Il tecnico: «Col San Teodoro volevamo vincere»
Serramanna, Ruggiero ci crede: «Bravi i miei giovani ma per la salvezza ci vuole più cattiveria»
Voleva la vittoria nell'anticipo col San Teodoro ma alla fine si accontenta del pareggio per 1-1 perché, alla luce dei risultati della domenica, il punto conquistato in rimonta permette al Serramanna di aumentare il distacco dalla zona playout. Il tecnico Mariano Ruggiero analizza così la classifica: «Siamo 4 punti sopra le squadre che ora farebbero gli spareggi, sabato volevamo tornare alla vittoria dopo 4 partite ma ricordiamoci che avevamo di fronte un San Teodoro che ha giocatori importanti ed esperti in squadra e veniva da tre vittorie di fila. Abbiamo guadagnato un punto su Samassi, Calangianus e Alghero e tenuto il distacco immutato sul Sant'Elia. Importante la vittoria del Tempio proprio contro l'Alghero perché fa capire che tutte le squadre, nessuna esclusa, credono nella salvezza».
Il Serramanna ha conquistato 22 punti in 20 partite, ha anche chiuso il girone d'andata al 7° posto ma la frenata dell'ultimo mese (2 punti in 5 gare) ha fatto capire che la strada per mantenere la categoria è ancora lunga: «Siamo una matricola e una rosa con l'età media tra le più basse del campionato - osserva il tecnico argentino a Serramanna dal 2002 quando giocò nella Gialeto - questo è il campionato che dovevamo fare, di sofferenza e di soddisfazione per aver puntato su tanti giovani. Questa è la filosofia della società, un progetto che ho sposato in pieno quando sono stato richiamato proprio in occasione della gara d'andata a San Teodoro». E con orgoglio aggiunge: «Devo dire che, a parte il Porto Corallo, nessun avversario ci ha mai messo sotto». Per Aresu e compagni, infatti, anche la soddisfazione di aver fermato tre giornate fa la Nuorese in trasferta. «Giocando con il portiere Concas del '97 - ricorda Ruggiero - e subendo il gol del pari a 15' dalla fine». Sabato, invece, si stava prospettando il terzo 0-1 casalingo di fila: «Non meritavamo di perdere, così come contro Sanluri e Calangianus. C'era molto vento e il campo era pesante perciò non era facile costruire azioni, a noi ci ha penalizzati perché cerchiamo sempre di giocare la palla. Ma siamo partiti con la voglia giusta, potevamo segnare in qualche palla inattiva ma poi siamo andati sotto con un tiro da centrocampo che ha sorpreso il nostro portiere». Nella ripresa tanti cambi in attacco ma il pareggio è arrivato per merito del difensore Mascia: «Maurizio è stato bravo e pronto a metter dentro quella palla in area di rigore avversaria. Ho iniziato la gara senza dar loro un riferimento in attacco, poi ho fatto entrare Nicola Satta per fare coppia con Ligas, e Montis per essere più pericoloso sulle fasce. Alla fine siamo riusciti a raddrizzare la partita che ci permette di ripartire dopo la sconfitta col Taloro». La trasferta di Gavoi era stata affrontata senza la spina dorsale della squadra con il difensore Spanu, il regista Usai e il bomber Ligas out per squalifica: «Assenze pesanti, ma l'approccio alla gara è stato sbagliato e quando ti ritrovi sotto di due gol dopo 15' capisci che c'è poco da fare».
L'ex regista di Gialeto e Sanluri, 41 anni a maggio, è contento del campionato dei suoi anche se spesso chiede loro una maggior cattiveria: «Stanno crescendo e facendo bene ma devono imparare a metterci più carattere. Loro vengono da un campionato di Promozione vinto dove tutto andava bene e hanno conosciuto poche sconfitte. L'Eccellenza è tosta, ci sono giocatori di categoria superiore e molto esperti, come lo è il Valledoria il nostro prossimo avversario che ha battuto la Nuorese e vorrà riscattare la sconfitta col Taloro». Ma poi nelle successive quattro giornate tre scontri diretti: «Dobbiamo vincere la prossima in casa contro il Sant'Elia e almeno non perdere con La Palma e Alghero. Ma a queste gare ci penseremo più avanti ora c'è la trasferta di Valledoria che affronteremo senza lo squalificato Ligas». L'attaccante ex Atletico Elmas è stato espulso sabato scorso contro il San Teodoro subito la rete del pareggio di Mascia.