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Andrea Contini, allenatore, Tonara
Il tecnico: «Ho conosciuto persone eccezionali ma non posso continuare»

Tonara, si dimette Andrea Contini: «Esperienza positiva ma impegnativa. Mi dispiace, la squadra giocava bene e divertiva»

Dopo il Castiadas anche un'altra squadra di Eccellenza cambia allenatore. Si tratta del Tonara che ha perso Andrea Contini impossibilitato a proseguire la stagione alla guida dei barbaricini. L'ex tecnico della Tharros si è dimesso nella giornata di venerdì, domenica non era al seguito della squadra a Bosa e nella giornata di ieri ha confermato la rinuncia definitiva al proprio incarico. La società del presidente Vincenzo Verlezza conferma l'addio: «Dispiace che mister Contini non possa continuare il lavoro iniziato ad agosto, rispettiamo la decisione presa e lo ringraziamo per l'impegno profuso, per la professionalità e per la serietà mostrata fino all'ultimo allenamento diretto. Gli auguriamo le migliori fortune per il prosieguo della carriera». Il tecnico oristanese spiega la decisione irrevocabile di lasciare il Tonara dopo appena 6 giornate. «Mi dispiace troppo - dice mister Contini - non sono il tipo che si arrende così facilmente e molla in corsa, ma stavo soffrendo troppo ed ero distratto da tutti gli impegni lavorativi e familiari, ho tre figli tra cui un bambino piccolo, mi alzo presto la mattina e tornare a casa alle dieci di sera dopo una intensa giornata di lavoro e di allenamenti diventa pesante. Sono uno che si organizza per tutto ma stavo tralasciando qualcosa che poi mi ritrovavo a dover affrontare. Così non si può fare l'allenatore in Eccellenza, ho dovuto prendere questa decisione nell'interesse mio, della famiglia e del Tonara».

 

Si è scritto e detto nei giorni scorsi che potevano esserci altre motivazioni dietro le dimissioni

«Assolutamente no. I problemi che stavo affrontando al Tonara sono quelli normali di gestione di un gruppo, dove c'è chi non gioca e può lamentarsi, tutte situazioni che rientrano nella norma e che possono capitare in qualsiasi altro spogliatoio. Perciò dico che non ci sono altri motivazioni per le mie dimissioni se non quelle che ultimamente mi sentivo distratto dai tanti impegni e che dopo la preparazione e i continui viaggi da Oristano a Tonara mi pesava portare avanti l'impegno, ero stanco e stressato e ciò ha influito tantissimo nella mia decisione»

Era comunque prevedibile che sarebbe andato incontro ad una stagione stressante

«Certo che sì, sapevo a cosa andavo incontro, che dovevo fare un'ora e passa di macchina ad andare e altrettanto a tornare, che entrando nei mesi freddi e piovosi sarebbero diventate un'ora e mezzo. Questa esperienza mi farà riflettere sulla valutazione delle distanze da percorrere quando in futuro ci saranno altre richieste per allenare»

Che cosa rimane di questa prima breve esperienza in Eccellenza?

«È stata in assoluto un'esperienza positiva. Il campionato è diverso da quelli affrontati da me negli anni scorsi, il livello è enorme, ci sono tante squadre ben attrezzate e organizzate, ma ci stavamo difendendo bene, imponendo a volte il gioco e comunque stando alla pari e senza sfigurare nell'affrontare squadre di vertice come Atletico Uri e Tergu. In questi due mesi e mezzo ho capito tantissime cose, a livello tattico, atletico e organizzativo, non ho buttato via del tempo. A livello personale, ho conosciuto nell'ambiente tonarese delle persone eccezionali, è un paese che vive di calcio, che tiene tantissimo alla propria squadra e credo anche che si stavano divertendo, mi dispiace andar via proprio perché facevamo un calcio che stava piacendo alla gente»

Creavate tanto e segnavate tanto almeno fino alle ultime uscite

«In attacco avevo Calaresu e Mesina che in tanti vorrebbero avere tra le proprie fila. Entrano in campo per fare gol, sono molto forti e si completano. Calaresu ha forza fisica ma è anche bravo tecnicamente, Mesina è un bomber puro con delle qualità fuori dal comune»

Cosa troverà il suo successore?

«Un gruppo di giovani interessanti e una buona rosa di "over". Il problema si crea quando ci saranno delle assenze per squalifica o infortunio, sostituire alcune pedine diventerà problematico. Non c'è una rosa ampia, dovrebbero prendere uno o due giocatori. Io ho avuto la fortuna di avere sempre tutti a disposizione, potendo schierare la formazione-tipo»

Il Tonara, tra l'altro, è in ballo anche in Coppa Italia

«Abbiamo fatto un bel percorso, i miei ex giocatori possono ancora conquistare le semifinali. All'andata finì 1-1 con l'Atletico Uri, una gran bella squadra, anche se in casa loro se la possono giocare alla grande. Per me possono passare il turno»

 

In questo articolo
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Stagione:
2016/2017
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6 Andata