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Un salto all'indietro di dieci anni e il Fertilia torna in Prima: un declino iniziato dopo aver toccato l'apice nella finale playoff nazionale di Eccellenza
Retrocessi con 4 turni d'anticipo, i mali del club

Un salto all'indietro di dieci anni e il Fertilia torna in Prima: un declino iniziato dopo aver toccato l'apice nella finale playoff nazionale di Eccellenza

Un salto all'indietro di dieci anni. Il Fertilia torna in Prima categoria dopo otto partecipazioni al campionato di Eccellenza e quello di Promozione in questa stagione terminata con 4 turni d'anticipo, cioè con una retrocessione amarissima dopo il pareggio per 2-2 a Stintino che fa il paio con quella dello scorso anno. I giuliani tornano così nel campionato che li vide vincere nel 2005-06 la finale playoff contro il Siniscola (in panchina c'era Roberto Sanna) per poi chiudere l'anno successivo al primo posto in Promozione (insieme con il Terralba) e approdare così per la prima volta nel massimo campionato regionale.


Marco Carboni ('96) punto di forza del Fertilia da diversi anniSi sapeva che sarebbe stata una stagione di assoluta sofferenza ma non che questo Fertilia potesse racimolare solo 14 punti in 26 giornate. Tecnicamente c'erano dei valori buoni per mantenere la categoria, il pareggio di domenica in casa dello Stintino, la seconda miglior squadra del 2016 (vai alla classifica), lo testimonia. Il portiere Montella, i difensori Peana, Fadda e China, i gemelli Paolo e Marco Carboni hanno giocato in Eccellenza e non solo ma evidentemente sono stati altri i problemi che hanno avvolto e stritolato la squadra di Angelo Bardini. Il tecnico non si è tirato indietro e si è assunto la paternità di un risultato sportivo negativo: «Da uomo e allenatore mi assumo le colpe - scrive sul suo profilo facebook - sapendo a cosa andavo incontro (miracolo o disfatta). Non date colpe ai miei giocatori che sono e saranno uomini sino alla fine, penso che prima di giudicare me e tutti bisognerebbe conoscere bene le vicende, fare una squadra a zero euro non era facile ma era più facile far sparire il Fertilia da questi palcoscenici il 20 luglio? Giudicate me ma non giudicate giocatori e società». Ma sono proprio le vicissitudini che ha attraversato il club a colorare di grigio una stagione aperta ad ogni soluzione. Di transizione. con il passaggio di consegne da Aurelio Ferroni a Moris Ferraresi, oppure di rilancio, con l'ingresso di Giancarlo Scognamillo ad inizio settembre che, però, in quattro mesi non è riuscito a svolgere le mansioni di presidente lasciando a gennaio l'incarico assunto successivamente da Gianfranco Manunta. Non è un caso che nel girone di ritorno sono stati conquistati appena 5 punti dopo aver chiuso l'andata con due vittorie in tre gare. La retrocessione fa male quanto aver disperso un patrimonio tecnico costruito nel tempo e a suon di grandi campionati in Eccellenza.


La discesa verticale del Fertilia ha origine proprio nel momento in cui ha toccato l'apice due estati fa, cioè quando la squadra allora allenata da Massimiliano Paba giungeva fino alla finale playoff nazionale di Eccellenza persa nel doppio confronto con l'Abano. In virtù di quel risultato e di tanti altri aspetti positivi che aveva il club algherese si sarebbe potuto ottenere il ripescaggio in serie D ma la decisione di non presentare nessuna domanda di ammissione al campionato della Lega Nazionale Dilettanti da parte del presidente Aurelio Ferroni fu indicativa delle ristrettezze economiche passate dalla società in quella stagione e alle quali sarebbe poi andata incontro nella stagione successiva. Che fu affrontata affidando la squadra all'allenatore-giocatore Gigi Lavecchia che, nel bel mezzo di una stagione condotta con mille difficoltà e con la salvezza diretta in mano, lasciò l'incarico rassegnando le dimissioni e denunciando una serie di manchevolezze societarie. Il campionato si chiuse con lo spareggio playout perso in casa del Calangianus. Il resto è storia di questo campionato che finora ha regalato 3 vittorie (l'ultima a fine gennaio contro il Fonni), 5 pareggi (compreso quello in rimonta all'esordio contro la Dorgalese) e ben 18 sconfitte, 23 gol fatti e ben 52 subiti (primati negativi del girone).

In questo articolo
Giocatori:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
Girone B