuro? Non so cosa farò, non ho ancora le idee chiare ma sicuramente rimarrò nel calcio con un occhio sempre al Padbol, così mi muovo di più». Nessun tentennamento sul flash più nitido della sua carriera: «I ricordi più belli sono quelli vissuti negli spogliatoi in tutto e per tutto. Chi mi conosce sa che con me qualche risata se l'è fatta. E sarà la parte del calcio che mi mancherà di più».

 

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Campionato:
Stagione:
2024/2025