San Teodoro, addio playoff e Ghilarza in scia, bene la Ferrini
Tra Budoni e Latte Dolce è duello continuo, in coda tanti ko ma la Nuorese riaccende la corsa salvezza
Nulla cambia in vetta dopo la 33ª giornata giocata interamente alla domenica. Vincono Budoni e Latte Dolce, con lo stesso punteggio di 3-1 e entrambe in casa contro San Teodoro e Monastir, ma è proprio il successo nel derby gallurese che porta con sé il definitivo tramonto dei playoff con la terza in classifica staccata ora di 17 punti, dieci in più della forbice prevista dal regolamento. E il posto occupato ancora dai viola di Marini diventa nuovamente a portata di mano del Ghilarza, terzo 3-1 di giornata questa volta sul campo del Li Punti, e dalla Ferrini che si impone a Calangianus e agguanta il quinto posto superando in un sol colpo sia Ossese che Taloro, freddate in casa da Villacidrese e Iglesias oramai ad un passo dalla salvezza. Il Carbonia non riesce a prendere la scia delle squadre di Sanna e Fadda pareggiando ad Arbus e ora è incalzato dal Bosa che non fa sconti al Lanusei, ancora in sella al primo posto per la salvezza diretta per effetto delle concomitanti sconfitte di Li Punti e Monastir e del riposo del Sant'Elena. Perciò, l'unica squadra della zona bassa a guadagnare su tutte è la Nuorese, che cala il tris alla Tharros e stacca l'Arbus all'ultimo posto portandosi a -2 dai playout con la salvezza diretta distante solo cinque punti.
Il Budoni fa suo il derby della Gallura e, nel confermarsi in vetta, toglie al San Teodoro le residue speranze di tenere aperti i playoff. La squadra di Cerbone vuole tornare al successo dopo due pari e interpreta bene la prima frazione procurandosi la più importante occasione, prima della mezzora, con il rigore procurato da Lancioni che Deiana para a Meloni. Il bomber biancoblù, però, si riscatta poco dopo segnando il gol del vantaggio di testa su traversone di Raimo e, prima del riposo, raddoppia su cross di Assoumani. I viola di Marini cambiano atteggiamento nella ripresa, rinvigoriti dal gol in apertura di Ruzzittu su rigore e cercano il pari che sfiorano con la traversa colpita da Molino e con l'occasionissima di Mulas che, sull’uscita fuori giri di Faustico, manda fuori a porta vuota. Nel finale Raimo colpisce la traversa su calcio di punizione, sulla palla si avventa l'ex Steri che insacca di testa. Il 3 a 1 finale è anche il risultato del Latte Dolce, sempre in casa, contro il Monastir con la squadra di Giorico che orienta l'esito del match grazie alla partenza a razzo e ai due gol segnati nei primi sette minuti con Marcangeli protagonista: l'attaccante ghilarzese si procura il rigore che Cabeccia trasforma e poi raddoppia sugli sviluppi di un calcio d’angolo con l'assist di Cabeccia. Quest'ultimo sfiora la doppietta con un colpo di testa ma sono i campidanesi a riaprire i giochi a metà frazione con il rigore realizzato da Melis e procurato da Cannizzaro. Gara però immediatamente richiusa dai sassaresi 2’ dopo con l’incornata del giovane Serra su calcio d’angolo di Piga. Non paghi della doppia distanza ristabilita, i padroni di casa vanno ancora vicini al gol con la punizione di Cabeccia e con il palo colpito da Piga. Nella ripresa la squadra di Madau prova a rientrare in partita rischiando di subire la quarta rete con l'assist di Pireddu per Marcangeli e Grassi un attimo in ritardo per la deviazione sottoporta e con il colpo di testa del neoentrato Celin.
