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Solo un pari per la San Marco, Villamassargia e Orrolese si accontentano di un punto

Semaforo verde per Arborea e La Palma; è già il Carbonia di Cacciuto, il Vecchio Borgo passa a Villasor

Partenza positiva per Arborea e Carbonia e La Palma,, che si prendono subito i primi tre punti in palio della stagione: vittorie interne per i ragazzi di Firinu, 2 a 0 al Sant'Elena, e per i sulcitani di Piras, che si aggiudicano il big-match contro il Selargius grazie ad una rete di Cacciuto. Colpo in trasferta anche per la compagine guidata da mister Madau, che rifila tre sberle a domicilio al Carloforte in uno degli appuntamenti più delicati di tutto il torneo. Sorride anche mister Miro Murgia, che con il suo Vecchio Borgo Sant'Elia passa in casa della matricola Villasor.
Quattro i pareggi, con San Marco e Orrolese che tornano a casa dalle trasferte di Arzana e Villamassargia con un punticino in tasca.

Il Carbonia parte subito con il piede giusto, colleziona la prima vittoria e manda già un messaggio alle rivali: battere il Selargius di mister Pierpaolo Piras non è stato di certo impresa facile, e proprio per questo i tre punti messi in cassaforte hanno un sapore tutto particolare. Si parte subito con quella che rischia davvero di diventare una costante: il gol di Cacciuto che risolve tutti i problemi dei suoi a dieci minuti dal termine. La partenza è tutta di marca bianco-blu: passano appena 14' e Luca Orgiana irrompe prepotentemente in area di rigore avversaria, Alessio Cossu commette fallo nel tentativo di ostacolare l'avversario, per il direttore di gara Senes è calcio di rigore, ma dal dischetto Cacciuto spara incredibilmente a lato. Il Carbonia non demorde e prova a scardinare l'attenta retroguardia ospite con le giocate di Momo Cosa, con Chessa che mette una pezza per i suoi in extremis, e ancora con Cacciuto, la cui mira però non è sufficientemente precisa. Nella ripresa i locali cercano di mantenere costante la pressione nei confronti della difesa avversaria, ma Casti e soci fanno davvero buona guardia. In avanti Frau prova a scuotere i selargini, ma Boi spegne il pericolo sul nascere. Il Carbonia però vuole vincere: ci provano Foddi e Cacciuto, vicinissimi al gol, ma il punteggio non si sblocca. A dieci dalla fine l'episodio che decide la gara: Foddi serve Cacciuto che si libera benissimo alla conclusione e centra l'angolino basso, con Casti che non può nulla.

Domenica da incorniciare anche per l'Arborea di mister Firinu che si gode il secco 2 a 0 rifilato al Sant'Elena del neo tecnico Ravastini: una prova decisamente brillante per i padroni di casa che controllano con buona personalità la gara; dopo un tentativo in apertura di Pirroni, per gli ospiti, ci pensa Peddoni a firmare il vantaggio, capitalizzando al massimo un infortunio del portiere Aramu.
L'attaccante è scatenato e ha la palla del raddoppio alla mezz'ora, ma non riesce a trasformare in gol il bel suggerimento di Motzo. Ci prova anche Mureddu, ma senza esiti. La replica del Sant'Elena nel finale di tempo, ma Lombardi controlla bene il tentativo di Mulas. Nella ripresa il Sant'Elena parte forte a caccia del pari, ma la difesa dell'Arborea non si scompone. I locali cercano dunque il colpo del ko, che arriva a dieci dal termine con una perfetta ripartenza orchestrata da Musu che invita alla fuga Sanna, bravo ad anticipare con un tocco morbido Aramu in disperata uscita.

