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Thiesi
«L'addio all'Ossese? Dispiace, volevo cambiare aria»

Thiesi a caccia della vetta, Nuvoli: «Ci crediamo ma non sarà facile: contro l'Usinese la prima di otto finali»

Il 4 a 0 rifilato all'Ossese undici giorni fa rappresenta uno degli apici raggiunti dal Thiesi in questa stagione: tre punti pesantissimi, strappati contro un avversaria diretta nella corsa all'Eccellenza, che hanno permesso ai nero-verdi di piazzarsi al secondo posto in classifica, in solitaria, scavalcando proprio la corazzata guidata da Cantara. Il successo ottenuto nell'ultima uscita in casa dell'ostica Dorgalese, tutt'altro che facile a dire il vero, regala nuova verve alla marcia di Nuvoli e soci, che sono così riusciti a sfruttare al massimo il primo passo falso del Li Punti, con la vetta che ora è distante appena tre lunghezze. La quinta vittoria consecutiva in questo girone di ritorno descrive benissimo lo splendido momento di forma attraversato dagli uomini di Rassu, in piena corsa anche per l'approdo alle semifinali di Coppa Italia, con il match di ritorno fissato per mercoledì 27 febbraio; prima però ci sarà da superare l'Usinese in campionato, per una sfida ricca di incognite che non si può assolutamente sottovalutare.

 

Fabio Nuvoli«Contro la Dorgalese abbiamo fatto più fatica del previsto — ammette Fabio Nuvoli (nelle foto di Salvatore Dore/Polisportiva Thiesi 1929ma c'è da dire che si sono dimostrati una buona squadra, nonostante abbiano pochi punti in classifica». L'attaccante analizza il confronto nel dettaglio. «Nel primo tempo siamo stati bravi e cinici a sfruttare le occasioni che ci siamo costruiti, segnando due gol; loro peraltro hanno tenuto ottimamente il campo, credo sia una cosa da sottolineare. Nella ripresa invece siamo calati sia fisicamente che mentalmente, forse anche a causa della stanchezza accumulata in settimana nel turno di Coppa Italia, e abbiamo subito il pareggio. Per fortuna al 92' la zampata di Madeddu ci ha regalato i tre punti, è andata bene insomma».
Per una vittoria tutta grinta e cuore. «Le grandi squadre si aggiudicano le partite anche in questo modo, con gli attributi e il carattere, soprattutto quando magari non riesci ad esprimerti come al solito sul piano del gioco. In questo gruppo comunque ci sono giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento, come è capitato domenica, appunto».
Ora vietato abbassare la guardia: il match casalingo contro l'Usinese è l'ennesimo appuntamento che non si può sbagliare, anche perchè ogni minimo passo falso rischia di pesare tantissimo nell'entusiasmante rush finale per la promozione in Eccellenza. «Stiamo entrando nella fase decisiva della stagione, se perdi punti per strada rischi seriamente di compromettere quanto di buono fatto sino ad ora. Loro sono una compagine attrezzatissima e molto temibile, siamo consapevoli che non sarà affatto facile batterli, anche perchè dovremo fare a meno di qualche pedina importante».

Il Thiesi viaggia con l'entusiasmo al massimo: fondamentale, in questo senso, il 4 a 0 rifilato all'Ossese per una delle prestazioni più brillanti dell'anno. «Dovevamo assolutamente prenderci il bottino pieno per riaprire il campionato e le cose sono andate piuttosto bene per noi. Poi loro si sono rifatti alla grande nella sfida contro il Li Punti, rimettendo tutto in discussione: ora viene il bello».
Nuvoli ha siglato già quattro reti con la sua nuova maglia, l'ultima delle quali siglata proprio ai suoi ex compagni nella goleada di inizio febbraio. «Mi dispiace sia andata a finire così con loro, c'è stata qualche piccola incomprensione ma comunque niente di particolarmente grave, sono dinamiche abbastanza normali nel mondo del calcio».
Poi confessa: «Probabilmente sentivo il bisogno di cambiare aria: sapevo che quì avrei trovato l'ambiente ideale anche perché c'ero già stato in passato. Credo che, in definitiva, sia stata la decisione migliore per tutti».

L'impatto con la nuova realtà è stato ottimo, a partire dal rapporto con mister Rassu.
«Un uomo di calcio: ha giocato per anni e anni tra i professionisti, riesce a trasmetterci tanta sicurezza e tranquillità; preferisce non caricare troppo le sfide sul piano mentale, anche perché quando hai a che fare con tanti giovani la pressione potrebbe giocare qualche brutto scherzo».
Il girone di ritorno però si è aperto con due sconfitte. «Dopo la sessione invernale di mercato abbiamo faticato a ritrovare gli equilibri: è andato via capitan Pinna e sono arrivato io, gli assetti hanno subito una sostanziale modifica ma in breve tempo abbiamo ripreso il nostro cammino».
Il primo posto ora è lontano appena tre lunghezze. «È assolutamente alla nostra portata, abbiamo il dovere di provarci sino all'ultimo ma ogni partita ormai sarà una finale, e non si tratta di una frase fatta». Tra gli obbiettivi stagionali rientra di diritto anche la Coppa Italia. «Ormai siamo in ballo: la società ci tiene molto, in tutta la sua storia il club non si è mai aggiudicato il trofeo e questo ci da uno stimoli in più; proveremo a regalare ai dirigenti e ai nostri tifosi questa soddisfazione. Ci presentiamo alla sfida di ritorno con un vantaggio importante dopo il 3 a 2 maturato all'andata, ma a Fonni non sarà facile».

L'ultima battuta è dedicata all'argomento extra-calcistico più scottante della settimana: la lotta dei pastori sardi. «Noi calciatori non abbiamo vissuto tensioni particolari ma io spero che le cose si sistemino per tutti, discorso che vale per gli allevatori quindi ma anche per l'azienda Pinna. Sono situazioni spiacevoli che non fanno bene a nessuno».

In questo articolo
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2018/2019
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Promozione
Girone B