Torres ai quarti, Cirinà gongola: «Sorso grande squadra, una vittoria che ci dà morale e credere nel progetto»

Il primo obiettivo è stato raggiunto dalla Torres che si qualifica ai quarti di finale della Coppa Italia battendo 1-0 (gol di Gancitano) un avversario forte e pericoloso come il Sorso che sarà un grande avversario anche per il campionato. Soddisfatto il tecnico Ivan Cirinà che ai microfoni di Radio Torres si gode il passaggio del turno: «Un risultato ottenuto contro una grande squadra che ci dà morale, ci fa credere nel progetto e ci fa lavorare benissimo. Sono molto contento soprattutto per i ragazzi che hanno giocato di squadra e saputo soffrire stando con la testa nella partita, non certo facile da fare in questo periodo della stagione». Il 2-2 dell'andata costringeva la Torres a controllare gli attacchi dei biancocelesti per poi far male al momento opportuno: «Abbiamo degli esterni offensivi molto veloci e degli esterni bassi che si propongono bene, cercavamo di prendere metri dietro la linea della loro difesa entrando poi con gli esterni. Avevamo anche il vantaggio dei due gol segnati in trasferta ed era inutile sprecare energie in un momento in cui queste vanno centellinate, perciò abbiamo aspettato e nel momento giusto abbiamo colpito. Come è vero che potevamo subire il pareggio si poteva fare anche il 2-0». L'ex tecnico dell'Atletico Uri parla di alcuni singoli: «Francesco Bianco è un giocatore di talento, come tanti ragazzi che ho del 2000 e 2001, loro sono il futuro della Torres. Io ho in mano un tesoro da trattare coi guanti. Tore Pinna non lo scopro io, ho sempre tifato per lui e continuo a farlo. È un ragazzo d'oro che sta facendo crescere due portieri molto importanti come Selva e Sechi che sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra di Eccellenza, ha 42 anni e un domani farà spazio a loro».