Continua la missione di Pintauro e Peana
Uno Lab il 26 giugno è a Olmedo, gli aspiranti portieri a "scuola" con Trini, Solimeno e Floris
Sta per compiere 12 anni ma ogni estate è come se nascesse per la prima volta. Perché l'entusiasmo e la passione che ci mettono Michele Pintauro, direttore tecnico ed ex portiere di Torres, Como, Empoli e Palermo, e Giancarlo Peana, ex portiere e attuale preparatore ad Arzachena ma prima ancora ad Alghero e Torres, è immutata dalla prima volta che "Uno Lab" ha fatto il primo stage per aspiranti numeri uno. Anche nel 2015 il laboratorio nato ad Olmedo e presieduto da Silvana Cabula ha già iniziato la sua missione itinerante di divulgazione in Sardegna del ruolo più complicato ma forse anche più bello del calcio: quello del portiere. L'esordio del 30 maggio a Porto Torres avrà ora il suo primo seguito il prossimo 26 giugno proprio ad Olmedo, dov'è nato il progetto, nel camp di uno giorno allo stadio "Pintore e Caddeo" in erba sintetica con inizio alle ore 17 fino alle 21, rivolto a tutte le età, categorie e sesso purché in possesso di una visita medica in essere e arrivino da una stagione da atleti dopo aver fatto un qualsiasi campionato. Con Pintauro e Peana ci sarà il solito competente staff di 6-8 preparatori che lavorano in diverse società della Sardegna, più una serie di portieri in attività che mostreranno la tecnica del ruolo e daranno i consigli giusti ai partecipanti. Se a Porto Torres c'erano Pierpaolo Garau, nell'ultima stagione al Ploaghe in Eccellenza ma con esperienze in serie D con Latte Dolce, Tavolara, Nuorese e Calangianus, e Marco Ruzittu, ultime due stagioni all'Arzachena in serie D ma ex Primavera del Cagliari e Casale in Lega Pro, per l'appuntamento di Olmedo saranno presenti Matteo Trini, reduce dalla stagione a Valledoria (Eccellenza), ma scuola Juve e poi Alghero e Torres, Silvio Solimeno, ex Torres, e Maurizio Floris del Lanusei (Eccellenza) ed ex Villacidrese in Lega Pro.
«A Porto Torres c'erano Garau e Ruzittu - spiega Giancarlo Peana - perché rappresentano il portiere agile e reattivo. Per lo stage di Olmedo cambiano gli interpreti perché cambia la tipologia di giocatore, più potente, e al lavoro come istruttori vedremo in porta Trini, Solimeno e Floris. Negli stage successivi che faremo si rivedranno in campo anche Marco Manis, Tore Pinna, Simone Deliperi, Daniele Corsi, gli interpreti più rappresentativi del ruolo e che possono rimanere nel cuore dei ragazzi. Nel viaggio in itenere per la Sardegna che ogni anno facciamo, cerchiamo sempre di utilizzare e risaltare i portieri della zona in cui andiamo ad operare, tutti sono coinvolti perché tutti hanno un qualcosa di importante da dire e insegnare ai ragazzi che si avvicinano a questo difficile ruolo. Siamo stati contattati da Muravera e Carbonia, presto organizzeremo uno stage anche nel sud della Sardegna». Peana non si stancherà mai di ribadire un concetto sul ruolo dei numeri uno e su chi li prepara: «Il portiere va allenato da chi ha fatto il portiere, lo stato psicologico è diverso da tutti gli altri giocatori in squadra. Sapere cosa passa nella mente di un'atleta dopo una parata eccezionale o un errore determinante è fondamentale per gestire quegli stati d'animo. Sappiamo che nel calcio ci sono sempre meno soldi ma risparmiare sulla figura del preparatore dei portieri è una follia, nell'economia di una stagione il portiere ti dà tanti punti quanti la punta che segna gol decisivi. Se non adeguatamente preparato il giocatore può diventare un'arma contro la squadra e non a favore. Per partecipare a questi stage ci vuole passione e voglia di imparare, il nostro scopo è quello di divulgare ai più giovani l'importanza del ruolo, la sua specificità, facendo anche capire a quei dirigenti poco attenti alle problematiche della figura di questo interprete che non può essere considerato come gli altri componenti di una squadra e, perciò, come tale va trattato nella sua diversità».
Per informazioni e maggiori ragguagli e per le prenotazioni sullo stage di Olmedo si può contattare Giancarlo Peana (340/9198305).