Il regista: «Mi hanno voluto e possiamo vincere»
Usai a Orroli da protagonista: «Avevo meritato la serie D col Castiadas ma ho fatto la scelta migliore»
È risultato uno dei migliori centrocampisti centrali dell'Eccellenza, poteva continuare a giocare in serie D col Castiadas ma Alberto Usai ha scelto addirittura di scendere di categoria dicendo sì alla proposta dell'Orrolese, sicura protagonista del girone A di Promozione. «È stata la squadra che mi ha voluto di più - dice il regista classe 1989 - e mi ha dimostrato di avere delle idee che condividevo, cioè divertimento, serietà e puntare a vincere». Non restare a Castiadas è costato parecchio perché un campionato nazionale sarebbe stato il giusto approdo per chi è stato il capitano della Primavera del Cagliari. «Non nego che un po' di amaro in bocca mi rimane - ammette Usai - perché in fin dei conti la serie D l'ho conquistata sul campo. Però era un impegno che con quello che avevo in programma quest'anno era impraticabile. Mi hanno offerto un lavoro come preparatore atletico di tennis e ho un attività con mio fratello che necessita di essere seguita».
Dopo le belle stagioni al Serramanna in Promozione ed Eccellenza, a Castiadas è stato un'ulteriore conferma delle tue grandi qualità
«Ho passato un anno bellissimo dal punto di vista personale. Forse il migliore da quando gioco nei dilettanti. Questo grazie alla fiducia del tecnico Zaccheddu e alla squadra che era perfetta per me»
Cosa conservi della passata stagione?
«Conservo tutto. Aver vinto il campionato avrebbe avuto un sapore diverso, ma anche l'aver raggiunto i playoff nazionali ha significato tanto perché ci ha permesso di confrontarci con una realtà fuori dalla Sardegna. In particolare, comunque, conservo il grande rapporto col gruppo, Mesina, Boi, Federico Melis, Puddu, Corongiu in primis, e poi con il mister che è una grande persona»
Di cosa aveva bisogno la squadra dell'anno scorso per fare ora la serie D?
«Penso che con due o tre ritocchi poteva fare un bel campionato, abbiamo dimostrato di poter competere col Ghiviborgo, una gran bella squadra, che ha raggiunto la D e può ben figurare. La società può sostenere questa categoria nonostante durante l'anno ho faticato a condividere qualche sua idea»
Invece cambierà tanto il Castiadas per via di un mercato bloccato dall'attesa del ripescaggio
«Mi sarei forse aspettato un interesse maggiore da parte del club ma credo in fin dei conti che la questione del ripescaggio abbia inevitabilmente influito. Sono contento che il presidente Pierpaolo Piu abbia capito la mia scelta di andare ad Orroli nonostante abbia comunicato all'ultimo che non sarei rimasto e il fatto che sia stato uno dei primi a cui ha comunicato il ripescaggio dimostra che ho lasciato un bel ricordo anche come persona. Ad ogni modo non ho nessun rammarico, sono felice della scelta fatta e spero di far bene a Orroli. Nonostante alcune incomprensioni nell'ultimo mese, il Castiadas si è dimostrato una bella società e spero che faccia bene in Serie D»
L'Orrolese così come è costruita può vincere ma ci sono altre pretendenti
«È innegabile che una squadra che prende, oltre me, anche Cacciuto, Aresu, e Pancotto non può nascondersi. Si gioca sempre per vincere e si proverà a farlo ma poi sarà il campo a dare i reali valori della nostra squadra e delle avversarie come Carbonia, Iglesias o Frassinetti ma penso ci siano buoni presupposti. La società è molto seria e di questo sono felice perché penso di aver fatto la scelta migliore»