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Sull'Aosta si abbatte la tempesta perfetta
Il Cagliari vince 10-1 e passa il turno

Sull'Aosta si abbatte la tempesta perfetta

 

Sapessero cosa è accaduto qui, da Madrid manderebbero subito qualcuno a chiedere a Diego Podda come ha fatto. Perchè quel che è successo ieri al PalaConi è probabilmente il romanzo che Mourinho sta sognando in queste notti, ammesso che riesca a dormire. Andata persa malamente per quattro a uno, il Cagliari Calcio a 5 in casa di un sorprendente Aosta, il Real nell'incubo fatto a stadio di Dortmund, e ritorno con scopa e raccoglitore, per spazzare via un avversario incredulo ed annichilito.

Il Cagliari ha portato a termine più di una semplice "remuntada": ha giocato la partita perfetta, ha lanciato un chiaro segnale alle altre tre squadre che da sabato prossimo andranno avanti a disputarsi l'unico posto disponibile per l'A1. Un segnale di forza straripante.

La dimostrazione che l'unica cosa che realmente questa squadra deve temere è il calo di concentrazione, la giornata in cui il motore gira a vuoto ed incredibilmente si inceppa una macchina altrimenti perfetta.

La squadra del CagliariCome quella vista ieri, in grado di mettere la gara sul binario giusto nei primi dieci minuti, costringere l'Aosta a difendere un unico gol di vantaggio con una vita ancora da giocare (era circa il decimo, quando Luca Ruggiu portava i suoi sul 3-1). E poi, nel secondo tempo, metterla KO con tre gol in rapida successione; troppo stordente il colpo perchè gli avversari abbiano anche solo il tempo di preaparare la necessaria metamorfosi, trasformare la gara difensiva che avevano preparato in un disperato match all'attacco. Nei fatti nulla sarebbe infatti cambiato: il Cagliari ha proseguito a pressare, attaccare, creare occasioni e segnare. Il tentativo degli ospiti con il portiere di movimento è apparso così goffo che dopo due minuti l'iniziativa è stata ritirata. Passavano i minuti e la sensazione era che Faustinelli e compagni cercassero solo il modo di farla finire il più presto possibile.

Dall'altra parte, invece, il segno della perfezione era dato dall'allenatore locale: Diego Podda che dà accurati consigli a Barbarossa prima di un cambio (ma mancavano due o tre minuti, la partita - quella vera - era in freezer da un pezzo), che si imbestialisce con uno dei suoi per un colpo di tacco di troppo, che nemmeno per un istante si concede di star seduto. Una dimostrazione, l'ennesima, che l'allenatore rossoblù non cerca vittorie: anela alla perfezione.

 

In tribuna, intanto, il presidente Marco Vacca applaudiva i suoi, quasi stupito per il grande clima del palazzetto di via Pessagno: "Non credevo alla rimonta, anche se avevo fiducia nei ragazzi e nei loro mezzi tecnici. Già dai primi minuti si capiva che sarebbe stata una prova d'orgoglio. I ragazzi hanno giocato buttando il cuore oltre l'ostacolo anche perchè giocare in un PalaConi pieno oltre misura ti obbliga a dare il 200%. Mister Podda ha preparato la gara minuziosamente e nulla è stato lasciato al caso. Gara perfetta tanto che l'Aosta è arrivato nell'area di Murru soltanto in poche occasioni. Questa vittoria è frutto di un gruppo unito e concentrato sull'obbiettivo messo a fuoco in settimana".

In questo articolo
Allenatori:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Serie A2
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