Il campionato del La Palma si apre con il botto: la vittoria in casa del Carloforte fa rumore, vuoi per la difficoltà assoluta della trasferta, e sia anche per il punteggio, un largo 3 a 0 che riempie di fiducia e ottimismo mister Madau, che torna a Cagliari con tre punti pesanti in tasca e tante buone sensazioni. Pronti via e la partita si infiamma: al 10' infatti Nepitella corregge in rete, di testa, il bello spunto di Sanna. Passano appena 120' secondi e il La Palma cala il raddoppio, con grande cinismo: azione manovrata e rapida che porta Loi sul fondo, palla in mezzo per Baldussi che da ottima posizione non può permettersi il lusso di sbagliare, ed infatti insacca.
Il Carloforte ci mette 35' per riprendersi dal brutto shock iniziale: Luxoro tenta di suonare la sveglia per i suoi, Sanna si rifugia in calcio d'angolo sulla conclusione dell'attaccante avversario. Nel finale di tempo, il La Palma si riprende la scena, prima con Curreli, murato in extremis, poi con Sarigu, bravo Grosso nell'occasione a dire di no.
Ad inizio ripresa, il La Palma scrive l'ultimo capitolo di una domenica praticamente perfetta: Siddu si libera bene per la conclusione e trova l'angolo lontano alle spalle di Grosso. Il Carloforte si sgonfia progressivamente ed incassa il primo ko.

Colpo grosso anche per il Vecchio Borgo Sant'Elia di mister Murgia che batte per 3 a 1 la matricola campidanese del Villasor, in una gara combattuta e piuttosto equilibrata, almeno nel primo tempo, dove i ragazzi di Soru hanno tenuto testa agli avversari, che possono contare ovviamente su una maggiore esperienza nella categoria, cosa che, in alcuni frangenti, è risultata determinante.
Il gol dei cagliaritani arriva dopo dieci minuti: Casula si avventa su una corta respinta della difesa del Villasor e dal limite sferra una botta in contro balzo che non perdona l'incolpevole Palla. Lo stesso Casula però sarà costretto poco dopo ad abbandonare il campo per un brutto infortunio al naso, in seguito ad un contrasto aereo ad alta tensione con Jatta. I sorresi reagiscono, trascinati dal loro leader Mingoia che al 21' ci prova con una conclusione dalla distanza ma Granata si rifugia in corner, senza troppi problemi. La pressione dei padroni di casa aumenta: ci prova ancora Mingoia, su punizione, ma la sfera termina sul fondo. Alla mezz'ora, il meritato pareggio per i ragazzi di Soru: su un'incursione di Contu, la palla termina, dopo un batti e ribatti, dalle parti di Becciu che da pochi passi appoggia comodamente in rete. Nel finale di tempo ci prova Fadda, per i locali, su punizione; dall'altra parte occasione per Pibiri, sempre su calcio piazzato, ma senza esito.
Nella ripresa il Villasor prova a spingere con Fadda e Jatta, ma Granata non corre particolari rischi; al 10' ancora Marco Mingoia protagonista su calcio da fermo, con una conclusione velenosa che si spegne sull'esterno della rete. Sarà l'ultima grande occasione per l'esperto attaccante, che al 23' lascia i suoi in 10 dopo un diverbio con il direttore di gara in seguito ad una punizione dal limite assegnata ai cagliaritani, ma l'espulsione è apparsa comunque troppo frettolosa. Della battuta del piazzato si incarica Pibiri, conclusione insidiosa che non inquadra però la porta. In precedenza, da segnalare l'ottimo spunto del giovanissimo Cherchi, che prova ad incunearsi in area di rigore del Villasor.
Alla mezz'ora, l'episodio che sposta gli equilibri del match: calcio di rigore, contestato dai sorresi, in favore del Sant'Elia: dal dischetto Pibiri spiazza Palla. Il Villasor accusa il colpo ma cerca di rientrare in gara: Jatta serve in profondità Passoni che non riesce però ad anticipare Granata per una questione di centimetri. Nel finale, gli ospiti mettono definitivamente al sicuro il risultato: punizione di seconda assegnato per un retropassaggio, probabilmente involontario, di un difensore del Villasor verso Palla, Floris trasforma con una conclusione perfetta.

