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Stocchino carica il Tavolara: «Contro l'Arzachena inizia la nostra scalata»
Felice del ritorno di Mariani: Ci porterà in alto

Stocchino carica il Tavolara: «Contro l'Arzachena inizia la nostra scalata»

Ha giocato in tante squadre importanti, soprattutto del Nord Sardegna, ma avrebbe meritato di fare il professionista soltanto se il destino non si fosse messo di traverso in qualche circostanza. Simone Stocchino, classe 1981, attaccante quartese dal talento indiscutibile, quel sogno vorrebbe che si avverasse con il Tavolara. E le premesse c’erano tutte: campagna acquisti faraonica ed entusiasmo a mille del patron Pitta, che puntava a riportare la città di Olbia in Seconda Divisione.

 

Torna il tecnico Mariani Invece, dopo otto giornate i verdi si ritrovano in penultima posizione, con 5 sconfitte di fila sul groppone e un viavai di allenatori che, dopo l’esonero di Mariani, l’addio di Corda e il no di Pusceddu, si conclude con il ritorno di Mariani. Situazione incredibile, quasi inverosimile e che forse crea imbarazzo ad altri ma non a Stocchino che commenta così la questione: «Non posso essere altro che contento del ritorno di Mariani, è una persona che stimo e della quale ho piena fiducia. Ci darà una grossa mano per risalire la classifica, ha grande fiducia in noi e ce l’ha dimostrata tornando».

 

Domenica il riscatto con l’Arzachena – Al Bruno Nespoli arrivano gli smeraldini, squadra che punta alle alte sfere anche se ha qualche punto di ritardo. Simone promette spettacolo: «I derby nel calcio sono sempre partite diverse dalle altre, si mettono da parte tutti i calcoli della classifica, i punti, le gioie e i dolori. Sarà sicuramente una partita bellissima da vedere e altrettanto da giocare. Per noi il campionato non è finito, anzi può iniziare proprio da domenica».

 

Il rapporto con il presidente –  Giovanni Antonio Pitta è uno che cambia allenatori più di Cellino, ma ogni sua decisione nasce da una passione smisurata per il calcio. Stocchino, che Pitta volle al Tavolara nella stagione 2006/07 per vincere il campionato di Eccellenza ha un bel rapporto col suo presidente: «È una persona molto istintiva, agisce da vero tifoso ed è generoso come un padre. Si è sempre comporto bene nei miei confronti, anche perché io mi reputo un professionista e cerco sempre di onorare la maglia per cui gioco. Rappresenta il mio lavoro e credo che lui capisca e apprezzi tutto ciò».

 

Il professionismo solo sfiorato – Stocchino è cresciuto nel Sant'Elena dove, a fine anni Novanta si è imposto all'attenzione di tutti a suon di gol. Le porte del professionismo che si aprono e poi si chiudono quasi subito. Una ferita ancora aperta: «Con la Juve Stabia era praticamente tutto chiuso, avevo fatto il ritiro ma poi è fallita e io sono rientrato a Quartu. Diciamo che la fortuna mi ha un po’ voltato le spalle ma se il professionismo non l’ho mai visto è stato soprattutto un mio limite, purtroppo». Non lo dice ma il limite non era certo tecnico, ma di scelte sbagliate, di procuratori che millantavano di far chiudere chi sa quali contratti (con il Catanzaro ad esempio) e che invece giocavano con i sogni di un ventunenne.

 

Mister Eccellenza – Niente serie C è vero, ma Stocchino è riuscito comunque a costruirsi un importante carriera. «Ho vinto tre campionati di Eccellenza, con Alghero, Tempio e Tavolara» ricorda con orgoglio Simone. Agile, longilineo, rapidissimo e tecnico, dovunque abbia giocato ha spesso abbondantemente superato la doppia cifra. Nel triennio (1999-2002) al Sant’Elena Quartu in Eccellenza ha segnato a raffica (14, 24 e 19 gol). Nel 2002-03 va in serie D al Calangianus, gioca bene, parte spesso dalla panchina ma riesce a segnare 10 gol. L’anno dopo inizia in serie D con l’Atletico Calcio e poi passa all’Alghero dove vince il suo primo campionato di Eccellenza. Nel 2004-05 coi catalani inizia la stagione in serie D per poi trasferirsi in prestito al Castelsardo (Eccellenza, 12 gol). L’anno dopo con il Tempio vince ancora in Eccellenza (16 gol). Nel 2006/07 Pitta lo acquista e il Tavolara sale in serie D (15 i gol), categoria nella quale segna altri 10 gol sempre in maglia verde con Pusceddu allenatore. Poi Arzachena, l’anno scorso inizia col San Teodoro e torna al Tavolara a dicembre. Sempre e comunque squadre del Nord, tutte importanti: «Perché le offerte erano queste altrimenti la Sardegna è bella dappertutto, anche al Sud». E poi aggiunge ridendo: «Infatti mi manca la migliore, cioè il Cagliari...».

 

Sergio Fadda, tecnico speciale – Il 29enne attaccante ha avuto la fortuna di aver incontrato sempre tecnici di valore. Ne ricorda uno in modo particolare, Sergio Fadda che ha avuto al Sant’Elena. Ora è primo in Eccellenza con l'Atletico Elmas. «Non mi sorprende affatto – dice Simone – Anzi, mi sorprende più che Sergio non sia ancora approdato nel calcio che conta. È un buonissimo allenatore dal punto di vista tecnico, prepara bene le sue squadre atleticamente ed è molto bravo nel rapporto con i giocatori. Io lo ricordo con grande piacere in tutti gli anni passati insieme a Quartu. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per tutto». Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
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8 Andata
Girone G
Intervista