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Matteo Secchi, Tergu Plubium, Nicola Balloi, Tortolì
I due 17enni titolari nella gara di sabato vinta dagli ogliastrini

Sfida tra classe 2000. L'ex Cagliari Nicola Balloi: «A Tortolì sto benissimo, qui è un altro calcio». Matteo Secchi: «Ringrazio il Tergu, sono ambizioso ma resto umile»

Uno arriva dal Cagliari e fa l'attaccante esterno, l'altro è cresciuto nella Don Bosco Nulvi e gioca interno di centrocampo. Il primo si chiama Nicola Balloi e sabato ha esordito con la maglia del Tortolì, il secondo è Matteo Secchi e nell'anticipo giocato sul campo degli ogliastrini giocava la terza gara da titolare con il Tergu Plubium. Entrambi sono classe 2000, entrambi sono freschi 17enni, come il mancino ex rossoblù che ha festeggiato il compleanno il 4 marzo scorso, o addirittura freschissimi come il mediano che ha spento le 17 candeline, sabato, nello spogliatoio coi compagni di squadra. Uno contro l'altro in campo, uno e l'altro inseriti benissimo nelle rispettive prime squadre.

 

Nicola Balloi è arrivato a fine gennaio in prestito dal Cagliari, vive a Tortolì con gli altri giovani e, dopo qualche presenza in panchina, è stato schierato dal 1' dal tecnico Francesco Loi. «Sono contentissimo dell'esordio, ancora indosso una maglia rossoblù e questo mi ha fatto sentire a mio agio. Il mister Loi mi ha dato dei consigli giusti, di giocare semplice senza strafare, se poi mi fosse capitata dovevo provare la giocata, così ho fatto quando Figos mi ha dato palla di tacco, ho puntato e superato l'avversario e ho calciato in diagonale. Sul lancio di Nieddu, invece, ho sbagliato il controllo, per fortuna ero comunque in fuorigioco e poteva essere un'occasione importante alla fine del primo tempo con la possibilità di andare al riposo sul 2-0. Devo ringraziare i più grandi del gruppo perché mi hanno aiutato ad integrarmi, da loro imparo in ogni allenamento e faccio il callo anche alle entrate dure». Sul futuro: «Sono vincolato con il Cagliari ancora due anni, mi farebbe piacere restare qui al Tortolì, in una bella piazza e in un campionato importante come la serie D, è un calcio diverso dal settore giovanile, pochi tocchi e veloci e bisogna essere cinici sottoporta perché i punti sono importanti».

 

 

Matteo Secchi era il perno della squadra Allievi del Tergu ed è stato utilizzato in prima squadra da mister Chierico. «Mi sto trovando molto bene, ci sono gli esperti del gruppo come Cherchi e Falchi che mi danno consigli e mi aiutano sul come stare in campo e sul comportamento da tenere. Ringrazio la mia ex società della Don Bosco Nulvi, ovviamente il Tergu e l'allenatore Chierico, sono ambizioso e vorrei giocare più in alto possibile ma sto coi piedi per terra e sempre umile». Sulla sconfitta in casa della capolista: «Abbiamo perso a testa alta, cercando di fare la nostra partita poi abbiamo avuto delle occasioni per passare in vantaggio ma il calcio è fatto di episodi, nel secondo tempo abbiamo un po' mollato e sono arrivati altri due gol loro. Per noi resta sempre l'obiettivo playoff, ci proveremo». A fine campionato farà il Torneo delle Regioni con la Rappresentativa Allievi: «Mi sto trovando bene, è un'esperienza che ho già fatto coi Giovanissimi e aiuta tanto a crescere sul piano caratteriale, acquistando molto personalità».

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
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12 Ritorno