Trasferta delicatissima per la San Marco Assemini di mister Spini, attesa da un Idolo che si presenta in ottima condizione e mette più di un brivido ad una delle compagini più attrezzate del torneo: ne viene fuori un pari, carico di spettacolo e colpi di scena, con il punteggio di 2 a 2. Primo squillo della gara per Todde, che carica di veleno un calcio di punizione che per poco non sorprende Mattana, che si salva con l'aiuto del palo. Sul conseguente calcio d'angolo, Bonicelli anticipa tutti di testa e insacca. L'Idolo controlla bene il match ma al 34' subisce il gol del pari ad opera di Piras, a dieci dal riposo, che ribadisce in rete una respinta di Salis, bravissimo ad opporsi al tentativo di Porcu. Galvanizzati dalla rete, gli asseminesi spingono ancora sull'acceleratore: ancora Porcu protagonista con una conclusione pericolosissima, ma l'Idolo si salva. Nella ripresa i ragazzi di Piras contengono bene le sfuriate degli ospiti ma non disdegnano di affacciarsi in avanti, come al 22' quando Mameli batte un calcio d'angolo che trova Giolitti pronto a deviare verso il centro dell'area in favore di Ferreli, colpo di testa precisissimo e palla in fondo al sacco alle spalle di Mattana. L'Idolo a quel punto potrebbe addirittura sferrare il colpo di grazia, ma Lai non è sufficientemente freddo nel momento cruciale. La San Marco tira un sospiro di sollievo e a dieci dal novantesimo acciuffa il definitivo pari: calcio di rigore conquistato da Mastromarino, Fanni si incarica della battuta e non sbaglia.

Termina con il medesimo punteggio anche il confronto tra Villamassargia e Orrolese: buon punto per la compagine neo promossa allenata ancora da Murru, che accarezza per un attimo anche il sogno della vittoria contro la compagine guidata da mister Falco. Gli ospiti sbloccano il punteggio al 35' grazie ad uno sfortunatissimo autogol di Podda; passano cinque minuti però e Milia rimette tutto apposto trasformando un penalty. Il secondo tempo si apre con il gol di Iesu, che vale per il sorpasso del Villamassargia. Al 25' però, Vitellaro capitalizza al massimo una disattenzione della difesa di casa e trova il definitivo pareggio.
Si chiude in parità, ma con il punteggio di 1 a 1, anche il confronto tra Gonnosfanadiga e Seulo: partita condizionata dal grande caldo, con i bianco verdi allenati da Incani che tengono ottimamente il campo contro la compagine di Floris: i padroni di casa punzecchiano Sanna con le giocate di Tomasi, tra i più intraprendenti per i suoi, ma il punteggio non si schioda. Il Seulo si affida alle giocate di Jacopo Boi, ma per Galliano si tratta comunque di un pomeriggio piuttosto tranquillo.
Nella ripresa il Seulo si dimostra più intraprendete: sale in cattedra Secci che cerca di suonare la carica per i suoi, qualche brivido di troppo per Galliano che comunque riesce a cavarsela senza danni anche in occasione dell'incursione, pericolosissima, di Pinna. I botti esplodono nel finale: Vaccargiu non trova il tempo per concretizzare, da ottima posizione, il grande lavoro di Tomasi; dall'altra parte Manca brucia in velocità la retroguardia avversaria e ingaggia un duello con Galliano che il portiere perde soltanto sulla ribattuta. Il Gonnos non si arrende e trova il pareggio nel finale: punizione insidiosissima battuta da Rais, Sanna si salva come può ma viene condannato dalla deviazione, fatale, del suo compagno di reparto Melis.
Termina a reti bianche il confronto tra l'Andromeda e la Monteponi: gli ospiti si affacciano subito dalle parti di Angioni con Dessì, su punizione, che prima chama in causa il portiere avversario e poi innesca pericolosamente Flumini, che sfiora il gol con una bella deviazione. A cinque dal riposo, occasionissima anche per i giallo neri, con Olla che conquista un calcio di rigore ma dal dischetto sciupa tutto. Lo stesso Olla apre le ostilità nella ripresa con la specialità della casa, una punizione battuta magistralmente con Rubbiani chiamato agli straordinari per evitare il peggio. Scampato il pericolo, si rivede la Monteponi con Monni, ben assistito da Martini. I padroni di casa rimangono in dieci uomini, espulso Farci, ma resistono agli assalti dei rosso-blu che ci provano in tutti i modi ma non sfondano.



Davide Onnis

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A