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Serie D
L'Olbia perde la "testa", Budoni e Latte Dolce ko

Solo l'Arzachena sorride nella giornata nera delle squadre sarde

La giornata nera del calcio sardo è arrivata alla decima, con cinque sconfitte su sei e un en-plein negativo che non poteva mai arrivare per la presenza di una derby che ha arriso all'Arzachena, alla fine, unica squadra isolana a vincere nel turno che ha fatto perdere la "testa" all'Olbia e fermate le aspirazioni playoff del Budoni e aggravate le posizioni di Selargius, Latte Dolce e Porto Torres, tutte dentro la zona playout.

 

OLBIA 1905-LUPA ROMA 1-5

Il punteggio finale farebbe pensare che i "bianchi a neve" siano stati sbranati dai "lupi" romani che restano sì, la squadra favorita per il salto di categoria, ma ai quali è stata spianata un'autostrada per conquistare per la prima volta la vetta della classifica. I galluresi sono passati in vantaggio al 13' con una bella rete del solito Pozzebon (7° centro) su punizione poi hanno subito al 29' il solito rigore contro (il 7°), questa volta giusto, e perso per espulsione Kozeli al 40' per doppia ammonizione dal fiscale arbitro Colosimo, che ha punito con puntualità solo gli interventi degli olbiesi. Ma non è tutto perché il fischietto di Torino ha pure convalidato il gol di Diamoutene di testa al 9' della ripresa, su segnalazione del guardalinee, pur se Saraò avesse bloccato la palla sulla linea di porta, non ha fermato l'azione del gol di 3-1 di Chiesa al 14' per evidente fallo su Peana e ha cacciato il portiere Saraò (insieme con Neri) un minuto dopo che gli animi si erano surriscaldati in campo e sugli spalti perche i romani non si sono fermati con l'uomo a terra. L’espulsione di Loddo al 20' e quella di Montesi al 21' ha permesso ai lupacchiotti in "9" di rifilare altri due gol con Leccese e Tajarol ai galluresi ridotti in "8" che devono cedere la leadership e la violabilità casalinga: la squadra di Cucciari inanella la settima vittoria di fila ed è lì dove i pronostici la mettevano ad inizio stagione. All'Olbia resta la consapevolezza di poter lottare alla pari con tutti solo se può giocare in undici contro undici e lo potrà fare solo se l'arbitro non diventa il dodicesimo avversario da sconfiggere. La chiusura del big-match che ha visto 800 spettatori presenti al Nespoli è da censurare con l'assalto al pullman della Lupa Roma (sassaiola e vetri rotti) da parte di una quindicina di scalmanati che non possono definirsi tifosi.

 

ANZIOLAVINIO-BUDONI 2-1

Il secondo ko stagionale fa danni enormi di classifica coi galluresi che scendono dal quarto al settimo posto in compagnia del Terracina. Per la squadra di Raffaele Cerbone una battuta d'arresto che fa pensare e che conferma un difetto che si sta ormai palesando in trasferta: la mancanza di personalità. I biancoblù sono stati puniti da due ingenuità in occasione dei gol di Federico Cardoni al 12' e Massella al 53' e non sono perciò riusciti ad approfittare del momento di crisi degli anziati che arrivavano da tre sconfitte di fila. La rete al 90' di Mannoni è un brodino che deve servire da stimolo per la prossima sfida in casa contro l'Isola Liri in quello che potrebbe essere il match del ritorno in zona playoff.

 

ARZACHENA-SELARGIUS 2-0

Brilla il verde smeraldo in un derby deciso essenzialmente da due giocate di Spano, entrambe nella ripresa, dopo un primo tempo bloccato: al 65' il talento di Sant'Antonio di Gallura costringe Rassu alla respinta sui piedi di Buonocore atterrato da Porcu, Hasa trasforma dal dischetto; al 93' il 19enne ex Pescara si produce in un assolo spettacolare e offre palla a Visone che deve soltanto appoggiarla in rete. Finisce a mani vuote la trasferta dei tanti ex arzachenesi presenti in maglia granata: Angheleddu tenuto per tutti i 90' in panchina perché acciaccato, Figos uscito al 53' per infortunio e sostituito da Emiliano Melis, l'unico a sfiorare il gol su punizione, Federico Melis poco incisivo in fascia, Porcu si è sacrificato in occasione del rigore rimediando il cartellino che lo terrà fuori per il match contro l'Astrea e Buonacquisti fermo ai box per la frattura al braccio. I galluresi incassano così la pesante vittoria che vuole dire sorpasso sugli avversari e abbandono della zona calda, il mister Luigi Alvardi si gode anche la bella gara del giovane Lorenzo Loi schierato dall'inizio.

 

LATTE DOLCE-MACCARESE GIADA 1-2

Una sconfitta dai danni ancora incalcolabili. Quelli immediati dicono che i sassaresi sono piombati in piena zona playoff riportando a galla l'ex Monterotondo Lupa che non vinceva dalla seconda giornata e aveva collezionato 2 pareggi in 7 gare. Ma preoccupa l'involuzione della squadra di Pierluigi Scotto che, specie nelle gare casalinghe, sta perdendo compattezza e brio venendo costantemente punita alla minima ingenuità. La gara del rilancio si trasforma in un pericoloso ko, il bel secondo tempo in casa della Lupa Roma diventa un ricordo sbiadito e la doppietta di Marcheggiani negli ultimi 10' di gara sono un colpo mortale all'autostima di Cocco e compagni. Che ora dovranno sfoggiare tutto il loro carattere nella gara di Olbia e dimostrare che la categoria, conquistata con merito e spregidicatezza va mantenuta con la fierezza di chi non vuole smettere di sorprendere. Il gol nel recupero di Delizos è sussulto d'orgoglio, quello annullato al 5' a Ruggiu è la conferma che tutto sta girando storto.

 

CYNTHIA 1920-PORTO TORRES 5-2

L'ottava sconfitta in dieci gare è pesante nel punteggio ma i turritani rirescono a farsi male anche quando la gara si mette bene. Il gol iniziale di Sias era la conferma del giusto approccio della squadra di Roberto Sanna vogliosa di dare uno scossone alla classifica. Poi, in un minuto, crolla il castello: Demurtas al 17' senza un'autogol, Cossu al 18' si fa espellere per un colpo proibito. I genzanesi ne approfittano, con Quadrini che al 20' trasforma un calcio di rigore commesso da Demurtas, Meacci al 42’ firma il tris mentre il gol di Bazzoni al 43’ è un'illusione per la ripresa che vede altre due marcature della Cynthia: al 19’ con Damiani e al 21’ con Meacci. Amaro lo sfogo di mister Sanna che lamenta l'assenza della società che non puntella una squadra troppo giovane che è senza l'adeguata maturità ed esperienza per stare al passo di avversari più smaliziati nonostante tutti lavorino e si impegnino allo spasimo. Senza un segnale di svolta la retrocessione dei rossoblù è dietro l'angolo.

In questo articolo
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
10 Andata
Girone G