La coppia di testa resta saldamente al comando e, come detto, chiude i giochi per i playoff così che la lotta al terzo posto diventa solo platonica perché non darà sbocchi a spareggi regionali. Il San Teodoro conserva comunque la posizione ma si ritrova sotto il Ghilarza che chiude il periodo negativo di un punto in tre gare e torna alla vittoria sul campo del lanciatissimo Li Punti. Protagonista assoluto è il bomber Caddeo che manda avanti i guilcerini poi ripresi da Fini autore del quinto gol nelle ultime sei giornate. Col pareggio al riposo ci si aspetta il solito allungo dei sassaresi visto nelle ultime domeniche ma sono i guilcerini a prendere il largo con altri due gol di Caddeo, il primo a metà ripresa e il secondo in chiusura di un match nel quale c'è stato il brutto scontro di gioco tra Pes e Cossu portati poi in ospedale per accertamenti. Caddeo si riprende la testa della classifica cannonieri superando Palermo (22 gol contro 21) e tenendo a bada Meloni, terzo bomber a raggiungere quota 20. Altra squadra che si inserisce nella lotta al terzo posto è la Ferrini che va a vincere a Calangianus grazie al gol dell'1-2 di Figos, intramontabile e spietato bomber che, per la quarta volta nelle ultime otto giornate, risulta decisivo nei successi dei cagliaritani da quando è giunto nel mese di dicembre e negli spezzoni finali di gara in cui è sempre chiamato in causa per fare poi la differenza. I galluresi sbloccano il match alla mezzora con il brasiliano Barbuio pareggiato tre minuti dopo da Podda e match del Signora Chiara deciso dalla traversa che nega il gol al difensore di casa Todescato e, appunto, dal gol di Figos a 15' dalla fine che permette alla squadra di Pinna il contemporaneo sorpasso su Ossese e Taloro, sconfitte in casa da Villacidrese e Iglesias. Per la squadra di Sanna il tonfo in casa è stato netto dopo un iniziale botta e risposta di Gueli e Chelo da una parte e Alfarano e Bruno dall'altra. I mediocampidanesi la sbloccano a metà frazione col rigore che Palermo si procura (fallo di Patacchiola) e poi trasforma. Lo stesso argentino potrebbe raddoppiare dal dischetto ma, stavolta, il portiere Cherchi nega la doppietta al bomber figlio d'arte. Nella ripresa Demartis confeziona l'assist del pari che Mari spreca mentre Alfarano è implacabile nel raddoppiare mandando la palla all'incrocio dei pali. Passano 3' e Muscas cala il tris e il sipario al match, con la squadra di Mannu proiettata verso la salvezza. Anche i gavoesi perdono in casa quella imbattibilità che conservavano da fine settembre. Nel primo tempo sono i minerari a rompere l'equilibrio con Kassama, a segno dopo una serie di rimpalli che lo favoriscono prima della battuta a rete. I rossoblù restano in dieci per una gomitata di Raponi su Mele ma l'inferiorità numerica non penalizza la squadra di Marongiu pronta a raddoppiare con il vivacissimo e caparbio Illario all'ora di gioco. Subito dopo Falchi accorcia su calcio di rigore ma nella mezzora finale è assalto alla porta di Guddo con gli ospiti pericolosi in contropiede andando vicini al tris. Col successo al Maristiai anche l'Iglesias si avvia alla salvezza che potrà essere sancita anche con un solo successo nelle ultime cinque giornate.
Questo perché nei bassifondi perdono tutti o quasi. Detto del Li Punti, trafitto in casa dal Ghilarza, e del Monastir, sconfitto sul campo della capolista, con le due squadre una di fronte all'altra nello scontro diretto del prossimo turno, anche il Lanusei finisce ko in casa del Bosa nonostante il gol in apertura di Rako. I planargiesi risalgono la china, Spano costringe Mastrangelo alla deviaizone col piede, il portiere ospite è decisivo anche sui tentativi di Imoh e Marco Carboni ma nulla può al 36' sullo stesso Spano. Col pareggio agguantato, la squadra di Carboni prova il sorpasso con Unali (tiro alto sulla respinta di Mastrangelo) e lo ottengono ancora con Spano su angolo di Pucinelli. E se la squadra di Masia sfiora il pari con Novach, i rossoblù di Carboni non dilagano con Imoh, molto sfortunato nella sua ricerca del gol perché centra, in dieci minuti, prima l'incrocio e poi il palo. Gli ogliastrini, seppur perdenti, mantengono il punto di vantaggio sui playout anche perché il Sant'Elena riposava e resta al terzultimo posto col Monastir ma entrambe si ritrovano a due lunghezze la Nuorese che non si dà per vinta e, dopo il successo in casa dei quartesi, concede il bis contro la Tharros. Vittoria larga per la squadra di Picconi dopo le iniziali schermaglie coi tentativi di Cocco e Nicol per i padroni di casa e di Atzori e Pinna per gli ospiti. Superato il quarto d'ora il giovane Demurtas la sblocca insaccando di testa l'assist di Cocco. Nella ripresa Dem colpisce il palo ma il raddoppio lo assicura Cocco con un destro imprendibile per Stevanato. Nel finale il sigillo lo mette Durantini. I barbaricini lasciano da soli all'ultimo posto l'Arbus che non va oltre il pari in casa contro il Carbonia. Eppure i granata di Incani ci speravano dopo il vantaggio di Gaita al 13' che sfrutta un grave errore di Idrissi. E se Galloni sfiora subito dopo il raddoppio su assist di Atzori, la squadra di Mingioni parte all'attacco alla ricerca del pari che sfiora più volte sia nel resto del primo tempo con Porcheddu e Muscas e sia nella ripresa quando lo stesso Muscas centra la traversa a portiere battuto e poi fa il bis col palo lungo a negare il pari su colpo di testa. Il caparbio attaccante classe 2005 alla mezzora riceve palla da Mastino e col sinistro batte Pilloni. Muscas, però, esce dalla gara per il cartellino rosso che poi sarà sventolato anche a Concas coi sulcitani che vanno comunque alla caccia del vantaggio con i tentativi di Porru, Porcheddu e Serra.